Nel posticipo della giornata numero 27, sotto la morsa della neve, la Salernitana espugna il “Renato Curi” di Perugia e si scavalca la Triestina in vista dello scontro salvezza contro le aquile di Maciste. Gregucci manda in campo 11 uomini ordinati e compatti che sfruttano l’errore difensivo dei biancorossi e poi si difendono con ordine, rischiando pochissimo in fase difensiva, e anzi, sfiorando il raddoppio in contropiede. Il campo è pesante dopo l’abbondante nevicata che ha colpito la città del Grifo, ma è il Perugia a rendersi pericoloso nella prima parte del gioco. Al 24′ Del Vecchio fallisce una ghiotta occasione mandando fuori da ottima posizione un colpo di testa a botta sicura. Dopo tre minuti Baiocco vede stamparsi un gran tiro di mancino sul palo, e due minuti dopo, su errore difensivo della squadra di Colantuono, Bombardino punisce Squizzi (in campo al posto dell’infortunato Kalac). Chi si aspettava una grande reazione da parte della squadra di Colantuono è rimasto, certamente, deluso. Nella ripresa il Perugia è lento, macchinoso e prevedibile, la Salernitana si difende con ordine e con grinta, e allora il muro di Gregucci diventa invalicabile, tanto che neanche le azioni da palle inattive riescono a superarlo. Nel finale il kossovaro Shala, in contropiede, colpisce la traversa.
Continua la crisi nera interna del Perugia, che rimane inchiodato al quinto posto a quota 44, mentre la Salernitana respira a quota 31 sorpassando la Triestina e agguantando l’Arezzo.
E per le aquile, domenica prossima, ci vorrà sicuramente una prova tutto cuore contro questa formazione ben messa in campo da Gregucci. Non resta che affidarci a Maciste, alla preparazione di Ciappi e agli undici che domenica metteranno piede all'”Arechi”, per cercare di conquistare i primi tre punti lontano dalle mura amiche.
Valerio M. Cacciola