Il rendiconto generale della Regione Calabria per l’esercizio finanziario 2015 è stato “parificato” dalla Corte dei Conti della Calabria, ma non sono mancati i rilievi dovuti a diverse anomalie su cui la magistratura contabile ha posto l’accento nelle tre relazioni presentate oggi nel corso dell’udienza che si è svolta a Catanzaro.
Rispetto ai debiti fuori bilancio e ai pignoramenti, il consigliere Massimo Balestrieri ha denunciato la duplicazione di alcuni pagamenti a titolo di compensi professionali, oltre a vincoli di cassa per procedure esecutive presumibilmente estinte, ma anche l’assenza di comunicazioni da parte dei Dipartimenti interessati.
Una situazione di opacità, dunque, rilevata dalla Corte nei conti della Regione, al punto da richiamare in diversi aspetti contabili delle “gravi criticità” e un “forte ritardo nella programmazione e realizzazione degli investimenti”.
Criticità che emergono anche nella spesa del personale non assunto a tempo indeterminato, ritenuta in costante aumento. Anche il giudice referendario Michela Muti ha segnalato diversi problemi nel sistema dei controlli interni alla Regione, a partire dai ritardi con cui vengono approvati gli atti ad essi relativi. Temi ripercorsi nella relazione del presidente della Sezione regionale di controllo per la Calabria, Tommaso Salomone, che nell’analizzare ogni aspetto del Rendiconto generale ha portato alla ribalta altre anomalie. Come quelle relative al trasporto pubblico locale, per il quale il presidente Salomone ha evidenziato “la difficoltà di operare con criteri di efficienza”.
Davanti alla programmazione da attuare per il settore attraverso il Piano dei servizi di trasporto pubblico locale e del trasporto ferroviario regionale, la Regione Calabria – ha spiegato – ha scelto la strada meno redditizia dal punto di vista dei servizi. Il Piano approvato nel 2013, infatti, “risulta per lo più basato sull’aumento delle tariffe vigenti e l’abolizione delle agevolazioni tariffarie, con contemporanea soppressione – è scritto nella relazione – dei servizi delle linee extraurbane, riduzione dei servizi urbani, chiusura di linee ferroviarie regionali e riduzione delle fermate di Trenitalia”.
In poche parole, anzichè tentare di “modernizzare il settore” si è scelta la strada più breve degli aumenti e dei tagli dei servizi”. “È opportuno chiarire che i fondi destinati agli studenti con disabilità e restituiti cui si fa riferimento nella relazione di accompagnamento al giudizio di parifica della corte dei conti, afferiscono al 2014 e che pertanto sono riconducibili alla responsabilità della precedente giunta regionale”. È quanto afferma, in una dichiarazione, l’assessore regionale alla Scuola, Federica Roccisano, in relazione a quanto emerge dalla relazione della sezione regionale della Corte dei conti di Catanzaro sul giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario del 2015.
“Dal momento che la contabilizzazione avviene nel 2015 – prosegue Roccisano – è oggi che emerge il dato in sede di rendicontazione 2015 ed è opportuno ed utile che ciò emerga dal momento che stride in maniera evidente con l’impegno che insieme al Presidente Oliverio e a tutta la giunta stiamo portando avanti a favore dell’inclusione scolastica e lavorativa dei soggetti con disabilità. Se in precedenza si è stati distratti da altro e non si è preso in considerazione questo ambito, vuol dire che a noi spetta il compito di vigilare ancor di più affinché queste risorse e le altre destinate ai soggetti più deboli siano tutelate e spese in maniera opportuna, così come stiamo facendo”.