AVEZZANO – La ferita dei play-off persi nel derby col Celano non è ancora rimarginata. Ma il Pescina (ormai solo di nome) vuole riprovarci. Un campionato di alti e bassi che prosegue anche dopo il cambio in panchina di un paio di mesi fa, complice la sconfitta interna con la Vigor Lamezia. Carlo Perrone si è preso la sua “rivincita”. Nel 2005 l’ex terzino di Lazio e Ascoli venne esonerato dalla Viterbese e al suo posto arrivò Andrea Chiappini. Stavolta la situazione si è ribaltata.
SQUADRA DA TRASFERTA – A Chiappini non è bastato un discreto campionato. Ha pagato lo scarso rendimento interno (19 punti, gli stessi di quelli conquistati in trasferta) che avrebbe potuto far fare il salto di qualità alla squadra. Allo Stadio “dei Marsi”, il Pescina ha vinto solo 4 volte, ha il terzo peggior attacco del campionato e ha segnato solo 2 gol nelle ultime 5 partite. Uno di questi ha consentito ai bianco-verdi di battere l’Andria in un importantissimo scontro diretto in chiave play-off. L’arrivo di Perrone cambia poco nel modulo e negli uomini. La partenza lanciata (7 punti nelle prime 3 gare dopo l’esonero di Chiappini) ha subito una brusca frenata. Nelle ultime 3 partite il Pescina ha perso ad Aversa e ad Atessa, pareggiando in casa contro il Melfi. Adesso il Cassino ringhia alle spalle, a soli due punti dal Pescina e da quel quinto posto che garantisce la semifinale play-off contro una delle tre corazzate del campionato.
4-4-2 PURO – Nel nuovo modulo adottato da Perrone, non c’è il rombo di centrocampo proposto spesso da Chiappini. Così la tecnica dei trequartisti Berra e Di Pasquale è finita in naftalina, a vantaggio di un più quadrato 4-4-2. Trascurato anche l’unico acquisto del mercato di riparazione abruzzese: il jolly di centrocampo Rosamilia, ex Lamezia arrivato da Aversa. Col ritorno del “cobra” Bettini, si è riformata la coppia con Arcamone, bomber della squadra con 8 reti. La sorpresa stagionale è l’esterno destro Cruciani, ex Lanciano, che ha già realizzato 3 gol. Molto interessante, anche se votato più alla fase difensiva, la coppia di mediani composta da capitan De Angelis e dall’ex nocerino Giordano.
RIENTRI IN VISTA – Contro il Catanzaro Perrone recupererà proprio Giordano e l’esperto centrale difensivo Petitto, ex Benevento, squalificato contro la Val di Sangro. Rientrerà anche Di Pasquale (in panchina). Davanti a Bifulco, in coppia con Petitto agirà Blanchard, con Locatelli a destra e Silvestri a sinistra. Piva dovrebbe giocare più avanti sulla linea dei centrocampisti. Difficile l’inserimento di un uomo più offensivo che supporti Arcamone e Bettini.
I PRECEDENTI – Nell’unica sfida giocata (l’anno scorso) dalle due squadre in terra abruzzese, il Catanzaro acciuffò il pareggio all’ultimo respiro, con un gol in pieno recupero di Marchano. Il Pescina era passato in vantaggio con un gol di Gentili nel primo tempo. Lo stadio “Dei Marsi”, peraltro, non ha mai portato molta fortuna al Catanzaro che, contro l’Avezzano, ci ha perso nettamente due volte (nel ’95 e nel ’97), riuscendo a strappare un solo pareggio, grazie a un gol di Delle Donne, con Nicolini in panchina. Nella gara d’andata al “Ceravolo”, il Pescina rese la vita dura ai giallo-rossi di Provenza. In vantaggio con un gol in contropiede di Bettini, ci pensò Di Maio a sette minuti dalla fine a infilare Bifulco.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Bifulco; Locatelli, Petitto, Blanchard, Silvestri; Cruciani, De Angelis, Giordano, Piva; Bettini, Arcamone. All.: Perrone.