“Chiediamo pubblicamente, in attesa del nuovo consiglio di amministrazione della Sacal spa, al collegio sindacale deputato a convocare l’assemblea dei Soci, di fornirci il piano industriale con il quale la Sacal ha partecipato e vinto la gara per la concessione trentennale di Reggio Calabria e di Crotone”.
La richiesta è di Nino Costantino, segretario generale della Filt-Cgil Calabria, secondo cui “è oltremodo stucchevole che la Sacal in tutti i suoi organi, peraltro nella situazione giudiziaria in cui si trova, continui a negare a chi lo richiede, e ne ha titolo per averlo, il piano industriale.
Del resto, il piano industriale presentato all’Enac – continua – dovrebbe esplicitare gli investimenti previsti, i tempi di realizzazione, la capacità espansiva negli anni degli scali, la riqualificazione dei servizi, la capacità commerciale con i diversi vettori e, non per ultimo, la quantità di lavoratori da occupare, le loro funzioni e la loro prospettiva.
Per questi motivi vogliamo il piano industriale. Al presidente Oliverio – aggiunge – chiediamo di non accapigliarsi sul fatto se il modello organizzativo della Sacal debba essere rappresentato da un amministratore unico o da un consiglio di amministrazione, ma di arrovellarsi il cervello su come rilanciare moralmente e organizzativamente lo scalo di Lamezia e quelli di Reggio e Crotone e, soprattutto, per dare prospettiva occupazionale a tutti i lavoratori.
La Giunta regionale – domanda – può dire cosa pensa dei bandi emanati per la selezione del personale di Reggio e Crotone? Come sono stati costruiti?
Il lavoro a tempo indeterminato è ancora un obiettivo da percorrere? Infine – chiede – la Giunta regionale vuole finalmente convocare le parti sociali?”.