Avevo piani diversi per quest’ultimo giorno del 2016. Li ho stracciati tutti dopo il triplice fischio di un inutile Catanzaro-Virtus Francavilla.
Di quella giornata mi resteranno impresse per sempre alcune immagini. Le parole sottovoce di Lello, lo sguardo incredulo di Antonio, gli occhi lucidi di Ivan. Bruno non c’è più.
Ci impiega un attimo il calcio a diventare rumore di fondo.
Eppure, senza un pallone che rotola e undici maglie giallorosse, Bruno non l’avrei conosciuto. Per questo dico grazie, al calcio e al Catanzaro. Non è retorica. È la prova che qui si parla di vita. Storie di uomini che lasciano il segno.
Bruno l’ha fatto, a modo suo, con le foto. Era un artista, un poeta della reflex. In questi anni ha tratteggiato il suo popolo, quello giallorosso, riuscendo a dare un senso profondo anche agli scatti apparentemente più banali. Una bandiera, una sciarpa, un’esultanza, diventavano affreschi viventi intrisi di emozioni.
Ho raccolto all’interno di questo pezzo, dopo due giorni a spulciare fra le mille foto che in questi anni Bruno ha donato a Puntonet, gli scatti più belli, quelli che in qualche modo hanno segnato le nostre vite da sportivi, rendendole meno amare.
Non troverete didascalie, descrizioni, riferimenti a giocatori o partite. Guardate le immagini. Soffermatevi sui particolari. Scrutate i volti. Lasciatevi emozionare come fareste con un’opera d’arte.
Questo è il modo che abbiamo scelto per chiudere il 2016. Questo è il nostro tributo a Bruno Cuteri.
quasi tutte le foto delle trasferte che ho sul mio profilo di fbk me le ha scattate e girate lui,<br />
riposa in pace grande amico e fratello giallorosso
Ciao caro Bruno….ci mancherai un bordello….
Questi articoli vi fanno onore W BRUNO
Che scatti espressivi… Grazie, Bruno. Riposa in pace
I brividi!<br />
Ciao Bruno
Meravigliosi scatti, ciao Bruno.
Meravigliosi scatti, ciao Bruno.<br />