INFLUENZA A/H1N1 : NOTA dell’Ospedale Pugliese di Catanzaro

Gli ultimi avvenimenti e, in particolare, i due decessi di  soggetti affetti dall’influenza A/H1N1 avvenuti presso questa Azienda Ospedaliera, hanno modificato il quadro di riferimento facendo accrescere il livello di allarme in Calabria. Tali decessi hanno riguardato una bambina di 15 mesi, morta per ARDS (Acute Respiratory Distress Syndrome, ovvero una forma di Grave Insufficienza Respiratoria Acuta) ed un adulto  deceduto per complicanze encefalitiche.

La struttura ospedaliera in questo momento è sotto pressione per l’incremento dei casi e per il contestuale intensificarsi dei ricoveri che pervengono dall’intera regione, soprattutto da quelle zone con realtà ospedaliere meno attrezzate che non riescono a gestire i casi più gravi e complicati.
L’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” aveva già attivato, attraverso la propria Unità di Crisi, il Piano Pandemico per far fronte a tale emergenza.
Il Piano prevede una serie di interventi  in funzione dei livelli di allarme;  appare, in tale evenienza, cruciale la disponibilità di posti letto.
Nel piano pandemico sono infatti contenute indicazioni  operative per attivare fino a 20 nuovi posti letto  dedicati ai soggetti affetti da Virus A/H1N1 nei reparti ordinari (Pediatria, Malattie Infettive e Respiratorie, unitamente ad un’area supplementare di ricovero in fase di attivazione), oltre a 5 posti letto  in Terapia Intensiva per i casi più  gravi. Tali posti letto presentano condizioni logistiche tali da evitare convivenza con altri pazienti non affetti dalla stessa patologia e, quindi, non determinare  contagio.
Il personale ospedaliero sta prestando la propria opera con grande abnegazione, offrendo la propria disponibilità anche a forme di lavoro supplementare e straordinario, al fine di garantire la migliore assistenza possibile ed è mortificato da alcuni ingiustificati attacchi esterni..
E’ stato deciso, in via cautelare, la sospensione temporanea dei ricoveri programmati proprio al fine di riservare una maggiore quota di posti letto alle urgenze che, in un ospedale sede di Dipartimento di Emergenza Urgenza,  non riguardano, ovviamente, solo i casi di pandemia influenzale.
La presenza di un triage, ovvero di un iniziale inquadramento diagnostico,  dedicato ai pazienti con sospetta influenza A/H1N1, è una  delle prime misure intraprese unitamente alla codifica di percorsi  all’interno della struttura ospedaliera dei casi sospetti ai fini di minimizzare la possibilità di  contagio.
Nell’azienda continua, sugli operatori sanitari, la campagna vaccinale che a fronte di diffidenze e resistenze  ha, comunque, raggiunto il risultato di un’adesione superiore al 30%, mentre nel resto della regione la media di adesione del personale sanitario a tale campagna vaccinale risulta pari a circa il  25%.
Si coglie l’occasione per ribadire di non cedere, comunque, alla psicosi di massa in quanto l’ospedalizzazione rimane riservata ai casi affetti da complicanze. Il Medico di Medicina Generale ed il Pediatra di Libera Scelta devono rimanere, pertanto, i primi interlocutori.
Da parte di questa Azienda Ospedaliera si segue, giorno per giorno,  l’evoluzione della situazione in modo da intervenire tempestivamente attraverso contromisure sia cliniche che organizzative che possano consentire una adeguata risposta all’emergenza pandemica.
IL DIRETTORE GENERALE Dr. Giuseppe Perri

Autore

Salvatore Ferragina

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