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Juve Stabia Catanzaro 0-0: l’analisi tecnico-tattica

Scritto da Davide Greco

Finisce a reti bianche il big match di giornata. Il Catanzaro sfiora l’impresa sbagliando un rigore nel finale

A fronte di reciproche aspettative molto alte, chi esce maggiormente insoddisfatto dal rettangolo verde è il Catanzaro di Auteri che privo dell’attacco titolare è riuscito solo a sfiorare l’impresa. Sul finale Giannone sbaglia il rigore che poteva riaprire il campionato.

Forte di una difesa a tratti insuperabile, la Juve Stabia si conferma una delle squadri più quadrate del girone. Ben attrezzate in tutti i reparti, le vespe hanno creato qualche occasione pericolosa senza mai riuscire a imporre il proprio gioco.

Il primo tempo

Caserta ha schierato la Juve Stabia al completo con il classico 4-3-3 composto da Branduani in porta, Allievi Troest Marzorati e Vitiello in difesa, Carlini Mastalli e Calò sulla mediana, Torromino Paponi e Melara in attacco.

Fin da subito si è capito che sarebbe stata una partita lunga e difficile, con la Juve Stabia quasi totalmente dietro la linea della palla con l’intento di chiudere tutte le linee di passaggio e rendere ancor più complicata la manovra offensiva dei giallorossi.

Auteri ha risposto con il Catanzaro titolare dalla cintola in giù, ma schierando Casoli D’Ursi e Ciccone in avanti. Mediana confermata con Statella Iuliano Maita Favalli e difesa al top con Celiento Figliomeni e Riggio. Fra i pali Furlan. Dopo 12minuti Auteri ha dovuto sostituire Figliomeni con Signorini.

Il tridente offensivo è il reparto che ha girato più a fatica per i giallorossi. Ciccone per caratteristiche tende ad accentrarsi dando le spalle a Statella, che in alcune occasioni avrebbe gradito la sovrapposizione o la chiusura del triangolo.

D’Ursi in mezzo a un nugolo di maglie avversarie ha potuto fare ben poco, con i corridoi centrali intasati e l’umo addosso non era semplice. Al 35esimo si divora un gol clamoroso, forse ricordando a se stesso quante poche volte si hanno occasioni così in un big-match.

A Casoli non si può chiedere l’impossibile essendo da poco in giallorosso, tuttavia alcune sue peculiarità iniziano a delinearsi e nonostante possa essere considerato un giocatore duttile, la posizione di esterno nel tridente non ha fin qui convinto almeno per quel che concerne la capacità di aggredire l’area e quindi crearsi le situazioni da gol.

Attacco giallorosso in forte impasse e Juve Stabia che bada principalmente a difendersi, non senza provare a portarsi in avanti con tantissimi uomini nel tentativo di sfruttare qualche palla inattiva. Pressing alto, tutti dietro la linea della palla e, quando si verifica una transizione positiva, mediana e tridente offensivo si fanno sotto con sei unità più il supporto di Allievi sulla corsia esterna sinistra.

In quanto a occasioni pericolose, la Juve Stabia nel primo tempo può vantare la semi conclusione di Torromino quando ha avuto la meglio su Figliomeni rimasto a terra vittima di una stiramento, si è vista annullare un gol a Paponi per posizione di offside e intorno al 35esimo Carlini ha sfiorato la trasversa con colpo di testa a seguito di un cross di Paponi.

Per i padroni di casa appena due occasioni e mezzo condite da un numero imprecisato di offside fischiati a Paponi e Torromino, sempre puntualmente seguiti da Riggio e Celiento. Gli ospiti invece ci hanno provato con più convinzione due volte con D’Ursi che al 4°minuto avrebbe potuto servire Casoli anziché tirare, con Ciccone e Maita da fuori e anche con Iuliano tiro alto.

Ripresa con qualche sprint in più

Durante la ripresa le occasioni migliori per le vespe sono capitate a Carlini che di testa ha mandato poco alto, Melara che ha tirato da distanza ravvicinata ed El Ouazni con tiro di poco al lato dal limite. Per gli ospiti poco o nulla, tranne l’occasionissima di Giannone.

Auteri praticamente senza l’attacco titolare opererà solo due cambi: Giannone per Ciccone intorno all’ora di gioco e successivamente il doppio cambio De Risio Nicoletti per Favalli e D’Ursi. In occasione del cambio di D’Ursi, Statella verrà spostato a sinistra nel tridente offensivo, con Casoli al centro e Giannone a destra.

I cambi della Juve Stabia, più o meno coincidenti con quelli giallorossi, hanno visto l’ingresso in campo di Elia Mezzavilla e El Ouazni al posto di Melara Carlini e Torromino, dunque senza variazioni dell’assetto tattico.

Al minuto 84 Giannone si divora il penalty tentando il cucchiaio, Branduani che ha deciso di attendere fino all’ultimo prima di tuffarsi non ha avuto problemi a neutralizzare.

L’analisi del big match

La manovra del Catanzaro non è apparsa fluida come di consueto. La troppa densità ha penalizzato le verticalizzazioni e triangolazioni nella trequarti avversaria, ma il possesso palla e la tendenza ad accerchiare hanno fatto sì che i giallorossi controllassero il gioco per larghi tratti.

La filosofia della Juve Stabia prevede una difesa serrata e un attacco robusto, dunque con una fase di interdizione che porta via poche energie data la densità e una fase di attacco che porta molti uomini in area. Nell’occasione la difesa molto alta riesce a disporsi in modo tale da limitare al massimo i danni da ripartenza.

Proprio quello delle ripartenze è uno dei temi caldi, orfano delle pedine “migliori” (ci si consenta il termine) il Catanzaro non è riuscito nella cosa che ultimamente le riesce meglio. Ma non è stato solo un problema di attori, la Juve Stabia ha avuto il merito di sapersi coprire e anche di saper prevenire eventuali contropiede mantenendo i reparti molto corti.

Una delle mosse fondamentali del match è stata quella di spostare Allievi molto avanti tutte le volte che la Juve Stabia iniziava una nuova azione dalla difesa. Sembrava quasi che le vespe fossero disposte con la difesa a 3, in realtà con Allievi molto alto Statella è rimasto più contenuto e meno partecipe all’eventuale ripartenza che il Catanzaro spesso organizza sulla corsia destra.

Il merito principale della Juve Stabia rimane la solidità difensiva, che sembra quasi naturale farla in undici per poi ritrovarsi nell’azione successiva ad attaccare in sette. Carlini molta corsa e fisicità ha spesso duellato con Maita rivelandosi un avversario ostico.

Per il Catanzaro rimane il rammarico di non aver potuto disputare il match ad armi pari, per la Juve Stabia il dubbio di non averci provato fino in fondo. Pari giusto.

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Davide Greco

12 Commenti

  • Per questa partita tutte le analisi tecniche vanno bene, perchè tutte sono RELATIVE, anzi si potrebbe fare a meno di farle, perchè COME UN MACIGNO PESA LA NEFANDEZZA DI GIANNONE. Non c’è commento, non c’è disquisizione tecnica sulla partita e sul Catanzaro (che conosciamo bene e sappiamo che grande squadra è) che non passi in secondo piano e anche in terzo o quarto, in confronto ALL’ABOMINIO ESECRABILE compiuto da quell’invertebrato, che ha rovinato anche la sua carriera perchè sarà additato sempre come quel coglione che ha regalato il campionato alla JS con il cucchiaio del cazzo.
    Stamattina ho incontrato amici e conoscenti, sono ancora sotto shock come me. Meno male che per 10 giorni ci sarà vacatio Giallorossi, così FORSE riusciremo a metabolizzare il tutto. Speriamo.

  • Ero certo che avremmo vinto per 1 a 0 nei minuti finali su calcio di rigore. È successo per davvero solo che il rigore lo abbiamo sbagliato. Non li sappiamo tirare.

      • Purtroppo corner53 dice il vero , è stato un coglione io nn ho altri termini per definire uno ke al 85 esimo e oltre della partita più importante decida di fare una cosa del genere. Il rigore lo si sbaglia ci può stare , ma fare una stronzata simile come cazzo gli è venuto in mente

  • Secondo me si sta esagerando nel dire ke l ha fatto apposta o altro , semplicemente è stato un coglione stop,un grande coglione . Voleva fare il fenomeno e nn è cazzu u soi . Detto ciò , siamo fortissimi e nn credo affatto ke i giochi per il primo posto siano chiusi ( specialmente se recuperiamo i 2 punti del Matera ) . E onestamente per un po’ facciamo il tifo x il Trapani , più si avvicinano più gli stabiesi ( squadra in calo fisico per me, in un campionato lungo i momenti negativi arriveranno e x loro ancora nn sono arrivati ) possono perdere certezze . Io ci credo ancora , vado allo stadio e tifo il Catanzaro .

  • “Resta il rammarico per non aver segnato quel calcio di rigore che ci avrebbe fatto guadagnare tre punti preziosi. Sono cose che nel mondo del calcio capitano. Tuttavia, dopo la cocente delusione, bisogna subito recuperare le giuste energie perché il campionato non è certo finito. Ci aspettano altre sfide importanti in cui tutti i nostri giocatori, nessuno escluso, dovranno recitare un ruolo da protagonista. Sono certo che la nostra tifoseria – conclude il presidente – saprà incoraggiarli e sostenerli per come meritano”.
    Commento del presidente Noto da condividere parola per parola.

  • Premettiammo che il Catanzaro ha fatto una grandissima partita, senza soffrire particolarmente la JS, purtroppo gli attaccanti veri sono infortunati ( grazie ai giocatori della reggina) i sottospecie di giocatori come ciccone e giannone il fenomeno( c’è un precedente di giannone con branduani nel 2013 dove giannone gli fece il cucchiao e dopo l’arbitro gli fece ripetere il rigore che il portiere parò, Questo scellerato non DOVEVA PROPRIO BATTERE IL RIGORE IN VIRTU’ DELL’ALTRA ESPERIENZA, ma dato che lo fanno credere un dio del pallone , lui è convinto di poter fare quello che gli gira, decidere se giocare male farsi togliere durante la partita o fare qualche discreta prestazione contro squadrette. Se sbagli ma provando a tirare come si tirano i rigori ti viene perdonato tutto come al grande Massimo PALANCA , ma se fai il presuntuoso il fuoriclasse e sbagli ti deve raccogliere le quattro robe ed andartene e magari portarti pure ciccone che il pallone non sa se è tondo o quadrato. Non si può regalare un campionato per la presunzione. I tuoi compagni caro giannone hanno sputato l’anima in campo e tu li hai presi a schiaffi, come calciatore ti dovresti vergognare e non farti più vedere nemmeno agli allenamenti, anche perchè saresti continuamente fischiato, come uomo spiace perchè sei un’ottima persona, ma in questo caso prevale lo sportivo e per questo dovresti trarre tu le conclusioni, ciè andandotene.
    FORZA GIALLOROSSI CHE SENZA GIANNONE E CICCONE IN CAMPO PRENDEREMO SIA LA JS CHE IL TRAPANI, due squadre modestime se paragonate al GRANDE CATANZARO che abbiamo ammirato fin qui. Un’altra considerazione per gravina ghirelli e la capotondi che ancora una volta non hanno preso provvedimenti nei confronti del matera e per dirvi che non ci saranno dati altri due punti per quella disgraziata partita dove i materani con l’aiuto della lega e degli arbitri ci hanno tolto la vittoria.

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