La Fondazione “Vincenzo Scoppa”, ente che ispira la propria attività ai principi del liberalismo classico, esprime vivo compiacimento per l’iniziativa del Sindaco, dott. Raffaele Mancini, e della Giunta comunale della Città di Soverato, di intitolare una via importante di Soverato a Ludwig von Mises, che può essere considerato il più grande economista e scienziato sociale del XX secolo.
Nato a Lemberg il 19 settembre del 1881, Ludwig von Mises ha studiato a Vienna fin dalle scuole ginnasiali e lì ha conseguito la laurea in legge. Benché allievo di Eugen von Philippovic, Mises ha trovato in Carl Menger e in Eugen von Böhm-Bawerk le sue principali figure di riferimento. Ed è divenuto il maggior rappresentante di terza generazione della Scuola austriaca di economia. Dapprima a Vienna e poi a New York, Mises ha saputo raccogliere attorno a sé un largo numero di allievi. I nomi che fra essi più sovente si rammentano, per il periodo di attività svolto in Austria, sono quelli di Fritz Muchlup, Friedrich A. von Hayek e Gottfried Haberler; con riferimento all’esperienza americana, si ricordano soprattutto Israel M. Kirzner e Murray N. Rothbard.
Per Sandro Scoppa, presidente della Fondazione “Vincenzo Scoppa”, quella della Città di Soverato è un’iniziativa originale, di alto profilo culturale e di indiscutibile valore educativo, che rappresenta altresì un tributo di riconoscenza verso il grande intellettuale austriaco il quale, come ricordato dal suo allievo Friedrich A. von Hayek, premio Nobel per l’economia del 1974, ha lavorato, sin dagli anni Venti: «in modo più determinato, sistematico e fecondo di qualsiasi altro alla ricostruzione di un solido edificio di pensiero liberale» ed è stato, nei momenti bui del Novecento il: «garante della speranza che di fatale vi è nulla e che la libertà ha un futuro».
Nello stesso tempo costituisce un primato mondiale, posto che, per la prima volta, e specificatamente a Soverato, in Calabria, viene intitolata una via a Ludwig von Mises, che è stato altresì un elevatissimo e prodigo maestro, che ha segnato in maniera profonda la storia del liberalismo e delle scienze sociali, e la cui opera, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, è divenuta l’ago magnetico utilizzato da studiosi provenienti da differenti orizzonti culturali.
Grandi estimatori Ludwig von Mises ha avuto anche tra gli studiosi italiani, tra i quali Luigi Einaudi e, soprattutto, Bruno Leoni, il quale non solo ha riconosciuto l’importanza delle sue opere, ma le ha utilizzate per giungere a un liberalismo di respiro internazionale, inaugurando in tal modo una via che è stata poi seguita da successive generazioni.
Come sottolineato da Lorenzo Infantino: «Il liberalismo di Mises (e della Scuola austriaca) non proclama alcuna “religione della libertà”. Esso privilegia l’analisi gnoseologica, economica, giuridica e politica delle condizioni che rendono possibile o impossibile una società libera: perché non è sufficiente promettere la libertà o saturare con il suo nome la carte costituzionali; è necessario conoscere le condizioni che la rendono possibile. E qui bisogna dire che tutta l’impresa teorica misesiana è un permanente tentativo di individuare tali condizioni».
L’auspicio è che l’iniziativa della Città di Soverato, che si collega idealmente con le attività culturali della Fondazione “Vincenzo Scoppa” e, in particolare, con la Scuola di Liberalismo e con Liber@mente, la rivista aperta di cultura liberale, possa contribuire a diffondere il sistema dei principi della libertà individuale di scelta, che sono il cuore della società aperta, e, nel contempo, rappresentare la base di partenza per la rinascita della nostra Regione.
In occasione dell’intitolazione ufficiale della via, la Fondazione “Vincenzo Scoppa” farà dono al Comune di Soverato di un’opera scultorea raffigurante Ludwig von Mises, realizzata dall’artista Laura Zangari, e promuoverà un convegno e una rappresentazione teatrale. Inoltre, sosterrà la realizzazione di un murales lungo la via ispirato a Mises e alla Scuola Austriaca di Economia, curato di Angela Fidone con gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.