Immenso è lo sdegno per i fatti di Catania. Infinito è il dolore per la scomparsa di un UOMO, di un PADRE, di un MARITO, di UN DIFENSORE DELLA PATRIA! Noi affidiamo l’unanime pensiero della nostra piccola redazione, alle parole dell’amico e collega Davide Pane.
1-La mia rabbia per la perdita assurda di una vita umana che stava compiendo il proprio dovere. Il mio cordoglio per la famiglia del povero defunto.
2-Il mio si al rispetto assoluto delle regole e delle leggi da parte di tutti in primis gli ULTRAS anche in curva e poi anche da parte delle forze dell’ordine durante i loro servizi quotidiani.
3-Il mio no allo stop del calcio in modo prolungato (il mio si al blocco momentaneo).
A loro va il mio cordoglio, anche se purtroppo non servirà a nulla di pratico per miglioragli la vita. Questo e’ un pensiero doloroso che ho nel mio cuore, auspico che non siano abbandonati all’affievolirsi del clamore di questo luttuoso evento.
Esiste un codice Ultras? A me non da fastidio, ma che sia sempre subordinato alla legge.
Stessa cosa naturalmente dovrebbe valere per l’operato delle forze dell’ordine durante il mantenimento dell’ordine pubblico. Lo ripeto da anni su questa testata giornalistica: ULTRAS non va confuso con delinquenza. ULTRAS merita rispetto come lo meritano i Carabinieri e la Polizia. Nello stesso modo, purtroppo e’ vero che negli Ultras si annidano frange di individui da “curare” e riportare alla retta via della LEGALITA’ che la parte sana del mondo Ultras non riesce sempre ad isolare. Questo aspetto e’, secondo il mio avviso, la responsabilità maggiore del mondo Ultras. Questo cancro che fa allontanare molti giovani e famiglie dagli stadi, questo copre ogni iniziativa positiva di questi Ultras che non sono tutti Animali … ANZI ! . Auspico che gli Ultras sappiano rendersi conto che serve un passo indietro da parte loro per ripulirsi di questi “elementi violenti” dall’interno. Le forze dell’Ordine propongono altissimi esempi di valore civile dimostrato negli anni. Gli agenti delle Forze dell’ordine, sono spesso onesti lavoratori che credono nelle loro divise ed alla bandiera nazionale che ONORANO; costoro non usano il distintivo come parafulmine per fare quello che vogliono, specie in servizio o durante il mantenimento dell’Ordine pubblico. Coloro che invece fanno questo (laddove ve ne siano), vanno puniti dalla legge stessa, ma non vanno confusi con la maggioranza, e non vanno perdonati e reinviati per le strade a fare gli stessi errori di prima. Ciascuno paghi per i propri errori.
La politica nel Calcio (imposta dall’alto); nel paese dove tutto cambia per restare identico:
— Matarrese a capo della lega (ascoltate le sue ultime dichiarazioni … no comment )
— L’Indulto
— I processi ai grandi politici ed imprenditori che sono allungati a tempo “indefinito”, per poi decadere anche grazie a leggi fatte quasi “Ad personam”.
Tutto questo senza voler coinvolgere alcuno schieramento politico in particolare sia destra, sinistra, centro o minestroni vari di cui non ho alcun interesse !!
Questi elencati sopra, sono solo esempi di verità che ci circondano, senza apostrofarli negativamente o positivamente. Ciascuno decida per se se conviene attendersi da costoro qualcosa di costruttivo.
Io suggerisco di iniziare a cambiare noi stessi, visti gli esempi che ci vengono dall’alto in cui regna spesso solo il proprio “interesse”.
Curiamolo noi il giocattolo usando la legge attuale, civilmente e dall’interno RISPETTANDO PER PRIMI NOI LA LEGGE (ecco la cura miracolosa), NOI uomini, tifosi, Ultras e Forze di Polizia.
Si potrebbe partire da quello che c’e’ di buono in ogni gruppo Ultras e sistema di sicurezza Stato, per costruire rapporti umani reciprocamente utili, e non esasperando le differenze delle frange violente e distruttive che tendono ad isolare allontanare invece che aggregare.
Iniziamo a non il cantare nelle curve quelle odiose canzoni contro gli “sbirri” e o i Carabinieri. Si potrebbe iniziare da questo semplice gesto e poi continuare con l’allontanamento dei violenti. Un passo indietro se non due o tre, prima che si costringa all’errore della repressione indiscriminata coinvolgendo persone incolpevoli. Giusto un inizio.
Condivido invece lo stop per almeno una o due giornate, per dare il tempo a chi di dovere di applicare le regole esistenti negli impianti sportivi e nelle adiacenze, con l’installazione di adeguate misure di prevenzione, (telecamere, vie preferenziali per il deflusso etc etc). Laddove le regole già esistenti non si possono applicare allora si giochi a porte chiuse oppure in campo neutro, (decisione che ritengo dolorosa ma civilmente accettabile). Le regole si possono comunque migliorare senza indebolirle.
Società proprietarie degli impianti, in modo da responsabilizzarle anche sul servizio d’ordine nel rispetto delle leggi dello stato. Stadi senza barriere divisorie e tifosi e/o Ultras che rispettano l’avversario e l’arbitro, Nessuno scudo e nessun manganello allo stadio, solo sciarpe e bandiere. Ecco il mio sogno utopico.
I soliti arguti apostroferanno colpo alla botte e colpo al cerchio. Io nel totale rispetto vi anticipo: “Spesso la verità sta nel mezzo nella mediazione e non negli atti estremi sempre difficili da digerire e pericolosi negli effetti”.
Vi prego di rispettare queste mie parole senza richiamarmi all’intervento per dovermi togliere dalla bocca parole che non ho scritto e mai inteso. Non intendete queste mie come imposizione, ma solo piccole proposte che non vogliono cancellare le proposte di altri, altrettanto valide. Se in questo righe ho offeso qualcuno, preventivamente chiedo scusa, non era mia intenzione.
M.S.