La partita inizia subito con i brividi, sia per il vento gelido, sia per il VAR che entra in azione dopo poco più di due minuti per validare il gol del vantaggio giallorosso: ce ne vogliono un altro paio per escludere sia l’eventuale fuorigioco di Bonini, con Scognamillo che non tocca la palla, sia un tocco di mano del difensore mancino.
Al nono arriva la prima di tante ammonizioni per le Aquile: Pontisso interviene in ritardo su Molina e gli appioppa un pestone sul piede destro, davanti agli occhi dell’arbitro, che non può far altro che sollevare subito il giallo per il centrocampista friulano.
Al ventiduesimo proteste bolzanine per un episodio in area giallorossa: Zedadka crossa dal limite sinistro dell’area di rigore e la palla sembra uscire, ma una folata di vento la mantiene in campo, con Situm che, spalle alla porta di Pigliacelli, contrasta l’arrivo di Molina, che tenta di superare il croato e poi cade a terra, tenendosi il piede destro. Il direttore di gara dice di proseguire e l’azione si ribalta nella metà campo biancorossa, con la palla che esce in fallo laterale. A questo punto il VAR comunica qualcosa e Massimi aspetta l’esito: dopo poco si sancisce che non c’è stato fallo, visto che Situm era fermo e Molina sembra aver urtato il suo piede sinistro.
Ancora un finale di tempo sotto revisione
Anche il Catanzaro, a due minuti e mezzo dal termine della prima frazione, chiede un rigore: Iemmello è lesto a battere un fallo laterale verso Pittarello, che si smarca, entra in area sulla linea di fondo ed è buttato fuori da un contrasto del solito Molina. Il replay non chiarisce se si sia trattato di un contatto regolare con la spalla, anche se sembra che l’esterno del Sudtirol si aiuti col braccio: il VAR dice all’arbitro di proseguire.
Inizia il recupero e Pittarello è protagonista due volte: prima riceve un’ammonizione (che gli costerà la diffida) per proteste, al termine di un contrasto prolungato con Pietrangeli, su un preciso lancio di Pigliacelli, nei pressi del vertice sinistro dell’area bolzanina; subito dopo, sulla successiva ripartenza giallorossa, riceve una manata in viso da El Kaouakibi, che ne frena così la corsa e prende un giallo scontato.
Questa è la punizione da cui parte l’azione del rigore che avrebbe potuto cambiare l’esito della gara: Pompetti crossa verso il centro dell’area dalla trequarti sinistra, Pietrangeli interviene goffamente di testa, la palla rimbalza sulla schiena di Veseli e schizza in avanti, con Iemmello che si avventa per sfruttare l’occasione e tocca la palla un attimo prima di ricevere un calcione da Odogwu, che tentava di anticiparlo. L’arbitro indica immediatamente il dischetto e parte la revisione del VAR: passano oltre due minuti, durante i quali Massimi dice chiaramente che il fallo è da rigore, ma che c’è da verificare se la posizione di Iemmello è in fuorigioco. L’esito è chiaro: Rover, nella parte opposta dell’area, tiene abbondantemente tutti in gioco.
Secondo tempo senza episodi per il VAR
Inizia la ripresa e dopo cinque minuti Brignola prende la prima ammonizione del suo campionato: tentando di contrastare una ripartenza di Zedadka, lo trattiene davanti agli occhi del direttore di gara.
Nel finale c’è tempo per altri due gialli: il primo a Crespi, che stabilisce quasi un record, prendendo la sanzione circa 15 secondi dopo essere entrato, a causa di una violenta spinta in corsa su Situm, che frana su Pigliacelli in uscita; poi tocca a Coulibaly, che molla un pestone a Giorgini, nel tentativo di anticiparlo a centrocampo.
Da segnalare, poco prima della fine, un fallo subito da Compagnon (e che gli costerà un infortunio forse non banale) da parte di Mallamo, che non viene ammonito, nonostante fosse chiaramente andato con la sua gamba sinistra verso il ginocchio sinistro dell’esterno giallorosso.
Foto US Catanzaro 1929