La presentazione della 30 giornata

Ore 17 : 30 di sabato 10
aprile ’04. De Simone indovina la botta vincente. Un boato squarcia il cielo di
Catanzaro. Ore 17 : 31. Capitan Ferrigno mette a segno il colpo del Ko. Il
“Nicola Ceravolo” viene giù ( ci scusiamo con il collega Luca Fotia per
l’evidente plagio ). Ore 17 : 55. L’arbitro Mazzoleni emette il triplice
fischio dei novanta minuti più “lunghi” ed intensi vissuti fin qui. La gente
non sta più nella pelle mentre la squadra si tuffa sotto la “Massimo Capraro”
unendosi in un abbraccio ideale con tutti i tifosi. Ore 18 : 00. Lo speaker
dello stadio annuncia i risultati. Il Crotone ha perso a Benevento, l’Acireale
è letteralmente affondato a Chieti e la Viterbese ha pareggiato in quel di
Sora. Quattro momenti magici di una giornata che, comunque vada a finire la
stagione, resterà a lungo impressa nella mente e nel cuore degli oltre
dodicimila presenti. In merito, sono davvero notevoli i dati che si riferiscono
al pubblico. Infatti, agli 8520 paganti vanno aggiunti i 2754 abbonati e una
quota imprecisata di persone in possesso di accrediti, tessere federali e altri
permessi per entrare gratis. A proposito di numeri sottolineiamo che, se il
campionato fosse finito, le Aquile sarebbero in B per effetto del vantaggio
negli scontri diretti con i pitagorici. Purtroppo, invece, ci sarà ancora da
soffrire prima di vivere un’altra giornata memorabile. A questo punto, però, ci
ricordiamo improvvisamente di “lady” scaramanzia e perciò preferiamo non fare
voli pindarici che potrebbero rivelarsi troppo prematuri. Per ora, la priorità
è consolidare il primato. L’obiettivo è cercare di scrollarsi di dosso la
brutta compagnia dei rossoblù. Non sarà facile anche in virtù della restante
parte del loro calendario fatto di partite tipo quelle contro Foggia e
Sambenedettese due squadre che, per diversi motivi, potrebbero dar via libera
alla truppa di Gian Piero Gasperini. Per il resto, ci limitiamo a costatare il
tonfo dell’Acireale che, esclusa la vittoriosa parentesi con il Teramo, sembra
ormai in caduta libera e la marcia altalenante della Viterbese che, tuttavia,
ottiene un buon punto su un campo ostico come lo “Sferracavallo-Tomei”. Il
prossimo turno, abbordabile per tutte e due, sarà la classica cartina di
tornasole utile a capirne di più sul rispettivo stato di salute. Riguardo la
trentesima di campionato, potremmo definirla come la giornata dei testa-coda,
visto che le compagine di vertice saranno impegnate in altrettanti confronti
con avversarie invischiate nella zona retrocessione.

 L’apertura del programma è riservata ad Acireale – Martina.
Se i padroni di casa vogliono continuare ad inseguire le battistrada non
possono permettersi il lusso di fallire. Stesso discorso per Crotone –
Fermana. Per i pitagorici, ormai, si sta profilando un duello a distanza
con le Aquile. Come recita un vecchio adagio che condividiamo appieno : <
Chi si ferma è perduto >. In l’Aquila – Benevento si giocano molto
solo i sanniti, dal momento che Sassanelli e compagni appaiono condannati alla
C2. Paternò – Foggia, ammesso che i satanelli abbiano i “mezzi” per
recarsi in Sicilia, sarà un incontro aperto a qualsiasi risultato. Sambenedettese
– Lanciano chiuderà la lunga serie di posticipi in onda su Rai-Sat.
Guardando la classifica si capisce che i punti varranno doppio. Taranto –
Catanzaro è notoriamente il “derby” dello Ionio. Ma, stavolta, ha anche i contorni del
più classico dei crocevia per il futuro di entrambe. La compagine di Piero
Braglia rischia di veder nuovamente allontanarsi il Crotone. I pugliesi, dal
canto loro, rifiutano l’idea che possa materializzarsi l’incubo del penultimo
posto. Comunque ci lascia ben sperare il fatto che, per l’occasione, lo
“Iacovone” diventerà una sorta di succursale del “Ceravolo” considerato il
prevedibile e massiccio esodo di supporter giallorossi. Si stima che saranno
diverse migliaia. In Teramo – Sora, al pari del match di l’Aquila,
saranno gli ospiti a
giocarsi qualcosa di importante. Infatti, la permanenza in C1 dei ciociari
passa anche per questa tappa in Abruzzo. Per la sfida Vis Pesaro – Chieti,
invece, è difficile
prevedere se prevarrà
il maggior tasso tecnico dei neroverdi o la disperazione dei locali. Chiudiamo,
infine, con Viterbese – Giulianova che ci rivelerà se il lungo periodo
d’appannamento dei gialloblù è giunto all’epilogo. 

Danilo Colacino