La rabbia dei potenti

Il sistema si ribella e adotta la cultura del sospetto

Un’estate che ha avuto come prologo la sconfitta dei potenti del calcio europeo, la vittoria della grande Grecia che ha fatto storcere il muso a molta gente. Soprattutto a tutti coloro che avevano pronosticato ben altro e a tutte le multinazionali che avevano sponsorizzato campioni (o presunti tali) delle nazionali più in vista. E la Grecia? Nulla! Nessun “…opulos” etichettato. Solo gli occhi esterrefatti di un Platini stordito.
E alla fine del torneo, tutti i giornalisti riuniti nel recitare il mea culpa (troppo grossolani gli errori di previsione) e a dire che il gruppo nel calcio conta ancora ecc. ecc. Tutti a battersi il petto nel dire a se stessi e agli altri che nel calcio ancora le favole esistono e che il Sig. (non proprio tale) Totti ha avuto offerte da una nota casa di abbigliamento per bebè. Si, così potrà ovviare all’eccesso di salivazione con bavaglini speciali. Tutti impauriti e timorosi nel chiedersi se anche il Palermo piuttosto che la Reggina in proporzione, potrebbero vincere il prossimo scudetto.
E i nostri TG più vicini a trasmissioni finalizzate alla cura del look, si erano interessati alle capigliature di Cannavaro & C. o ai capricci di questo o di quello. Risultato? Fuori e senza attenuante alcuna.

Ma passiamo all’ estate “made in Italy” targata “Sud”. Era da anni che non si incontravano tante squadre meridionali nella massima serie e in serie “B”! Un bagno di folla negli stadi del Sud in controtendenza rispetto al trend nazionale e la spinta da parte della Dirigenza giallorossa e del suo infinitamente grande Popolo del Catanzaro in serie “B” dopo 14 anni trascorsi negli inferi.
Il Catanzaro torna nel calcio che conta. E tutti coloro che avevano sperato o creduto in un conservatorismo del panorama calcistico nazionale, dovranno rifare i conti. Già, “rifare i conti” soprattutto quelli societari per le iscrizioni ai vari campionati. Il Napoli rischia e al suo fianco si schiera addirittura, scomodandosi da questioni ben più urgenti e importanti (vedi manovrine o manovrone fiscali ecc.) il Presidente della Repubblica Italiana e l’unico “potente impotente” del calcio italiano: il Sig. Gaucci. Forte o no, ancora non si capisce. E se fosse accaduto al Poggibonsi? Ma, attenzione, nel presagio che ciò accadesse si era già mossa la camorra e i magistrati che forse immemori dell’ esperienza “Tortora” hanno dato retta a pluriomicidi ora pentiti, farabutti e quant’altro. Si in Italia la feccia umana ora detta legge, è il caso di dirlo e si permette anche di fare nomi di gente incensurata e onesta che ha come unica colpa quella di esistere. Attenti perché potrebbe capitare a tutti. Nessuno è immune da tutto ciò. Se rinascesse Montesquieu avrebbe qualcosina da dire a lor signori. Noi non possiamo andare oltre perché la sostanzialità delle cose in questo nostro “Bruttissimo Paese” supera di gran lunga l’orrido. Due arbitri indagati e ci sono anche altre Società di serie A, B e C. E tutti a buttare fango senza alcun riguardo su gente che ha lavorato onestamente e lavora tutt’ora. E si. Prima rinasce il Meridione d’Italia, poi ci si mette anche la Grecia a vincere l’Europeo. Ma stiamo scherzando? Qui urge fare qualcosa e almeno in Italia “se po’ fa”. Prima andava di moda la CO.VI.SOC. ora si aggiungono Consiglio di Stato, TAR, Magistratura, pentiti che hanno inondato le nostre strade di sangue, al servizio di questo o di quell’interesse.

E allora permettetemi di dire che in questa Italia sporchissima chi dice di voler pulire, nelle intenzioni ha proprio il contrario. I potenti del calcio e i loro interessi stanno assistendo ad una destabilizzazione del già citato “conservatorismo” e allora è importante mettere in campo tutti i fattori anticorpali del sistema, buttare fango a destra e a manca. Poi tanto si vedrà. Lo sport è solo sport? Si dovrebbe essere così.

Dalle Olimpiadi ai Mondiali/Europei fino alla nostra terza categoria.
La Grecia ha vinto l’Europeo? “Allora vorrà dire che …”. Qualcuno addirittura in TV aveva iniziato anche a fare strani discorsi sull’importanza politica della federazione Greca.
Il Sud è rinato? Allora è meglio risporcare ciò che pericolosamente potrebbe diventare pulito. E’ meglio urlare e sponsorizzare la cultura del sospetto nei confronti di vittorie che sono state ottenute sul campo a discapito dei signorotti innominabili e innominati del calcio italiano.

Noi siamo il Catanzaro e siamo fieri e orgogliosi di esserlo. Noi siamo il Popolo pulito e onesto che ha dovuto sopportare ingiustizie e che le ha accettate ingoiando amaro con civiltà. Noi siamo quel Popolo che è rinato a nuova vita e che ha ancora molto da dire e che non si accontenterà solo della serie “B”.
Lo grida la nostra storia, lo dice la nostra civiltà, lo dirà il nostro futuro. Noi ci siamo e ci saremo sempre contro tutto e tutti. Avanti Catanzaro!

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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