La medicina moderna deve adeguare il passo alle problematiche emergenti che l’evoluzione socio culturale della società pone a tutti i livelli. E’ ormai noto a tutti che l’allungamento della vita media porta “pazienti” più anziani ed affetti da plurimalattie croniche. Su tale problematiche emergenti si è tenuto a Catanzaro, il Corso di Formazione “La sorveglianza clinica e microbiologica delle infezioni nel paziente anziano” organizzato dalla Struttura complessa Laboratorio di virologia e microbiologia, diretto dalla dr.ssa Rosanna Masciari .
L’approccio multidisciplinare e il lavoro di equipe è stato indicato dalla Dr.ssa Masciari, come il filo rosso rintracciabile negli interventi specialistici di gran valore scientifico dei Relatori del Corso, “la relazione fattiva e costante tra i clinici e il medico dei laboratori e dei servizi in genere, deve essere considerata – ribadisce il Direttore dei laboratori- come un valore aggiunto nel processo diagnostico e nella successiva riuscita terapeutica , di tutti i pazienti ma in special modo nel paziente anziano”.
Il Dr. Giovanni Ruotolo, Direttore della SOC Geriatria, infatti, ha messo in evidenza l’esigenza di vedere l’anziano, come un paziente critico, ovvero con caratteristiche peculiari che vanno considerate a sè, e non come la somma di patologia differenti .
Il dr. Vittorio Focarelli- della stessa struttura organizzatrice- moderatore con il dr. Ruotolo, ha introdotto le relazioni degli ospiti che hanno analizzato alcuni aspetti cardini: il dr Giuseppe Flaminio da Brescia ha sostenuto il forte ruolo del lavoro di gruppo nella Microbiologia Clinica destinata al trattamente del paziente anziano,
Tutti i relatori hanno ribadito, con iversi accenti, la necessità che le diagnosi delle infezioni vecchie e nuove, devono essere precise e veloci onde sostenere con successo l’intervento terapeutico: il dr G. Magnani e il Dr. Ricci di Reggio Emilia, hanno illustrato gli aspetti clinici e microbiologici delle infezioni nelle Strutture Sanitarie per anziani .
Le comunicazioni che si sono succedute hanno messo in evidenza, inoltre, l’impatto clinico dell’analisi colturale dei liquidi biologici -es. pericardico, pleurico- (dr. Masciari) , la diagnostica molecolare delle infezioni da Stafilococco Aureo Meticillino Resistente ( MRSA) dr. E. Rondinelli di Catanzaro, o nella individuazione della Tubercolosi dr. Claudio Piersimoni di Ancona.
Nella seconda sessione sono stati presentati dei casi clinici dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio, che confortano tale approccio, sperimentato in strutture diverse:
il dr. Mauro, della SOC Neurochirurgia, ha riferito di un paziente che ha sviluppato una grave infezione a seguito di un intervento di protesi, risolta da un efficace intervento di individuazione dell’agente patogeno, così come avvenuto per i casi riportati dalla dr. M Scozzafava della SOC Rianimazione e del dr. Merante della SOC Geriatria.