Continuare ancora a leggere di qualche polemica sull’isola pedonale, seppure espressione di una piccola minoranza di catanzaresi, ci sembra una situazione fuori luogo, fuori tempo e fuori da ogni canone di civiltà. La pedonalizzazione dei centri storici, di tutti i centri storici, di qualunque caratteristica e a qualunque morfologia essi appartengono, non può essere oggetto di discussione. Un centro storico, se non è pedonalizzato, perde la sua essenza che sta tutta nella capacità di favorire le relazioni, la socialità, il passeggio attorno ad attività commerciali fortemente caratterizzate come quelle di impronta artigianale o di marchi di alta qualità. Il flusso veicolare, o peggio ancora il traffico veicolare, sono elementi di assoluto disturbo rispetto a questo habitat urbano. L’ideale addirittura sarebbe una pedonalizzazione assoluta che riduca ai minimi termini gli accessi. Ove ciò non fosse possibile è comunque accettabile una limitazione del transito ai casi strettamente necessari, cioè ai residenti (che di norma in un centro storico sono molto pochi), alle forze dell’ordine ed alle autorità, ai mezzi di servizio negli orari consentiti. Detto questo, il centro storico di Catanzaro non può rappresentare una eccezione. Perciò se da un lato siamo grati a chi ha ideato (Sergio Abramo) e definito (Rosario Olivo) la pedonalizzazione del centro storico cittadino, dall’altro siamo sbigottiti rispetto a quella piccola minoranza di catanzaresi che esprime motivazioni non pertinenti con le quali ritiene di voler tornare ai tempi in cui Corso Mazzini era il regno del caos, del traffico, dell’anarchia, della doppia fila, del rumore, dello smog. Quella dell’isola pedonale è una questione che non dovrebbe proprio essere discussa. E nemmeno dovrebbe essere oggetto di contese fra centrodestra e centrosinistra visto che entrambi gli schieramenti hanno, in tempi diversi, perorato la medesima causa. Pertanto ogni ulteriore commento non fa che avvalorare l’idea della strumentalizzazione su una questione, lo ripetiamo ancora una volta, che dovrebbe essere un dato acquisito e oggettivo per tutti. L’isola pedonale nel centro storico è una cosa ovvia. Ed è pure una cosa bella, gradevole e favorevole per tutti. Bisogna semmai puntare al miglioramento dei servizi e delle attività per trasformare Corso Mazzini in un vero e proprio salotto. In questa prospettiva se l’amministrazione pubblica deve occuparsi dei trasporti e dei parcheggi, il singolo commerciante deve preoccuparsi della propria vetrina e della merce offerta. Ognuno deve fare la propria parte, abbandonando le polemiche e occupando il proprio tempo per investire nella qualità. E soprattutto remando tutti dalla stessa parte.
Continuare ancora a leggere di qualche polemica sull’isola pedonale, seppure espressione di una piccola minoranza di catanzaresi, ci sembra una situazione fuori luogo, fuori tempo e fuori da ogni canone di civiltà. La pedonalizzazione dei centri storici, di tutti i centri storici, di qualunque caratteristica e a qualunque morfologia essi appartengono, non può essere oggetto di discussione. Un centro storico, se non è pedonalizzato, perde la sua essenza che sta tutta nella capacità di favorire le relazioni, la socialità, il passeggio attorno ad attività commerciali fortemente caratterizzate come quelle di impronta artigianale o di marchi di alta qualità. Il flusso veicolare, o peggio ancora il traffico veicolare, sono elementi di assoluto disturbo rispetto a questo habitat urbano. L’ideale addirittura sarebbe una pedonalizzazione assoluta che riduca ai minimi termini gli accessi. Ove ciò non fosse possibile è comunque accettabile una limitazione del transito ai casi strettamente necessari, cioè ai residenti (che di norma in un centro storico sono molto pochi), alle forze dell’ordine ed alle autorità, ai mezzi di servizio negli orari consentiti. Detto questo, il centro storico di Catanzaro non può rappresentare una eccezione. Perciò se da un lato siamo grati a chi ha ideato (Sergio Abramo) e definito (Rosario Olivo) la pedonalizzazione del centro storico cittadino, dall’altro siamo sbigottiti rispetto a quella piccola minoranza di catanzaresi che esprime motivazioni non pertinenti con le quali ritiene di voler tornare ai tempi in cui Corso Mazzini era il regno del caos, del traffico, dell’anarchia, della doppia fila, del rumore, dello smog. Quella dell’isola pedonale è una questione che non dovrebbe proprio essere discussa. E nemmeno dovrebbe essere oggetto di contese fra centrodestra e centrosinistra visto che entrambi gli schieramenti hanno, in tempi diversi, perorato la medesima causa. Pertanto ogni ulteriore commento non fa che avvalorare l’idea della strumentalizzazione su una questione, lo ripetiamo ancora una volta, che dovrebbe essere un dato acquisito e oggettivo per tutti. L’isola pedonale nel centro storico è una cosa ovvia. Ed è pure una cosa bella, gradevole e favorevole per tutti. Bisogna semmai puntare al miglioramento dei servizi e delle attività per trasformare Corso Mazzini in un vero e proprio salotto. In questa prospettiva se l’amministrazione pubblica deve occuparsi dei trasporti e dei parcheggi, il singolo commerciante deve preoccuparsi della propria vetrina e della merce offerta. Ognuno deve fare la propria parte, abbandonando le polemiche e occupando il proprio tempo per investire nella qualità. E soprattutto remando tutti dalla stessa parte.
COMITATO PER LO SVILUPPO DELLA MAGNA GRAECIA
Fabio Albi