Una delegazione della Commissione Provinciale del Lavoro irregolare, composta dal presidente Filippo Capellupo dal dottor Ruberto, dal dottor Bonacci e dal dottor Cristiano, ha incontrato il Prefetto di Catanzaro, al quale è stata illustrata la grave situazione in cui versano moltissime aziende che soffrono finanziariamente per il ritardo nei pagamenti che, anche gli enti pubblici, non soddisfano in tempi ragionevoli.
“Abbiamo avuto il piacere di trovare nel Signor Prefetto un interlocutore cordiale e attento alle questioni sollevate, ma soprattutto una persona orientata alla soluzione di problematiche che affliggono il territorio” ha detto Capellupo .
La Commissione, ha riportato al Prefetto la preoccupazione per gli effetti negativi che i ritardi nei pagamenti producono a catena su tutto il territorio mettendo all’angolo famiglie intere incapaci di assicurare un mantenimento dignitoso ai propri figli.
Secondo una raccolta dati compiuta dalla commissione provinciale per l’emersione del lavoro irregolare, non c’è settore che sia esente da quella che a tutti gli effetti sta diventando una patologia del nostro sistema lavorativo ed economico.
Dalle aziende di servizi, che impiegano personale altamente qualificato per esperienza e titoli, alla distribuzione grande e al dettaglio quand’anche questa fa riferimento a grandi marchi nazionali, passando addirittura per alcuni enti pubblici, per arrivare alle piccole e medie imprese, la corresponsione degli stipendi fa registrare ritardi anche di 180 giorni e questo crea un effetto a catena. Le famiglie contraggono debiti anche per soddisfare le necessità quotidiane e i consumi frenano.
In molti casi se questi ritardi sono davvero causati da una crisi incombente che ha svuotato le casse delle aziende, dall’altro, e non sono casi rari, gli imprenditori preferiscono tenere ferma la liquidità, per paura che questa non basti a pagare eventuali fornitori esterni e quindi gli effetti e i costi sociali della crisi si scaricano esclusivamente sui lavoratori.
Il dato più preoccupante è che questi ritardi nei pagamenti degli stipendi il più delle volte è dovuto ad altri ritardi, quelli che le pubbliche amministrazioni accumulano nel riconoscimento dei crediti per le commesse eseguite.
La proposta che la Commissione porterà subito al tavolo di discussione e che è stata apprezzata dallo stesso Prefetto, è quella di interessare l’analogo organo regionale perchè sul territorio si organizzino una serie di manifestazioni di animazione economica per sensibilizzare le banche e gli enti pubblici, Regione in testa, affinchè agevolino il processo di approvvigionamento del credito attraverso le emissioni delle certificazioni attestanti il reale credito che le imprese vantano nei loro confronti, questo al fine di consentire alle imprese stesse di mettere in atto la compensazione prevista dalla legge grazie alla quale gli imprenditori, con tale certificazione, potranno recarsi nei vari istituti di credito per ricevere l’anticipo di quanto dovuto dagli enti.
La Commissione incontrerà ancora il signor Prefetto al fine di approfondire alcune tematiche e studiare strategie costruttive a cui la commissione ha gia’ dato la piena disponibilita’ a lavorare .