CATANZARO  Giorgio Corona. Tutte le mosse del mercato estivo 2003 del Catanzaro sono fatte in funzione del capocannoniere della C2 che, già da qualche giorno, è indicato come la nuova prima punta della squadra calabrese. La notizia ha preso forma, soprattutto dopo che un network messinese ha dato per concluso l’accordo tra le parti. Le cifre dell’operazione ormai si conoscono, sono anche sulla bocca di tutti i tifosi.
L’attaccante nato a Palermo guadagnerebbe 280.000 euro per un biennio, a meno che non si deciderà di includere nell’accordo un altro anno di contratto. Il valore del cartellino si aggira intorno al mezzo miliardo di vecchie lire.
Al Messina dovrebbe, quindi, essere ceduto Toledo. Gli emissari del sodalizio siciliano hanno più volte visionato il giovane brasiliano. Segno tangibile, questo, che il tecnico Patania e i dirigenti messinesi sono intenzionati a investire su Toledo. Il nodo da sciogliere è se il Messina accetterà la valutazione fatta del giocatore dal Catanzaro. Memori degli errori compiuti nell’affare Kamarà , Poggi e Parente non hanno intenzione di cedere il brasiliano senza una notevole contropartita in denaro. D’altronde, è stata più volte espressa la volontà di vendere solo il 50% del giocatore per una cifra molto alta, una somma di denaro superiore a quella del cartellino di Corona. Ed è proprio su questo aspetto, che verterà la conclusione della trattativa. Come si può ben notare, le cifre che riguardano l’operazione Corona sono ben più alte rispetto a quelle che circolano in C2. L’arrivo dell’attaccante siciliano è ancor più irrinunciabile, dopo l’acquisto di Prisciandaro da parte della Cremonese. Il giocatore che per tre anni ha giocato a Martinafranca costituiva, infatti, la pista alternativa a quella di Corona.
La società di via Lombardi è talmente decisa ad accaparrarsi il giocatore ventinovenne che procederà a cessioni importanti. Mario Alfieri e Nicola Ascoli andranno via. Pur di arrivare alla punta ex Brindisi, quindi, lo staff giallorosso smantellerà il reparto che più di ogni altro ha convinto nel corso della stagione. Lo scopo delle cessioni è duplice: scrollarsi di dosso gli ingaggi più onerosi e racimolare un po’ di soldi per fare fronte all’affare Corona. Anche perché i due centrocampisti hanno un buon mercato, dopo la positiva stagione disputata.
Ascoli, che la scorsa estate stava per essere ceduto alla Salernitana, ha fatto della costanza l’arma vincente. Alfieri, dopo un girone d’andata altalenante, ha concluso il torneo dimostrando di poter fare la differenza quando è in forma. La squadra che la società ha in mente di mettere su può tranquillamente disputare anche un campionato di terza serie.
Anche dopo l’ingresso del nuovo socio, l’imprenditore edile Giuseppe Mirante, la società di via Lombardi spera sempre in un ripescaggio in C1. Martedì prossimo alle 11,30 sarà presentato in sede il nuovo tecnico giallorosso Piero Braglia.
Enrico Foresta – Il Quotidiano