Indagine cemento depotenziato linea ferroviara Settingiano Catanzaro

(AGI) – Catanzaro, 29 dic. – La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto la proroga delle indagini relative all’inchiesta sul presunto utilizzo di cemento depotenziato nella realizzazione dei piloni che fanno passare la linea ferroviaria Settingiano-Catanzaro Lido sul fiume Corace, nella quale fino ad ora sono stati coinvolti diciotto soggetti. La richiesta, sottoscritta dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Gerardo Dominijanni, non ha tuttavia trovato immediato accoglimento da parte del giudice per le indagini preliminari, che per giorno 4 gennaio ha fissato un’apposita udienza, con il pubblico ministero ed i difensori degli indagati, finalizzata a decidere se concedere o meno la proroga stessa. Intanto, non sono ancora giunti i risultati delle verifiche scientifiche sui materiali prelevati dal tratto incriminato della linea ferroviaria, che sono state eseguite a novembre presso il Dipartimento di ingegneria civile dell’Universita’ di Pisa, con operazioni peritali che hanno previsto anche esami per “schiacciamento” finalizzati a dimostrare la capacita’ di resistenza del materiale. Gli indagati per i quali i termini delle indagini sono ormai in scadenza sono diciotto, tra persone fisiche (imprenditori e direttori dei lavori che si sono occupati della realizzazione dell’opera, alcuni gia’ note alle cronache) e ditte fornitrici. Tutti sono stati raggiunti da avvisi di garanzia emessi a settembre dalla Procura nell’ambito dell’inchiesta, in cui si ipotizzano numerosi casi di frode nelle pubbliche forniture aggravata, truffa aggravata, ed attentato alla sicurezza dei trasporti aggravato. Secondo quanto si e’ appreso nel corso delle indagini, il materiale, che sarebbe di qualita’ di gran lunga inferiore a quella prevista nel capitolato d’appalto, non avrebbe comunque comportato una compromissione della sicurezza tale da imporre il sequestro e la chiusura della tratta ferroviaria, inaugurata circa un anno fa. (AGI)

Autore

Salvatore Ferragina

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