La Uil denuncia: il lavoro? Prima ai reggini

La denuncia della Uil dopo la presentazione del progetto “Work training”: «Opportunità solo per una provincia. È già campagna elettorale»

Il lavoro? Prima ai regginiOpportunità per i giovani disoccupati, ma solo se vivono in provincia di Reggio Calabria. È il progetto “Work training” volto a favorire l’inserimento e il reinserimento lavorativo di soggetti disoccupati e inoccupati  presentato ieri a Reggio Calabria dal presidente della Regione presunto dimissionario Scopelliti e dall’assessore regionale al Lavoro, Nazareno Salerno.

All’ente promotore, l’azienda Calabria Lavoro, è stata affidata la somma di 4 milioni di euro per 500 tirocinanti che percepiranno 500 euro al mese per 12 mesi.  Una buona notizia, se non fosse che «i soggetti coinvolti nei tirocini sono i disoccupati e inoccupati residenti nella provincia di Reggio Calabria, con priorità ai giovani da 15 a 25 anni». Per il segretario della Uil Comunicazione, Fabio Guerriero, «la campagna elettorale per le prossime regionali è iniziata nel peggiore dei modi: nella regione più povera d’Italia, dove il tasso di disoccupazione soprattutto giovanile non fa che aumentare, si intraprendono misure di sostegno all’occupazione, concentrando risorse consistenti però solo in un territorio circoscritto e mortificando il resto della regione». «Senza nulla togliere alle difficoltà registrate a Reggio Calabria – gli ultimi rilievi della Camera di Commercio parlano di circa 10 mila posti di lavoro persi in un anno – le altre province calabresi, novelle cenerentole, vengono penalizzate con una colpevole dimenticanza che finisce per alimentare la distinzione tra figli e figliastri. Tutti disoccupati, ma nella provincia sbagliata».

Il bando redatto con questi criteri è stato pubblicato sul numero 15 del Burc del 31 marzo e i fondi a disposizione sono stati individuato sull’Asse II – Occupabilità del Por Calabria Fse 2007-2013. «È vergognoso – prosegue Guerriero – il modo in cui taluni interpretano la politica soprattutto quando i soldi pubblici servono a coprire le proprie inadeguatezze sfruttando la sfortuna di chi nonostante tanti sforzi non riesce ad inserirsi nel mondo del lavoro offrendo loro un miraggio. Per questa iniziativa a dir poco discutibile per la discriminazione che attua dovremmo richiedere al presidente, sub iudice, della Provincia di Reggio Calabria, pardon della Regione Calabria, Scopelliti dimissioni con efficacia retroattiva. A lui e agli ignavi assessori che in giunta hanno varato questo discutibile provvedimento». 

corrieredellacalabria

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