ROMA – L’urlo di Fabrizio Ferrigno e dei 2.000 tifosi giallo-rossi arrivati al “San Francesco” è ancora vivo. Il cross di Toledo, la deviazione in rete, l’attuale portiere dell’Empoli Balli in ginocchio davanti al “Sindaco” sono immagini indelebili di una stagione (2002-03) conclusa con la batosta-Acireale che avrebbe però spalancato le porte della C1. Quella di domenica prossima rischiava di essere un’altra partita per cuori forti. Da dentro o fuori.
FINALE BATTICUORE – Lo sarà solo per la Nocerina, costretta a sudarsi fino alla fine un approdo ai play-out. La retrocessione diretta è uno spettro che si materializza sempre di più, anche perché le redivive Rende e Pro Vasto ringhiano. Il ritorno tra i dilettanti dopo 12 anni di serie C sarebbe un’altra dolorosissima pagina della gloriosa storia della società rosso-nera, a quasi 20 anni dal fallimento del 1988 dopo lo spareggio-salvezza in C1 perso a Cosenza contro il Catania. A tre giornate dalla fine del campionato, la Nocerina è penultima, appaiata al Rende (che le ha recuperato 7 punti in 6 partite), un punticino ancora sopra alla Pro Vasto. Il calendario rimane favorevole ai rosso-neri, che incontreranno le già appagate Catanzaro e Cassino prima di chiudere con lo scontro diretto al “San Francesco” contro il Rende.
VIA SPECCHIA, ECCO CASALE – La sconfitta di Marcianise, nel recupero del turno saltato per l’uccisione del commissario Raciti, è stata letale per il “professor” Specchia. Arrivato a Nocera al posto di Raffaele Sergio, proprio qualche giorno prima della gara d’andata contro il Catanzaro (persa 2-1 per i gol di Bueno su rigore e Merito a tre minuti dalla fine, dopo che la Nocerina si era portata in vantaggio con Falomi), Specchia è stato sostituito da un altro ex calciatore, Pasquale Casale, l’anno scorso sulla panchina del Gela (insieme al DS Ferrante), in passato centrocampista di quantità di Lecce e Napoli. L’arrivo di Casale non ha sortito gli effetti sperati. Con lui alla guida, la Nocerina ha collezionato un solo punto nelle ultime 5 partite (uno 0-0 casalingo), senza segnare neanche un gol. 4 sconfitte di misura, spesso condite da espulsioni che testimoniano il momento critico della squadra.
CASALE A RISCHIO? – In settimana nell’ambiente nocerino si era sparsa anche la voce di un possibile esonero di Casale. La società ha ribadito ufficialmente la fiducia nel tecnico ma è chiaro che Casale rimane sotto esame e la sfida di domenica diventa decisiva anche per lui. I nervi sono a fior di pelle. Per la partita di Monopoli è stato presentato un reclamo scritto perché l’espulso Pascuccio era ancora in campo mentre Bitetto calciava il susseguente rigore per i pugliesi. Ricorso respinto e Pascuccio squalificato, insieme all’ex giallo-rosso Alfieri, arrivato da Potenza a gennaio. Un altro ex, Niccolini, dovrebbe spostarsi al centro della difesa al fianco di Mengo, con la conferma di Cirillo a destra e il rientro di Galliano a sinistra. Altri rientri quelli di Rocco e Ciminari, assenti dalla sfida col Benevento. Il primo, infortunato, dovrebbe giocare al posto di Alfieri accanto al jolly Rosamilia. Ciminari, invece, è in ballottaggio con Lo Petrone per il ruolo di esterno sinistro di centrocampo. In attacco torna anche Falomi, bomber rosso-nero con 15 gol, che dovrebbe far coppia con Albano.
I PRECEDENTI – Perfetta parità nella storia di questa sfida allo stadio “San Francesco”. I tre successi di misura per il Catanzaro sono firmati Lorenzo e Chiarella (C1, anni ’80), oltre a Ferrigno. Le prime due vittorie della Nocerina risalgono a più di 50 anni fa. L’ultima, stagione ’94-95, fu siglata da un rigore di Fontanella. Due i pareggi.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Schettino; Cirillo, Mengo, Niccolini, Galliano; Cerchia, Rosamilia, Rocco, Ciminari (Lo Petrone); Falomi, Albano (Greco). All. Casale.
FINALE BATTICUORE – Lo sarà solo per la Nocerina, costretta a sudarsi fino alla fine un approdo ai play-out. La retrocessione diretta è uno spettro che si materializza sempre di più, anche perché le redivive Rende e Pro Vasto ringhiano. Il ritorno tra i dilettanti dopo 12 anni di serie C sarebbe un’altra dolorosissima pagina della gloriosa storia della società rosso-nera, a quasi 20 anni dal fallimento del 1988 dopo lo spareggio-salvezza in C1 perso a Cosenza contro il Catania. A tre giornate dalla fine del campionato, la Nocerina è penultima, appaiata al Rende (che le ha recuperato 7 punti in 6 partite), un punticino ancora sopra alla Pro Vasto. Il calendario rimane favorevole ai rosso-neri, che incontreranno le già appagate Catanzaro e Cassino prima di chiudere con lo scontro diretto al “San Francesco” contro il Rende.
VIA SPECCHIA, ECCO CASALE – La sconfitta di Marcianise, nel recupero del turno saltato per l’uccisione del commissario Raciti, è stata letale per il “professor” Specchia. Arrivato a Nocera al posto di Raffaele Sergio, proprio qualche giorno prima della gara d’andata contro il Catanzaro (persa 2-1 per i gol di Bueno su rigore e Merito a tre minuti dalla fine, dopo che la Nocerina si era portata in vantaggio con Falomi), Specchia è stato sostituito da un altro ex calciatore, Pasquale Casale, l’anno scorso sulla panchina del Gela (insieme al DS Ferrante), in passato centrocampista di quantità di Lecce e Napoli. L’arrivo di Casale non ha sortito gli effetti sperati. Con lui alla guida, la Nocerina ha collezionato un solo punto nelle ultime 5 partite (uno 0-0 casalingo), senza segnare neanche un gol. 4 sconfitte di misura, spesso condite da espulsioni che testimoniano il momento critico della squadra.
CASALE A RISCHIO? – In settimana nell’ambiente nocerino si era sparsa anche la voce di un possibile esonero di Casale. La società ha ribadito ufficialmente la fiducia nel tecnico ma è chiaro che Casale rimane sotto esame e la sfida di domenica diventa decisiva anche per lui. I nervi sono a fior di pelle. Per la partita di Monopoli è stato presentato un reclamo scritto perché l’espulso Pascuccio era ancora in campo mentre Bitetto calciava il susseguente rigore per i pugliesi. Ricorso respinto e Pascuccio squalificato, insieme all’ex giallo-rosso Alfieri, arrivato da Potenza a gennaio. Un altro ex, Niccolini, dovrebbe spostarsi al centro della difesa al fianco di Mengo, con la conferma di Cirillo a destra e il rientro di Galliano a sinistra. Altri rientri quelli di Rocco e Ciminari, assenti dalla sfida col Benevento. Il primo, infortunato, dovrebbe giocare al posto di Alfieri accanto al jolly Rosamilia. Ciminari, invece, è in ballottaggio con Lo Petrone per il ruolo di esterno sinistro di centrocampo. In attacco torna anche Falomi, bomber rosso-nero con 15 gol, che dovrebbe far coppia con Albano.
I PRECEDENTI – Perfetta parità nella storia di questa sfida allo stadio “San Francesco”. I tre successi di misura per il Catanzaro sono firmati Lorenzo e Chiarella (C1, anni ’80), oltre a Ferrigno. Le prime due vittorie della Nocerina risalgono a più di 50 anni fa. L’ultima, stagione ’94-95, fu siglata da un rigore di Fontanella. Due i pareggi.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Schettino; Cirillo, Mengo, Niccolini, Galliano; Cerchia, Rosamilia, Rocco, Ciminari (Lo Petrone); Falomi, Albano (Greco). All. Casale.
Ivan Pugliese
