La differenziata a Catanzaro e la rivoluzione culturale

Giorni addietro il CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) che si occupa di riciclo dei rifiuti di imballaggio ha premiato nella sua prima edizione i “Comuni Ricicloni Calabria”.

Fra questi c’è anche Catanzaro per l’impegno dimostrato nello sviluppo della raccolta differenziata.

Il termine “ricicloni” fa rima con un epiteto che inizia con la lettera C, la domanda che tanti cittadini catanzaresi si stanno ponendo in questi giorni è se l’epiteto di cui sopra gli appartiene.

La domanda che sorge spontanea è la seguente: ciò che i nostri occhi vedono (e le tante foto pubblicate sui social lo testimoniano con tanto di lamentele quotidiane degli abitanti della città capoluogo) è frutto dell’immaginazione popolare o le foto sono taroccate?

Il  capo gabinetto del Comune di Catanzaro, Antonio Viapiana, all’atto del ritiro del premio denominato “Comuni Ricicloni” dopo aver espresso a nome del sindaco la gratitudine ha  dichiarato: “Grazie al supporto scientifico di Conai e alla collaborazione di Legambiente, Catanzaro potrà puntare all’aumento delle percentuali di differenziata e alla diminuzione dei rifiuti da conferire in discarica avviando una rivoluzione culturale in questo settore.”

Vedendo la foto in home (scattata nel quartiere marinaro) e quelle a seguire in coda a questo articolo possiamo dirlo con certezza: “La rivoluzione culturale in questo settore è ormai una certezza.”

Salvatore Ferragina

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C’è posto per tutti in periferia, accomodatevi

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