Un’altra vittoria schiacciante, un’altra prova di forza che non ammette repliche su un campo difficile che raramente ha regalato gioie al Catanzaro. E invece i giallorossi dominano la Juve Stabia, chiudendo in pochi minuti la pratica e allungano a +12 sul Crotone, fermato dalla Turris. Un allungo che potrebbe essere decisivo per il campionato a nove giornate dalla fine del torneo e a due settimane dallo scontro diretto dello “Scida”.
Dubbi da trasferta
Il Catanzaro capolista arriva al “Menti” per interrompere il mini-digiuno di vittorie in trasferta e per confermare di essere l’assoluta dominatore di questo campionato. I ragazzi di Vivarini, reduci dalla goleada in casa contro il Monopoli, sono reduci da un punto nelle ultime due trasferte (pari a Messina e sconfitta a Viterbo). La vittoria fuori casa manca da metà gennaio, contro il Latina. La Juve Stabia di Pochesci è invece affamata di punti e vuole rilanciarsi per un posto di prestigio nei play off. Il settore ospiti, destinato ai catanzaresi, è stato autorizzato per 450 unità ma sono almeno 700 i tifosi catanzaresi distribuiti tra curva e tribuna. Vivarini conferma la solita formazione, con Fazio centrale difensivo al posto del febbricitante Brighenti. La Juve Stabia cerca di sorprendere il Catanzaro: gioca con un 3-4-1-2, senza l’ariete Zigoni ma con elementi rapidi e tecnici come D’Agostino e Silipo.
I nove minuti dello Zar
Bastano solo tre minuti al Catanzaro per mettere in chiaro le cose. Il Catanzaro attacca sotto la curva dei suoi tifosi. Sulla propria trequarti l’ex Altobelli scivola sul sintetico del “Menti” e non controlla un fallo laterale servitogli da Cinaglia. Iemmello non perdona. Ruba il pallone, s’invola verso la porta e di destro trova la classica buca d’angolo sulla sinistra dell’incolpevole portiere stabiese. Sei minuti di controllo totale e il Catanzaro raddoppia sempre con il suo bomber. Vandeputte semina il panico sulla destra con l’apporto di Situm e Sounas. Il belga s’infila in piena area tra Berardocco e Ricci e serve una palla deviata leggermente da Biasci. Iemmello sa già dove arriverà il pallone e deve solo spingerlo in rete a porta sguarnita.
Il record di Iemmello
È la ventunesima rete di Pietro Iemmello, una soddisfazione enorme per l’attaccante di Catanzaro che segna per la squadra della sua città. Con questa doppietta Iemmello supera Corona (19 reti nella stagione 2003/04) e Geraci (20 reti nella stagione 1947/48) e raggiunge Masini (21 reti nella stagione 2011/12) nella classifica dei bomber più prolifici in un solo campionato nella storia del Catanzaro. L’attaccante giallorosso ha ancora a disposizione nove partite per diventare il primatista assoluto.
Partita chiusa dopo 20 minuti
La botta per la Juve Stabia è pesante. Le vespe cercano di reagire. Ci prova Pandolfi ma si defila troppo, e l’occasione per rientrare in partita svanisce immediatamente. La stessa situazione su un tiro di D’Agostino che termina al lato alla sinistra di Fulignati. La manovra del Catanzaro è ariosa e si sviluppa in ogni zona del campo. Da destra, sinistra e centralmente partendo dalla linea arretrata è un piacere vedere circolare la palla con ogni calciatore che si trova al punto giusto. Non è solo tecnica però. Quando c’è da aggredire il portatore di palla avversario nessuno si tira indietro. Su angolo Iemmello sfiora il tris, ma al 19esimo la partita in cassaforte la mette Biasci. La pressione di Sounas sulla trequarti avversaria è letale per il fantasista Silipo che perde palla. Il greco verticalizza per Biasci che di destro sigla il suo quattordicesimo goal.
Catanzaro d’accademia
Un diagonale di Iemmello sfiora il palo, ma è una giocata di Situm che delizia gli spettatori del Menti. Una trivela con l’esterno dal vertice dell’area grande sulla destra, sfiora l’incrocio con Barosi immobile. Il settore ospiti era pronto a venire giù se la palla fosse entrata. Sul 3-0 il Catanzaro gioca sul velluto anche se la Juve Stabia non si arrende. Pandolfi s’invola e supera Fazio che lo cintura. Il calciatore cade fuori dall’area grande ma l’arbitro lascia correre e non assegna il calcio piazzato dal limite che poteva starci. Gerbo per Ricci è il cambio di Pochesci a inizio ripresa. La musica non cambia. Sono sempre i calciatori in maglia rossa, supportati dai tifosi, a menare le danze. Il Catanzaro copre tutti gli spazi e le linee di passaggio senza affanni aspettando la Juve Stabia. Quando conquista palla è un piacere. Alle azioni partecipa anche Fulignati, una sorta di portiere di movimento da calcio a 5.
Il secondo tempo è un allenamento
Dopo otto minuti, un’assist perfetto dalla destra del solito Vandeputte è sprecato a porta vuota da Iemmello, tradito dal rimbalzo del pallone sul sintetico. Brignola per Sounas e Pontisso per Ghion sono i primi cambi di Vivarini che ruota gli uomini per risparmiare energie. A seguire Tentardini per Situm, Curcio per Biasci e infine Cianci per Iemmello, che esce fra gli applausi del settore ospiti e della tribuna. Biasci sfiora il poker che, con un’azione da manuale, arriverà al 72esimo. La solita manovra avvolgente per far correre gli avversari procura un varco per Vandeputte. Iemmello chiama a sé sulla tre quarti i centrali delle vespe e apre una prateria per Vandeputte e Brignola. Il neo acquisto potrebbe già calciare a rete appena entrato in area, ma serve con altruismo il belga che arriva a rimorchio e piazza un piattone all’incrocio dei pali. Dieci gol e 16 assist per Vandeputte, letale a destra o a sinistra indifferentemente. Il gol della Juve Stabia è di Scaccabarozzi a tre minuti dal termine su calcio piazzato. Fulignati, leggermente in avanti, è forse ingannato dal vento che cambia la direzione della palla e la fa infilare all’incrocio. Su azione d’angolo, in pieno recupero, un sussulto di Bentivegna che colpisce la traversa con un tiro da fuori, mentre Tentardini sfiora la quinta rete salvata da Barosi.
È qui la festa
Dopo tre minuti di recupero la festa giallorossa al Menti può iniziare. La curva giallorossa canta “La capolista se ne va” tra lo sventolio di bandiere e la gente festante. Vivarini è con la squadra, discreto dietro ai suoi ragazzi. Con gli occhi lucidi guarda la gente festante e commossa che finalmente, dopo anni di delusioni si sente a un passo dal traguardo. Manca davvero poco, dopo aver collezionato 76 punti e 78 gol, con solo 11 reti subite in 29 giornate. Numeri importanti che sentenziano un verdetto inappellabile: il Catanzaro è la squadra più forte della serie C e si merita tutto perché ha sempre dominato gli avversari, impartendo spesso vere e proprie lezioni di calcio. Solo la resistenza tenace del Crotone ha impedito che il campionato fosse chiuso già dopo il girone d’andata. Al traguardo mancano ancora 9 partite. Sabato al “Ceravolo”, alle 17:30, un’altra puntata di questo lunghissimo romanzo calcistico: Catanzaro-Avellino. È una classica del Sud, una sfida di grande fascino, dal sapore antico. Una partita da non perdere per accompagnare il Catanzaro verso la serie B.
Ottima disamina Ivan …come sempre…un abbraccio a te
OOOOOOHH……… novità dello stadio????????????
Ancora non ho visto delibere da parte della regione Calabria
Una volta stanziata la delibera, il bando (visto che si parla di cifre superiori a 250.000 euro), deve rimanere aperto due mesi, per garantire la gara d’appalto, anche a ditte estere.
In pratica: siamo già in ritardo
Vabbè ho capito, fino a dicembre giocheremo all’Arechi
Essere, senza che cominci a chiedermi passaggi, che ho già la macchina piena