Intervistiamo

Intervistamo Dino Bitetto

L’ex allenatore del Catanzaro ai microfoni di Alessandro Gallo di uscatanzaro.net

Nella settimana che anticipa il derby, ci sembrava giusto intervistare un
personaggio positivo che, sebbene non abbia lasciato onestamente un ricordo
indelebile nella nostra città, avrebbe meritato sicuramente maggior fortuna.
Questa volta non stiamo parlando di un ex calciatore giallorosso, ma di ex
mister del Catanzaro:
Dino Bitetto, attualmente allenatore del Giulianova,
compagine militante nel girone B del torneo di Seconda Divisione Lega Pro.
Mister, anzitutto ci dica come sta andando il suo Giulianova.
<< Direi abbastanza bene; siamo quarti in classifica alle spalle del Figline di
Enrico Chiesa, del Viareggio e del Celano che, se non erro, lo scorso anno ha
raggiunto i play off nel girone C, quello del Catanzaro >>.

A proposito dei giallorossi, le capita ancora di ripensare a quell’anno in cui
fu alla giuda della aquile?
<< La mia esperienza a Catanzaro la ricordo con molta gioia, ma anche con un
pizzico di amarezza; avevamo una bella squadra quell’anno e lo capii fin dal
ritiro estivo a San Terenziano.
Abbiamo fatto un girone d’andata fantastico, chiuso in testa con ben 34 punti
conquistati; ho ancora negli occhi l’ultima gara giocata all’antivigilia di
Natale sul campo neutro di Locri contro una fortissima  Igea Virtus ( nella
quale militavano Caserta e Frisenda) e che vincemmo col cuore nonostante
l’arbitraggio non ci fu proprio favorevole ( n.d.c.  in quella gara furono
espulsi 2 giocatori giallorossi e ne vennero ammoniti 5, dei quali ben tre
erano diffidati).
Alla fine vincemmo per 1-0 con gol di Giglio e fummo seguiti davvero da un mare
di tifosi >>.

Nel girone di ritorno, però, ci fu un crollo verticale; Lei venne esonerato, fu
chiamato Morgia al suo posto con scarsissimi risultati e che tutti i tifosi
giallorossi ancora purtroppo ricordano.
<< Io venni sollevato dal mio incarico quando la squadra era ancora in piena
zona play- off; l’inizio della crisi coincise probabilmente con la nostra
sconfitta a Giugliano nella prima di ritorno, anche se giocammo quell’incontro
privi di cinque titolari ( tra squalifiche ed infortuni) e perdemmo con un
risultati a mio avviso bugiardo ( 3-1) rispetto a quanto fatto vedere in campo.
Purtroppo da quella sconfitta in avanti qualcosa si incrinò e anche la fiducia
dell’ambiente nei miei confronti si incrinò >>

Riguardo il suo rapporto con la Dirigenza dell’epoca?
<< Sono cose passate da tempo, ritengo sia inutile rivangarle; dico solo che
nessuno in quell’occasione, io per primo, è stato  in grado di gestire un
momento negativo che, naturalmente, ogni compagine accusa ad un certo punto del
campionato>>.

In quel campionato, quanto è costato quel maledetto 18 novembre 2001, giorno di
Catanzaro- Cavese?
<< Lei mi sta ricordando l’episodio più strano che mi sia capitato da quando
faccio l’allenatore professionistico.
Di quel giorno ricordo tutto: l’arbitro ( Vicinanza di Alberga, il “Moreno”
giallorosso), la partita stregata, le facce dei nostri tifosi a fine gara;
quella partita è stata sicuramente sfortunata, nel senso  che ce ne ha
trasmessa tanta da lì a fine campionato, ma la nostra reazione immediata di
fronte a tale enorme vicissitudine mi piacque molto >>.

Sei gionate di squalifica al “ Ceravolo” ( poi ridotte ) e l’inizio di un lungo
peregrinare in tutti i campi calabresi.
<< Nonostante ciò vincemmo sia a Castrovillari contro il Campobasso, sia a Vibo
Valentia contro la Puteolana e sia a Locri, appunto, contro l’Igea Virtus. I
problemi, come ho detto, sopraggiunsero dopo >>

Troppi galli nello stesso pollaio?
<< Diciamo che c’erano troppe teste pensanti >>.

Cosa conosce dell’attuale Catanzaro?
<< Ad esseri sinceri non molto; so che è una squadra strutturata in estate per
lottare per la promozione diretta, stessi obiettivi di Gela e Cosenza >>.

Lunedì prossimo, proprio nel posticipo televisivo, il Catanzaro si recherà a
Cosenza.
<< So che è una partita molto sentita da entrambe le tifoserie; io sarò davanti
la Tv a gustarmela, tifando ovviamente per il Catanzaro e sperando che la mia
squadra abbia fatto il giorno prima il suo dovere a San Giovanni Valdarno >>

Un tifoso in più, dunque, per il Catanzaro nell’attesissimo derby (sperando che
il vecchio adagio “L’unione fa la forza“ abbia riscontri nella realtà), vittima
in quella stagione della sua eccessiva signorilità e di gente i cui nomi
(Poggi, Parente, Mancuso, Cavallaro) dovrebbero stimolare nella mente di ognuno
alcuni ricordi…o forse dovrebbero stimolare E BASTA.

Alessandro Gallo

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento