Dopo il Provenza-day, subito un altro incrocio affascinante. Domenica Gaetano Auteri sfida il “suo” Siracusa, dopo aver riportato trionfalmente gli azzurri nel calcio professionistico, a distanza di quattordici anni dalla radiazione del 1995. Un campionato fantastico fino a fine febbraio, concluso nel peggiore dei modi. Dopo aver raggiunto anche 14 punti di vantaggio sulla seconda, il tecnico di Floridia lasciò la guida della Ferrari messagli a disposizione dal presidente Salvoldi. Un gruppo voluto e plasmato da Auteri in due stagioni, con Sarli e Cosa punte di diamante. Eppure ai primi di marzo arrivarono le dimissioni in una conferenza stampa. Auteri disse di non condividere più il progetto di Salvoldi. Il clima era teso, nonostante il vantaggio sulle rivali. Il capitano De Pascale era stato allontanato. Auteri, durante l’ultima partita, aveva raggiunto l’arbitro in area di rigore per protestare, beccandosi espulsione, squalifica e multa.
IL PRESIDENTE SALVOLDI – In questo bailamme l’attuale allenatore del Catanzaro rinunciò alla gloria e ai soldi, facendosi da parte. Il presidente Salvoldi non gli tese la mano, rompendo definitivamente il rapporto. Non è un caso che il patron siciliano stia caricando a mille questa sfida, stando vicino al suo Siracusa e cercando di infondere fiducia. Un presidente vulcanico che prese il Siracusa 5 anni fa con l’obiettivo di riportarla in C1. Nonostante i 4 play-off di serie D persi consecutivamente, il ritorno del Siracusa tra i professionisti si è finalmente concretizzato. C’è anche un progetto per il nuovo stadio nel quartiere Pantanelli, presentato a marzo da Savoldi. Nel frattempo il Siracusa, dalla sfida di domenica prossima con la Cisco, potrà tornare nel suo vecchio “De Simone”, squalificato dall’inizio della stagione per gli incidenti scatenati dai tifosi del Siracusa ad Aprilia durante la finale scudetto dello scorso anno. Nel frattempo il “De Simone” ha potuto rifarsi il trucco ed è pronto ad ospitare la passione dei tifosi azzurri, ai quali sono state vietate 5 delle 7 trasferte finora giocate.
RITORNO TRIBOLATO – Insomma il ritorno tra i professionisti è stato molto travagliato. Per un altro strano gioco del destino, Savoldi ha scelto per la panchina azzurra proprio l’ultimo allenatore che aveva sfiorato la B a Siracusa prima della radiazione: Giuliano Sonzogni. Un bergamasco burbero che predilige un calcio offensivo come Auteri, ma ha vinto il suo unico campionato a Cosenza in C1 nel 1998. Proprio in quella stagione incrociò il Catanzaro in Coppa Italia, uscendo battuto due volte. Sonzogni, nonostante le difficoltà ambientali di giocare nel campetto vuoto di Palazzolo Acreide, ha portato il Siracusa in piena zona play-off, a 8 punti (11 virtuali) dalla capolista Catanzaro. L’organico è di qualità e molto profondo, forse anche troppo. I ragazzi della promozione si sono integrati con i “nuovi” di Sonzogni. È partita la coppia da sogno Sarli-Cosa. E sono arrivati in attacco l’ex crotonese Dal Rio (5 gol per lui) e, a campionato iniziato, Marco De Angelis dal Foligno, 12 gol l’anno scorso a Viareggio. Molto bravi in fase offensiva anche Bigatti (ex Biellese) e Pagani, nella passata stagione mezza punta del Sassuolo in B.
INFORTUNI E MODULO – Qualche giocatore non sta rendendo, però, ai suoi livelli, complice qualche acciacco di troppo. Finora i più deludenti sono proprio De Angelis e l’ex acese Cardinale, mentre un altro rientro contro il Manfredonia è stato quello di Di Silvestro, reduce da un lungo stop. Contro il Catanzaro resterà fuori il vecchio capitano De Pascale, tornato a Siracusa dopo il burrascoso addio di gennaio. I galloni sono stati ereditati dal suo compagno di reparto delle ultime tre stagioni, Iodice, che al “Ceravolo” farà ancora coppia con Perricone. In porta Cecere torna dalla squalifica per l’espulsione di Scafati e dovrebbe rimpiazzare l’ex giallorosso Siringo, ottimo nelle ultime due sfide. Sulle fasce giocheranno Nigro a destra e Capocchiano a sinistra. A centrocampo confermati Berti e e il francese Lewandowski, qualche dubbio sul terzo centrale tra Di Silvestro, Cardinale e Giurdanella che dovrebbe recuperare. Bigatti farà il pendolo tra centrocampo e attacco insieme a Pagani. Ballottaggio Dal Rio-De Angelis in attacco. Nessuno dei due sembra avere i 90 minuti nelle gambe e comunque Sonzogni dovrebbe riproporre il modulo ad albero di Natale.
I PRECEDENTI – A parte l’ultimo incrocio in C1 del 1991, deciso da un gol di Orati, le sfide tra Siracusa e Catanzaro rimandano ai pionieri e ai campi polverosi. La prima partita risale addirittura a 79 anni fa: 1-1 in prima divisione (pareggio di Costa, dopo il vantaggio siciliano di Derchi). Le squadre si affrontano fino allo spareggio promozione di Napoli del 1933, vinto dal Catanzaro con un gol di Brossi. L’anno dopo il Siracusa si ritira dal campionato. Giallorossi e azzurri si ritrovano subito nel dopoguerra e salgono a braccetto in serie B, ma l’anno dopo il Catanzaro, nonostante il 3-1 sui siciliani, è subito retrocesso. La sfida diventa una classica negli anni ’50. Nei sei incontri del decennio a Catanzaro, i giallorossi ottengono 3 vittorie rotonde e 3 pareggi. Clamoroso è il successo del 1959, l’anno della promozione di Pasinati. Il Catanzaro attende la capolista Siracusa al “Militare”, ancora memore della batosta in Sicilia (5-0) dell’anno precedente. Finisce 10-0 (la vittoria più rotonda della storia giallorossa, a pari merito con una goleada rifilata al Cagliari nella stagione 34-35) con 4 gol di Rambone, una tripletta di Ghersetich, una doppietta di Fanello e il sigillo di Scroccaro. Altri tempi, altra storia.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-2-1) – Cecere; Nigro, Iodice, Perricone, Capocchiano; Giurdanella (Di Silvestro), Berti, Lewandowski; Pagani, Bigatti; Dal Rio (De Angelis). All.: Sonzogni.