Il nostro prossimo avversario, il Prato, ha 15 punti in classifica e viene da un periodo piuttosto positivo, avendo battuto fuori casa il Benevento e schiantato la scorsa settimana in casa la capolista Latina con un secco 4-0. Andando a ritroso nel tempo, i lanieri biancoazzurri hanno conquistato la salvezza nei play-out battendo il Piacenza con un goal di Napoli. Il tecnico era quel Vincenzo Esposito che siede tuttora in panchina. Il Prato è un gruppo affiatato, avendo raggiunto l’amalgama da parecchio tempo. Ultimamente ha solo svecchiato l’organico (l’età media è piuttosto bassa), prendendo giovani promettenti.
I dettami di Esposito sono noti: intensità di gioco, ritmo, cura maniacale delle palle inattive, a volte tattica del fuorigioco, partecipazione attiva di gran parte della squadra, un 4-3-1-2 strutturato su una compagine molto fisica. Chi pensa che il Prato domenica prossima verrà al “Ceravolo” a chiudersi o a fare le barricate, è fuori strada. I toscani sono abituati a giocarsi la partita a viso aperto. Del resto, basta notare le caratteristiche dei singoli giocatori per capirlo. Tra le pecche di questa squadra i molti goal subiti nel gioco aereo. Un problema che non è dovuto a mancanze del duo centrale (Ghinassi e Malomo) ma alla tendenza estrema che hanno i laterali di difesa ad accompagnare l’azione offensiva. In soldoni il gioco del Prato si basa su un modulo che prevede 3 centrocampisti (Casini-Di Sabato e Cavagna) propositivi e dinamici, accompagnati dalle incursioni di Carminati e Beduschi per innescare il trequartista Silva Reis, al servizio delle due punte Napoli Aiman e Tiboni.
Ma vediamo nel dettaglio le caratteristiche di questi calciatori. il portiere Layeni è un marcantonio di quasi 2 metri, capacità media per la categoria. L’esterno Beduschi è un 92 molto interessante, capace di finte e cambi di passo insoliti per un difensore. Qualche amnesia in fase difensiva. L’altro terzino Carminati (classe ’93), sostituisce in realtà il titolare De Agostini infortunato e ha la medesima tendenza ad accompagnare l’azione. A centrocampo Casini (dal settore giovanile del Bologna) gioca a destra, in posizione centrale agisce da play maker Di Sabato, dotato di buon tiro dalla distanza, e sulla sinistra svaria Cavagna, indubbiamente il miglior elemento della mediana. Ragazzo tecnico, esperto, attivissimo, ha sempre giocato in C1. Sulla trequarti troviamo Silva Reis, giocatore di colore imponente, un po’ lento ma dalla buona tecnica, discreto tiro, propensione al gioco di tacco e al velo per favorire le punte. Le due punte sono Napoli Aiman, scuola Inter, pericoloso trottolino bravo nel dribbling e molto mobile, e Tiboni, imponente fisicamente, buon tiro a girare, deputato a concretizzare la mole di gioco costruita dai compagni.
Altri giocatori impiegati sono i difensori Saitta e Lamma, il jolly Bisoli, il croato Kostadinovic (laterale destro dal tiro potente), Corvesi (un incontrista grintoso), un paio di giovani promettenti cresciuti nel settore giovanile di grandi squadre (Cristofari e Palavisini); infine, gli attaccanti Benedetti, Basilico e Papini.
Possiamo battere il Prato? Senza dubbio. Se abbiamo sconfitto il Perugia, a maggior ragione possiamo battere i toscani. Ma bisogna entrare nell’ottica che sarà una battaglia. Il Prato ha sorpreso tanti avversari per la prerogativa che hanno i difensori di catapultarsi in zona goal. Cozza stia attento a questo particolare e all’attitudine che hanno di studiare bene i calci piazzati. Potenzialmente hanno la capacità di far male: il Catanzaro dovrà impedirlo, chiudendo le fasce laterali, aggredendo i portatori di palla e facendo attenzione agli uomini più pericolosi che sono quelli del trio offensivo. La sfida sarà intensa e il Catanzaro dovrà dar prova di una raggiunta maturità.
Probabile Formazione (4-3-1-2) – Layeni; Beduschi, Malomo, Ghinassi, Carminati; Casini, Di Sabato, Cavagna; Silva Reis; Tiboni, Napoli Aiman. A disposizione: Brunelli, Saitta, Bisoli, Kostadinovic, Corvesi, Cristofari, Benedetti. All. Vincenzo Esposito.
Felice Caruso
