La presenza di Bruno Bolchi compie già i primi miracoli. Resuscitato improvvisamente Dal Canto. Rispolverato anche il talento di Ottonello. E pensare che Dal Canto era dato quasi per irrecuperabile nel corso della stagione attuale con la sua fascite. Prodigi di Maciste. E forse ulteriori danni prodotti (e celati) da Gigi Cagni. Ma è meglio voltare pagina.
Gigi Bolchi si è presentato al polisportivo di Giovino con un giubbottone e un cappellaccio blu. Ventitré gli uomini ai suoi ordini, tra questi i quattro portieri. Assenti Tommaso Dei e Benny Carbone. Entrambi giustificati dalla società : Dei ha lâinfluenza, Carbone ha chiesto un giorno di libertà per motivi familiari.
Una giornata finalmente distesa quella vissuta in riva al mar Jonio oggi pomeriggio. Isolati i pochi, o meglio, emarginato il singolo contestatore. Non câera spazio oggi per il passato. Scroscianti invece gli applausi per Bolchi, in particolare. E qualcuno è andato anche alla squadra. Senza dubbio il giovanissimo argentino Robert sta entrando di prepotenza nel cuore dei sostenitori giallorossi. Per lui questâoggi qualche pregevole giocata da funambolo.
Lâallenamento ha inizio alle 15. Bolchi affida i quattro estremi difensori alle cure del suo secondo, Ciappi. Il resto della squadra inizia la seduta di allenamento con i fondamentali. Palleggi in primis. Poi venti minuti di corsa. La compagine dei 19 si smembra in due corpi, uno dei quali, quello formato da 7 atleti, è composto dai reduci più affaticati dellâincontro con lâAscoli. Vale a dire Nocerino, Miceli, Di Liso, Morello, Morabito, Mangone, Ascoli. Sono seguiti direttamente dal reintegrato preparatore Raione. Il resto del gruppo è seguito direttamente da Maciste. Subito dopo la corsetta (a dire il vero identica quella sostenuta dagli impiegati della domenica e dal resto della formazione), è la volta di un torello. Successivamente partitella. Ovviamente si trattava del primo approccio di Bruno Bolchi con i componenti della squadra. Robert ha giocato al fianco di Corona, mentre Arcadio ha supportato Cammarata e Manitta (nellâoccasione il portiere è stato schierato in attacco, lasciando i due sacchi difesi da Micillo e Lafuenti). Pochi, per i profani, gli spunti emersi dal punto di vista tecnico. Soltanto Bolchi sa quali sono le prime impressioni tratte. Per ora si sa con certezza soltanto che Bolchi ha trovato una squadra piuttosto motivata e una piazza (400 circa i tifosi oggi presenti) molto favorevole al suo insediamento. Bolchi sorride e stringe le mani. Tante quelle che si allulngano per cercare oltre il cancello di dare il proprio affettuoso in bocca al lupo al nuovo allenatore delle Aquile.
Il primo miracolo di Bolchi: Dal Canto guarito
Lâallenamento odierno