– A venti minuti dalle otto la notizia rimbalza anche sulle agenzie, la prima è l’Agi.
Dopo 77 anni l’Unione sportiva Catanzaro calcio scompare dal panorama sportivo italiano. Non hanno avuto esito i tentativi di evitare in extremis la mancata iscrizione della squadra al campionato di serie C1, dove la societa’ era retrocessa al termine dello scorso campionato di B. I problemi sono iniziati dopo la mancata ricapitalizzazione pari a 4 milioni di euro, necessaria entro questo pomeriggio.
La gran parte dell’operazione, l’85%, era in mano alla societa’ che fa capo ai dirigenti Massimo Poggi e Claudio Parente, che sabato scorso avevano annunciato l’addio definitivo alle Aquile. L’interessamento del presidente della Regione, Agazio Loiero, aveva permesso di sbloccare alcuni debiti che lo stesso ente aveva nei confronti di una societa’ collegata ai due dirigenti. Questo avrebbe dovuto permettere un’anticipazione di credito da parte delle banche che, pero’, non c’e’ stata. Vano ogni tentativo avviato sino alle ultime ore.
A questo punto, l’unica speranza resta quella di fare ricorso al “lodo Petrucci”, che garantisce l’iscrizione della squadra nella categoria inferiore, in questo caso la serie C2.
– Dopo qualche minuti rilancia il Televideo Rai alla pagina 229
CATANZARO Dopo 77 anni la società scompare dal panorama, visto che non hanno avuto buon esito i tentativi di evitare in extremis la mancata iscrizione alla serie C-1. Ora si spera nel “Lodo Petrucci” per ripartire dalla C-2
– Un orapiù tardi tocca nuovamente all’Agi precisare la notizia data poco prima delle venti
Il fallimento della gloriosa societa’ giallorossa, che vanta sette campiobnati in serie A ed innumerevoli in serie B, non e’ ancora formalizzato, ma le speranze di sopravvivenza della societa’ sono pressoche’ nulle.
Il termine per l’iscrizione al torneo di C1 scade domani alle ore 13, ma e’ indispensabile procedere alla ricapitalizzazione della societa’ per un importo pari a 4 milioni di euro.
L’operazione di ricapitalizzazione che doveva essere garantita per l’85% dall’attuale proprieta’ non e’ stata possibile inquanto i soci non hanno ottenuto dalle banche interpellate una anticipazione di credito che si sperava potesse essere ottenuta grazie alla garanzia rappresentata dai crediti sbloccati dalla Regione Calabria nei confronti della proprieta’ rappresentata dal duo Poggi-Parente. Considerato che nessuno degli attuali soci di minoranza e’, almeno ufficialmente, nelle condizioni di ricostituire il capitale, sarebbe necessario l’intervento di un acquirente esterno. Ma, sostengono gli esperti, mancherebbero i tempi tecnici per un’acquisizione ed una successiva ricapitalizzazione entro le 13 di domani. Salvo colpi di scena improbabili, quindi, il Catanzaro e’ destinato alla mancata iscrizione al torneo di C1, passaggio che comporterebbe il fallimento.
A ruota segue l’agenzia Ansa
Ennesima svolta nella crisi societaria dell’Us Catanzaro 1929. Nonostante gli impegni istituzionali a vantaggio della societa’ giallorossa e i fondi della Regione Calabria, che sabato sembrava potessero agevolare la vecchia proprieta’, l’azionista di maggioranza Massimo Poggi non ha ricapitalizzato. A darne conferma, nel tardo pomeriggio, e’ stato il presidente-traghettatore Domenico Cavallaro.
I tentativi di ottenere il fido bancario necessario all’ operazione, infatti, sono andati a vuoto con tre diversi istituti di credito, perche’, tecnicamente, si sarebbe andati ben oltre il termine utile per la presentazione della documentazione necessaria all’iscrizione al campionato di C1 dopo la retrocessione dalla B. Termine che scade domani, alle 13.
Se la Coavisoc, l’organo al quale Cavallaro aveva fatto ricorso, non ricevera’ alcuna documentazione la societa’ rischia il fallimento. E se entro il prossimo 19 luglio nessuno procedera’ a chiedere il Lodo Petrucci, secondo quanto si e’ appreso, scattera’ la messa in liquidazione della societa’ giallorossa.