Le minacce di morte perpetrate ai danni di Pippo Callipo, imprenditore di punta della Calabria produttiva, danno il senso e il polso del clima avvelenato che si respira alla vigilia di una campagna elettorale per la Calabria. Pippo Callipo infatti è uno dei candidati alla presidenza della Regione Calabria, ma è soprattutto un uomo che ha scelto di restare in questa terra e che ha scelto come compagni di viaggio proprio le Forze dell’Ordine a cui ha chiesto di essere nella sua azienda sempre. “Pippo Callipo – dice Giuseppe Brugnano, responsabile nazionale dell’ufficio relazioni esterne del Coisp, il Sindacato Indipendente di Polizia – è stato gradito ospite dell’ultimo Consiglio Nazionale del nostro Sindacato, svolto a Squillace la scorsa settimana. E in quella sede, oltre ad aver espresso la sua vicinanza alle Forze di Polizia, ha reso la sua testimonianza forte di imprenditore che non si piega a una logica che vorrebbe spezzare quella catena produttiva della Calabria buona che lavora e da lavoro”. “E’ urgente – continua Brugnano – che il Governo faccia diventare gli annunci fatti durante l’ultimo Consiglio dei Ministri di Reggio Calabria in fatti. E quanto è accaduto dà il senso che non bisogna abbassare la guardia perché la legalità va salvaguardata in ogni aspetto della società. E una minaccia, arrivata via web, non deve essere sottovalutata, ma tenuta in considerazione al pari di una bomba che esplode, perché è la misura di una tensione che genera violenza che può essere prevenuta solo tramite investimenti sulle Forze di Polizia. Ci sono posti, in Calabria, come in altre regioni d’Italia, dove a disposizione dei Commissariati esiste una sola volante. Non è così che si salvaguarda il bene della società”. “All’imprenditore Callipo e all’uomo, che il Coisp, non solo calabrese ma di tutta Italia, ha conosciuto attraverso la sua testimonianza appassionata, va la nostra solidarietà. Le Forze dell’Ordine – conclude il portavoce nazionale del Coisp – saranno sempre vicine a chi tutela la legalità nella quotidianità, chiediamo che altrettanto facciano il Governo nazionale e quelli locali, mettendo i temi della sicurezza e della legalità al primo punto delle loro agende”.