Kyterion 2: nuovo colpo ai Grande Aracri, 16 arresti – I NOMI

In manette anche l’avvocato Rocco Corda accusato di concorso esterno per aver tentato di “aggiustare” un processo per il clan e gli autori del delitto Dragone. L’indagine ha svelato gli interessi del clan su un parco eolico e diversi villaggi turistici
 
Kyterion 2: nuovo colpo ai Grande Aracri, 16 arresti – I NOMI

Nuovo colpo al clan Grande Aracri. A un anno dall’operazione Aemilia, che ha colpito le costole emiliane del clan di Cutro, in provincia di Crotone, su richiesta della Dda di Catanzaro e per ordine del gip, sono finiti in manette in sedici tra capi e gregari del clan. Tra i destinatari di misura, ci sono il boss Nicolino Grande Aracri – già detenuto al 41 bis per associazione mafiosa e altri reati – e uno dei fratelli, Antonio, ma figura anche un legale, l’avvocato Rocco Corda, che avrebbe tentato di “aggiustare” un processo in Cassazione per alcuni uomini del clan. L’operazione, denominata Kyterion 2, è la naturale prosecuzione di quella che il 28 gennaio scorso ha portato al fermo di 38 affiliati, a vario titolo accusati di associazione di tipo mafioso, concorso esterno, omicidio, ricettazione, estorsioni, usura,  rapina e reati di armi.

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OMICIDIO DRAGONE Stando alle prime indiscrezioni,  fra gli arrestati ci sarebbero anche gli autori dell’omicidio di Antonio Dragone, il boss ucciso in un agguato il 10 maggio 2004 a Cutro. L’uomo era alla guida della sua auto insieme a due persone, quando è stato raggiunto e speronato dalla vettura dei sicari, che lo hanno colpito con numerosi colpi di mitra e di pistola al volto mentre tentava di fuggire.

MANI SULL’EOLICO Ma le minuziose indagini dei pm di Catanzaro sarebbero anche riuscite a portare alla luce l’asfissiante pressione del clan Grande Aracri sulle attività economiche della zona jonica catanzarese, dalle estorsioni tese a imporre subappalti nella fase di realizzazione e gestione di un parco eolico a quelle ai danni dei villaggi turistici,  cui venivano anche imposti servizi e prestazioni da parte di ditte vicine al sodalizio criminoso.

LE INDAGINI A partire dal 2010, i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Crotone e gli omologhi del Comando Provinciale di Catanzaro, hanno scandagliato minuziosamente attività ed eventi delittuosi commessi a partire proprio dal 2004 e perpetrati sino a tempi recenti. Un lavoro lungo e assai complesso, fatto di intercettazioni telefoniche e ambientali, raccolta di testimonianze e riscontri sul campo, ha permesso agli investigatori e all’Autorità Giudiziaria inquirente di ricostruire un quadro analitico di ruoli e responsabilità di quello che è, a tutti gli effetti, uno dei clan più  aggressivi nel nord della Calabria.

GLI ARRESTATI  Oltre al fratello del boss,  Antonio Grande Aracri, 55 anni, sono finiti in manette l’avvocato Rocco Corda, detto “Rocchino”, Salvatore Scarpino, detto “Turuzzo”, 50 anni, e Giuseppe Altilia, 50 anni. Mentre sono stati disposti gli arresti domiciliari per Grazia Veloce, 72 anni, Esterino Peta, 27 anni.

MISURE IN CARCERE L’ordinanza è stata invece notificata in carcere, dove erano già detenuti per altra causa, al boss Nicolino Grande Aracri, Angelo Greco, di 50 anni, Gennaro Mellea, di 38 anni, Francesco Lamanna, di 54 anni, Alfonso Diletto, di 48 anni, Vito Martino, di 45 anni, Romolo Villirillo, detto “Pietro U’ Porziano”, di 37 anni, ai cugini Pasquale e Michele Diletto, rispettivamente di 36 e 29 anni, ed a Giuseppe Celi, di 38 anni. Questi ultimi si trovano detenuti presso le carceri di Catanzaro, oltre che di Milano, Oristano, Sassari, Spoleto, Taranto, Torino e Viterbo, in virtù dei fermi disposti nel gennaio 2015 o delle ordinanze cautelari attuate nella ricollegata indagine “Aemilia”, condotta dai Carabinieri dell’Emilia Romagna sotto la direzione della Dda di Bologna.

GLI INDAGATI Su ulteriori indagati sono stati raccolti elementi tali da configurare responsabilità di rilievo, pur in assenza di presupposti che consentissero l’adozione di provvedimenti cautelari.

Autore

Redazione

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