Avversario di turno

La Cremonese alle Seychelles sulle ali di Prisciandaro

Esordio in B a 35 anni per il bomber pugliese mentre il patron Triboldi trova uno sponsor particolare

La
trasferta della Nazionale in Scozia dà il via libera al secondo turno
del campionato cadetto, falcidiato alla prima giornata dalla mancata
concessione degli stadi al sabato pomeriggio da parte dei sindaci. Mentre si
cerca un via d’uscita per il futuro, il Catanzaro – tra le poche ad
avere giocato sette giorni fa – è atteso allo “Zini” di Cremona dai grigio-rossi di Roselli, reduci da un doppio salto di categoria che li ha
portati in due anni dalla C2 alla B. Serietà, competenza e
programmazione alla base del successo.

L’ERA TRIBOLDI – Il nuovo patron Triboldi
ha fatto dimenticare in fretta il presidentissimo Luzzara, allestendo in questi ultimi anni un organico di
tutto rispetto, frutto anche delle competenze calcistiche del presidente Gualco, ex terzino grigio-rosso degli anni ’80. Una
gestione oculata ma lungimirante, come dimostra l’accordo di
sponsorizzazione della squadra concluso con le Air Seichelles,
la compagnia di bandiera delle splendide isole di cui Triboldi
è console in Italia.

LO ZOCCOLO DURO DELLE PROMOZIONI – Confermato sulla panchina Giorgio Roselli, è ancora forte il nucleo di giocatori
protagonista della doppia promozione, anche se nelle ultime ore la
società lombarda ha operato sul mercato per rafforzare i vari reparti. Due
i colpi in extremis: i prestiti del ghanese Mensah, in arrivo dal Chievo ma
assente contro il Catanzaro per gli impegni con la nazionale africana, e del
giovanissimo centrale dell’Inter Giani. Dalla Salernitana era arrivato anche lo svincolato Terni. Lo
zoccolo duro del reparto arretrato è formato però dai
“vecchi” Iorio, Donadoni, Rossini e Dall’Igna. A
centrocampo, perso Strada, minore fantasia ma più freschezza e
rapidità sulle fasce. Molto importanti gli innesti di Marchesetti (tornato a Cremona dopo gli 11 gol e la
promozione di due anni fa) e Garzon arrivati dal Chievo: dieci presenze e un gol per il primo con i
giallo-blu di Beretta, metà campionato col
Pescara per l’ex acese.

L’ESORDIO DI GIOACCHINO – In
attacco, prima assoluta in serie B per Gioacchino Prisciandaro,
bomber senza tempo, autore di 171 gol in 239 partite nelle ultime nove
stagioni. Accanto a lui, nella prima parte della stagione, non ci sarà Taddei (tredici gol nello scorso campionato) ancora fermo
per il grave infortunio al ginocchio. Sono arrivati però, oltre a Marchesetti, Carparelli dal Genoa, De Francesco dalla Spal e
Job dalla Sampdoria. Anche il camerunese è un
volto noto alla tifoseria grigio-rossa per avere indossato già tre anni
fa la maglia della Cremonese.

IL CAMALEONTE DI ROSELLI –  La squadra
di Roselli sembra ancora un cantiere. Il tecnico
continua a cambiare modulo ad ogni uscita, in base ai giocatori a disposizione
e ai nuovi arrivi. 3-4-3, 4-4-2, 4-3-3, 3-5-2: tanti schemi, poche sicurezze.
Le prime uscite non sono state molto rassicuranti. La pirotecnica vittoria
contro la Samb (2-4 con tripletta di Prisciandaro) è stata seguita
dall’eliminazione al secondo turno di Coppa Italia a opera proprio del Chievo (0-1). Perplessità ha destato in particolare
il reparto difensivo. Il rebus principale riguarda la fascia sinistra, dove
l’infortunio – peraltro non grave – di Rossini
ha aperto un buco difficile da coprire. Due le soluzioni: Terni, più
centrale difensivo, o il 36enne Coti che però è una fantasista.
In futuro il modulo preferito dovrebbe essere il 3-4-3, con Mensah
inserito nel terzetto difensivo al posto di Iorio, con Tabbiani
e Rossini pendoli sulle fasce, con Garzon e Furiani centrali, con
Job e Marchesetti sulle ali di Prisciandaro.
In vista del Catanzaro, però, Roselli potrebbe
optare per un più cauto 3-5-2, con l’innesto di Marchesetti accanto a Prisciandaro,
di Coti sull’out sinistro e del ventenne mediano del Parma Carotti  tra Garzon e Furiani. Possibile anche
il 4-4-2, con Carparelli accanto a Prisciandaro, Dall’Igna e Tabbiani in fascia destra, Terni e Marchesetti
a sinistra. Le varianti in rosa non mancano alla Cremonese: a Roselli l’onere di trovare il bandolo della matassa,
in base anche all’avversario.

LO “ZINI” STREGATO
–
Campo tabù per il
Catanzaro che manca a Cremona da 17 anni. Undici i precedenti, solo cinque i
pareggi racimolati. Tredici i gol incassati, solo quattro quelli segnati. Da
vendicare il 5-1 subito in serie C nella stagione ’55-56, con Sperotto autore di una doppietta, e i tre gol segnati da Prisciandaro al Catanzaro nell’anno di Bitetto e Morgia (indimenticabile
lo 0-3 incassato al “Ceravolo” contro il
Martina). L’ultimo gol giallo-rosso allo Zini,
segnato da Bivi, risale a più di venti anni fa. Un campo stregato
nonostante un ambiente freddo e poco vicino alla squadra, se si escludono i
periodi delle storiche promozioni in A con Mondonico,
Mazzia, Giagnoni e Simoni. I tempi di Vialli e di Dezotti, di Chiorri e di Gualco che, da presidente, comincia finalmente a
riassaporare il calcio che conta, dopo anni di sofferenze in serie C. Una
storia che ricorda proprio quella del Catanzaro.

PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) – Mondini; Dall’Igna, Iorio, Donadoni; Tabbiani, Garzon, Carotti, Furiani, Coti; Marchesetti, Prisciandaro,.

Ivan Pugliese

ivan@uscatanzaro.net

Autore

Redazione

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