Inchiesta Comunali Catanzaro: slitta nuovamente inizio processo

Per la seconda volta è slittato, oggi, l’avvio del processo a carico degli imputati coinvolti nell’inchiesta relativa ad una presunta compravendita di voti che secondo l’ipotesi d’accusa si sarebbe verificata nel capoluogo calabrese, in occasione delle ultime elezioni comunali del 6 e 7 maggio 2012. 

Come era già accaduto lo scorso 9 aprile, ancora una volta dei difetti di notifiche hanno reso necessario il nuovo rinvio, stabilito dal giudice, Tizia Macrì, stavolta per il prossimo 7 aprile, a un anno di distanza da quando il dibattimento avrebbe dovuto iniziare.

Gli imputati sono stati rinviati a giudizio il 30 ottobre scorso dal giudice dell’udienza preliminare, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore della Repubblica titolare delle indagini, Gerardo Dominijanni, mentre una sesta persona, Angelo Raffaele, e’ stata ammessa al rito abbreviato.

Le persone accusate dall’Ufficio di Procura, a seguito delle indagini svolte dalla Digos, oltre a Raffaele sono: Francesco Leone, 58 anni, eletto consigliere comunale di centrodestra, Salvatore Tomaselli, Paolo Gravino, Ferdinando Tomaselli, e Fabio Trapasso (i difensori impegnati sono Antonio Lomonaco, Gianni Russano, Dario Gareri, Gregorio Viscomi, Gioconda Soluri, Andrea Gareri). 

A tutti è contestata la violazione in concorso di tre articoli della legge elettorale, che integrano quella che dai non addetti al lavori viene definita “corruzione elettorale”, nonchè la falsificazione e alterazione delle schede. L’ipotesi alla base dell’inchiesta, nell’ambito della quale il Comune di Catanzaro figura come parte offesa, e’ proprio quella che sia stato procurato illegalmente sostegno elettorale con l’acquisto dei voti o la manomissione di schede. (AGI)

Autore

Salvatore Ferragina

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