Intervistiamo

“La Calabria in cammino”, dibattito sui rifiuti

Scritto da Redazione

Dopo aver osservato un minuto di silenzio per le vittime degli attentati di Parigi, ieri pomeriggio nella sala giunta della Provincia di Catanzaro,“La Calabria in cammino” ha dato il via ad un incontro-dibattito voluto per accendere un focus su un tema molto importante: i rifiuti. Ed in particolare la proposta di legge n. 63 di iniziativa del consigliere regionale Michele Mirabello. Ad aprire i lavori è stato il presidente dell’associazione Carmelo Cosentino: “Abbiamo negli ultimi anni assistito alle peggiori nefandezze per quanto riguarda il sistema dei rifiuti.

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Al termine del commissariamento i Comuni si ritrovano in una situazione peggiore rispetto a quella ante commissariamento. Mi pare non esista, ad oggi, una legge regionale sul tema. Oggi riteniamo che questa regione, con la proposta di legge dell’onorevole Mirabello, possa ripartire. Urge, però, anche un intervento didattico-educativo: bisogna partire dalle scuole per diffondere un messaggio di educazione ambientale giusto ed efficace. Fino ad arrivare alla considerazione che il rifiuto è una risorsa. “La Calabria in cammino”, per questo tipo di percorso, è vicina all’onorevole Mirabello”. “L’incontro voluto dalla “Calabria in Cammino” ricade nella settimana europea – ha detto il consigliere comunale, Domenico Concolino – per la riduzione dei rifiuti. Pur non scendendo nell’aspetto tecnico ho letto i principi su cui si muove il dispositivo di legge. Si tratta di un provvedimento lungimirante e futuristico. In particolare introduce un concetto che supera la raccolta differenziata. E contempla l’ipotesi di non produrre affatto il rifiuto. Si supera come estrema ratio il principio di differenziarlo e conferirlo nella discarica. Il rifiuto viene poi trattato nel rispetto dell’ambiente. Un piccolo passaggio lo voglio fare su Catanzaro. Con tanti sforzi, il Comune sta cercando di lanciare la raccolta differenziata spinta. Ma persiste anche la necessità di soffermarsi anche sull’aspetto educativo. Oltre ad una campagna di comunicazione servono atteggiamenti sanzionatori rispetto ai reati di tipo ambientale. Si tratta di reati che vanno trattati con molta delicatezza perché ne va di mezzo la salute dei cittadini”.

Ha preso, quindi, la parola il vicepresidente di Legambiente Calabria, Andrea Dominijanni. “Ringrazio l’associazione per averci invitato. Finalmente il Consiglio regionale su spinta del consigliere regionale Michele Mirabello si occupa di un tema, quale quello dei rifiuti, molto importante”. Dominijanni scendendo nel dettaglio del tema ha, a lungo, parlato della differenziata. Specificando la necessità di inserire il concetto della premialità per i comuni che adottano questa sistema. Il riciclaggio, la possibilità di compostare anche in maniera domestica: questi sono i concetti su cui insistere. Ci auguriamo che presto si arrivi al cambiamento. Da due anni stiamo lavorando con l’amministrazione comunale di Catanzaro. Non è facile. Ma insieme con il Conai siamo riusciti ad arrivare alla differenziata con il porta a porta che prevede anche dove conferire. Abbiamo pretesto che Alli faccia parte dell’Ato”.

“Una regione come la nostra non può vivere in una condizione di eterna emergenza. Quella dei rifiuti, insieme a quella del ciclo dell’acqua, dell’occupazione e della sanità, è una delle situazioni su cui si gioca il futuro della nostra terra”. Esordisce così il consigliere regionale Michele Mirabello. “Arrivati alla Regione abbiamo rimesso in moto la macchina partendo dalle linee guida che porteranno al piano dei rifiuti. Puntando, però, su una proposta di legge che mira, prima di tutto, ad un cambio di passo dal punto di vista culturale in materia di rifiuti. La raccolta differenziata non può essere una discrezionalità del sindaco. Il progetto di legge non è ancora stato presentato in commissione, per cui è aperto. Si tratta di una base di lavoro. Occorre lavorare anche da un punto di vista educativo. Non solo nelle scuole ma anche tra i sindaci. Oggi l’efficienza di un’amministrazione si misura dalla capacità di dare risposte pur avendo poche risorse. In più deve attivarsi una forma di controllo sociale. Attraverso internet e i social network è possibile controllare i dati dei comuni creando una sorta di competizione. Anche le isole ecologiche vanno pensate con una funzione più seria. Zero discariche, zero rifiuti. Credo che attraverso questi meccanismi si possa uscire dall’emergenza. Rispetto al discorso dei siti inquinati, stiamo facendo un lavoro specifico: per legge la Calabria deve avere un registro tumori; l’unico che funziona appartiene alla provincia di Catanzaro. Il ragionamento proposto dal consigliere Concolino è giusto: ma vorrei che alla fine della legislatura regionale lo stesso ragionamento possa essere fatto su dati certi. Perché altrimenti si resterà sul piano di un discorso giornalistico”.

Subito dopo l’intervento di Mirabello hanno preso la parola Saverio Ruga sindaco di Amato, Aldo Perrotta presidente Legambiente Catanzaro, Alessandro Vescio referente regionale Comieco e il vicepresidente dell’associazione La Calabria in Cammino, Francesco Mingrone.

 

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