“Non saranno più tollerate, denigrazioni e diffamazioni, nei nostri confronti da parte di chi non conosce né gli scritti, né la realtà dei fatti, totalmente stravolti, per fini facilmente immaginabili, ovvero a proprio uso e consumo. D’ora in avanti, si passerà alle querele e i fatti li accerterà la magistratura, cui sarà richiesto di tutelare la nostra onorabilità e la moralità delle nostre persone”. Così la nota firmata da Umberto Alfano, Massimo Gualtieri, Caterina Riverso, Fausta Cristofaro, Patrizia Bevacqua, Vincenzo Timpano, Annarita Tolomeo, Alfredo Mancuso, Rocca Angela e Corapi Giuseppina genitori di alunni frequentanti il Plesso Porto. La querelle è nata dalla diffida che negli scorsi giorni alcuni genitori, tra i quali anche i citati, hanno inviato a mezzo fax, alla preside del VI° Circolo Didattico, nonché esclusivamente all’ASP di Catanzaro ed al Comune di Catanzaro – Settore Pubblica Istruzione (e non anche ad altri destinatari), allorchè si sono resi conto che la preside, Caterina Anania, aveva dato ordine ai collaboratori di allestire presso Il Plesso Porto, in occasione del tempo prolungato in vigore dal 27/9 nel grande salone – palestra senza termosifoni e quindi freddo d’inverno, senza aerazione e non a norma, una “mensa volante”, nella quale peraltro gli alunni della scuola primaria dovevano consumare il panino e/o il pasto portato da casa. In tale diffida, non una sola parola, né un solo rigo è riferito alla scuola dell’infanzia, né poteva esserlo, atteso che sono ben a conoscenza, quali genitori di bambini che hanno frequentato la materna, dove gli stessi consumano i pasti da tempo. L’unica colpa quindi di alcuni genitori, è avere detto no ad una decisione che avrebbe esposto i bambini ai rigori invernali, alla inesistente aerazione, alla scarsa sicurezza, con conseguenze igienico – sanitarie prevedibili (si pensi solo a malattie ed influenze varie). Tali genitori non vedono il motivo del perché, i bambini non debbano consumare i loro pasti nelle loro aule calde, così come avvenuto finora (si pensi al tempo pieno della scuola primaria dello scorso anno). La decisione dell’ASP intervenuta, è stata il naturale stop alla preside. D’altro canto le voci diffuse falsamente e ad arte, da qualcuno, ovvero che nella diffida avrebbero richiesto, il “fermo” alla refezione della scuola dell’infanzia, mal si concilia con il fatto che il tempo prolungato della primaria è stato avviato e che i bambini consumano il pasto portato da casa regolarmente senza alcun problema. Ciò dimostra che lo stop imposto riguarda la “mensa volante” e non il luogo ove consumare i pasti. Ma vi è di più. Qualcuno poi asseriscono gli esponenti, dovrà spiegare alla magistratura se tale decisione, più volte sventolata ai quattro venti, anche negli ultimi giorni, ovvero di non “far partire” la refezione della scuola dell’infanzia non sia solo il frutto di “una ripicca e di un dispetto”, per come da qualificati terzi (che avrebbero per dovere di ufficio già provveduto ad informare l’Autorità Giudiziaria) a noi riferito. Sicuramente quel qualcuno, prosegue la nota dovrà spiegare poi del perché ancora invia a casa delle comunicazioni, nelle quali si lascia intendere un prossimo e futuro avvio della mensa per la scuola primaria, intesa quale refezione scolastica calda, da parte di ditte esterne, mentre la realtà e tutt’altra. Certi e fiduciosi, che la verità, verrà fuori, i genitori saranno lì a guardare ed aspettare.
Umberto Alfano, Massimo Gualtieri, Caterina Riverso, Fausta Cristofaro, Patrizia Bevacqua, Timpano Vincenzo, Annarita Tolomeo, Mancuso Alfredo Rocca Angela e Corapi Giuseppina.