Il consigliere comunale di Forza Italia di Catanzaro Luigi Levato, ha denunciato di avere subìto un’intimidazione.
«Questa mattina – ha sostenuto in una nota – ho trovato sul parabrezza della mia automobile un accendino e una bottiglietta di plastica contenente liquido probabilmente infiammabile, che sono poi stati posti sotto sequestro dalla pattuglia della polizia giunta sul posto. Subito dopo ho provveduto a denunciare formalmente l’accaduto alla Questura di Catanzaro, alla quale ho segnalato come il gesto, a mio avviso dal chiaro sapore intimidatorio, sia riconducibile alla mia attività di amministratore comunale, prima come consigliere circoscrizionale, negli ultimi anni come militante del movimento Per Catanzaro e adesso nel gruppo di Forza Italia. Posso rassicurare gli autori dell’atto che non riusciranno a intimorirmi, né a farmi rinunciare all’instancabile e continuo impegno per portare avanti nell’amministrazione i problemi di tutti i cittadini, tutelarne le esigenze ed essere la voce nelle istituzioni di quanti hanno riposto fiducia nel sottoscritto».
«La mia azione quotidiana al servizio del Capoluogo di regione – ha concluso Levato – andrà avanti come se nulla fosse successo, e sarà anzi rafforzata da questo tentativo di intimidazione che rafforza la convinzione che il mio operato da consigliere comunale stia andando nella giusta direzione, cioè quella contraria alle forze ostili e avverse al cambiamento». Solidarietà a Levato è stata espressa dal sindaco Sergio Abramo. «L’atto dal chiaro intento intimidatorio subìto da Levato – ha commentato – deve rafforzare il suo lavoro a tutela degli interessi dei catanzaresi.
La totale solidarietà nei confronti dell’amministratore e dei suoi familiari, che immagino sconvolti per un gesto compiuto da criminali che pensano, sbagliando di grosso, di poter piegare i voleri della pubblica amministrazione alle proprie barbare esigenze».
Solidarietà è stata espressa anche dal presidente del consiglio comunale Ivan Cardamone a nome anche di tutti i rappresentanti dell’Assemblea. «L’intimidazione subita da Levato – ha sostenuto – è un gesto che colpisce tutti i consiglieri, indistintamente dal proprio colore politico, perché rappresenta un grave atto da condannare e rispetto al quale le forze
dell’ordine sapranno fare luce. Questo episodio costituisce l’ennesimo atto di cui è vittima un amministratore vicino al territorio che si spende quotidianamente, come tanti altri colleghi consiglieri comunali, nel dare risposte ai bisogni della comunità ed esponendosi, per questo, in prima persona.
Sono certo che le forze dell’ordine, verso le quali riponiamo la massima fiducia, sapranno fare chiarezza sui moventi di un così grave gesto che non fermeranno l’operato di un consigliere, come il collega Levato, di cui apprezziamo l’impegno e le qualità umane».