Il sistema berlusconiano non sta cancellando unicamente i basilari pilastri politici ed ideologici ma anche le fondamenta di una società che si ritrova, per larghe schiere oramai da tempo, nei disvalori e nelle arroganti incongruità. Va riconosciuto che a tale sistema si ispirano in molti purtroppo, anche localmente, specie quando in tale condizione “del riconoscersi”, appunto, elevano le proprie condizioni di irrisoria rappresentanza numerica e invisibile sostanza di contenuti. Per esempio un ambiguo rappresentante di un ambiguo movimento associativo e di un altrettanto ambiguo movimento politico che razionalmente appoggia l’attuale Governo (inesistente sul territorio se non per gravi danni provocati a livello generale), entrambi praticamente irrilevanti, e che però in una straordinaria disponibilità di spazi trovata sulla stampa quotidianamente, non perde tempo a pronunciarsi in invettive tanto pesanti quanto feroci ed allo stesso assolutamente false nei confronti dell’attuale governo della Città. Ma non sembra il caso neppure di rispondere alle miriadi di questioni irrilevanti e strumentali fritte, rifritte, surgelate male e scongelate peggio sulla stampa locale dal suddetto esponente. Il quale ha a prendersela con questa Amministrazione per qualsivoglia situazione, anche se viene a piovere, se la sua squadra del cuore non vince oppure vince senza dominare, se nelle uova di pasqua non trova la sorpresa preferita, se l’acqua del mare è troppo fredda, se Ahmadinejad non rispetta l’ultimatum dell’Onu sulla sospensione del programma nucleare. Insomma tutte questioni del genere che la stampa prende in grossa considerazione, nonostante, ogni volta, l’esponente e il gruppo (gruppetto o gruppettino) di riferimento non diano alcun possibile indirizzo risolutivo, diversamente si limitino a strillare e a sventagliare problemi. Non possiamo tacere però quando gli stessi urlatori vanno a compiere un atto di gravità assoluta da condannare senza alcuna scusante e attenuante, e cioè quello di utilizzare genitori, studenti, e ciò che è ancor più grave, personale del mondo della scuola (certamente compiacente) per fini politici e di propaganda.
L’esponente ha dato notizia del primo incontro svoltosi presso il VI Circolo Didattico e prodotto dal comitato scuola. Già, la scuola, questa sì deve formare e quindi anche educare, segnare cammini possibili, ma non imporli e non sottoporli ad usi di tipo privatistico da parte di alcune compagini. Il fine che si propone il comitato è “quello di supportare le istituzioni scolastiche e di portare le istanze che provengono dalle scuole marinare, in maniera ferma perentoria e decisa, direttamente, sia all’amministrazione comunale, nelle persone dei responsabili della Pubblica Istruzione, Ambiente ed Igiene e Lavori Pubblici, assessori, dirigenti e tecnici preposti, sia alla Direzione Scolastica Regionale ed all’Ufficio Scolastico Provinciale”. Che ci può anche stare se non venissero strumentalmente esclusi Enti che hanno maggiori competenze e responsabilità in materia di istruzione e di edilizia scolastica. Ma la gravità assume connotati inquietanti quando nella stessa nota si afferma che l’intento del “comitato” è quello di operare letteralmente una “pressione amministrativa, di fiato sul collo, visitando di volta in volta, gli uffici preposti, che costantemente dovrà – dovranno magari – far capire (cosa ancora da molti non recepita) che in una scuola ci sono oltre a dei lavoratori (insegnanti e collaboratori scolastici) che cercano di svolgere al meglio il loro servizio, gli alunni, etc etc”. E soprattutto che: “Il comitato aperto a tutti coloro che vorranno portare il loro prezioso contributo ed il loro consiglio è composto dalle insegnanti e dai collaboratori scolastici”, di cui per decoro – loro – non intendiamo inserire l’elenco pubblicato nominalmente.
In conclusione, pare il caso, ancora una volta, di porre l’attenzione su dove possa arrivare la voglia di propaganda di alcuni esponenti e movimenti, che non offrono alcun contributo alla collettività e che non si fermano neppure ai cancelli delle scuole, e di taluni individui consenzienti che svolgono ruoli fondanti specie per la formazione dei nostri amati giovani e che confondono fatti comuni e pubblici con storie singole e private. E’ poi chiaro che è in atto una campagna denigratoria contro la Giunta Olivo che sta incamerando risultati decisivi e storici, apprezzati e sostenuti dai cittadini. E che è uscita con convinzione da una politica della buca e dell’orticello (magari pure privato) per lanciarsi su visioni larghe e trainanti per il tessuto sociale, economico, culturale.
capogruppo prc Comune Catanzaro