Il Parlamento agevola gli ingaggi di calciatori

Dalla finanziaria un aiuto a scoprire giovani talenti. Servizio in esclusiva per www.uscatanzaro.net.

La legge finanziaria del 2004,
nel testo da ultimo  emendato
dal Governo ed attualmente all’esame del Parlamento,   contiene, tra l’altro,  alcune disposizioni agevolative
che riguardano il mondo del calcio ed in particolare le società sportive di C1
e C2.

 

Ci si riferisce in primo luogo
alla disciplina sull’attribuzione di un credito di imposta   per i giovani calciatori assunti con
contratto di lavoro subordinato dalle società sportive militanti nei campionati
nazionali di serie C1 e C2, contenuta nell’art. 145 della legge n. 388 del 2000
e nel relativo decreto di attuazione n. 98 del 31 gennaio 2003.

 

Per effetto di tale disciplina
alle società di calcio di C1 e C2 che provvedano a
stipulare con un calciatore di età non superiore a  22 anni di età il primo contratto
professionistico è riconosciuto un credito di imposta
pari al 10 per cento del reddito di lavoro dipendente corrisposto a tale
soggetto, con un limite massimo di dieci milioni di vecchie lire per ciascun
calciatore. Sono inoltre previsti in tali casi anche degli sgravi contributivi.

 

In sede di  finanziaria 2004 è stata ora avanzata
la proposta di elevare la misura del credito di imposta dall’originario 10% al
30% del reddito di lavoro dipendente. Si tratta di una agevolazione tributaria
di rilievo che se approvata, potrà definitivamente incentivare gli ingaggi dei
giovani calciatori da parte delle società di calcio di serie C.

 

Nell’emendamento apportato al
testo della Finanziaria del 2004 è poi stata introdotta un’altra disposizione
tributaria   particolarmente
accattivante per le società  che operano
nei campionati di calcio di   C1 e C2.

 

E’ stata infatti prevista la
possibilità di riconoscere, per l’anno 2004, 
un ulteriore credito di imposta alle società in questione che nel
periodo d’imposta 2004 assumano, con un contratto  di lavoro dipendente, giovani calciatori,
cittadini di Paesi UE,  di età compresa
tra i 14 ed i 22 anni, in eccedenza rispetto al numero medio dei giovani
calciatori   in organico nel periodo di
imposta 2003.

 

Il credito spetta nella misura del 15% del reddito di lavoro dipendente corrisposto al calciatore e nel limite
massimo di 5.164 euro per ciascun calciatore. Al fine di fruire del credito di imposta è necessario 
da un lato rispettare un determinato rapporto tra i calciatori cittadini
di Paesi Ue rispetto al totale dei giovani calciatori
dipendenti della società;  dall’altro
lato, è inoltre necessario  essere in
regola con gli obblighi tributari ed avere adempiuto gli oneri assicurativi.

 

L’auspicio è che le disposizioni
a cui si è fatto sopra riferimento, in quanto tese a
favorire lo sviluppo del  settore
giovanile e a sostenere il calcio professionistico  minore, 
possano essere definitivamente approvate dal Parlamento e che i
dirigenti del ns. amato Catanzaro  
sfruttando    queste agevolazioni,
siano  pronti ed attenti ad   ingaggiare 
giovani calciatori che potrebbero, come il caso Toledo insegna,
rappresentare patrimonio prezioso per il futuro della ns. squadra.

 

Piero Muccari

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento