La partita giocata sabato al Ferraris di Genova tra Sampdoria e Catanzaro è stata arbitrata in modo più che sufficiente dall’arbitro Tremolada della Sezione di Monza. L’arbitro, supportato dagli assistenti Raspollini di Livorno e Cavallina di Parma, e dal quarto ufficiale Andreano di Prato, ha gestito la gara senza interrompere il gioco, mantenendo un atteggiamento coerente nelle sue decisioni, il che ha permesso a entrambe le squadre di esprimersi al meglio. Tuttavia, vi sono alcune riserve riguardo all’uso del VAR, gestito dai signori Serra di Torino e Maggioni di Lecco.
Primo tempo con un giallo per parte
La prima ammonizione è stata per il calciatore cipriota Ioannou della Sampdoria, che ha commesso un’entrata scorretta su Brighenti: decisione giusta.
Poco dopo non è stata però sanzionata col giallo una evidente trattenuta di Meulensteen ai danni di Biasci, avvenuta nella zona centrale del campo, con l’attaccante giallorosso che stava guadagnando spazio per andare verso l’area doriana.
Dopo che la Sampdoria è passata in vantaggio, il secondo cartellino giallo è arrivato al termine del primo tempo per un fallo di Pompetti, che ha steso Tutino in una zona cruciale del campo: anche in questo caso, l’ammonizione è ineccepibile.
Secondo tempo col VAR protagonista
L’episodio controverso è stato il calcio di rigore assegnato alla Sampdoria, che ha permesso ai doriani di portarsi sul 2-1. Un colpo di testa di Tutino, su azione d’angolo, è stato parato da Pigliacelli. La partita è poi ripresa, ma dopo due minuti l’arbitro è stato richiamato al VAR per un’azione in cui Bonini ha saltato scomposto, sfiorando il pallone con il pugno sinistro. Sebbene il rigore sia stato giudicato corretto, la sua assegnazione non è stata immediata, e il lungo tempo impiegato dal VAR ha suscitato discussioni. È opportuno sottolineare che, in quel frangente, sarebbe stato meglio fermare il gioco e attendere la decisione del VAR.
Il rigore assegnato al Catanzaro per un fallo di Ferrari su Buso non è stato inizialmente visto da Tremolada, che però è stato richiamato prontamente dal VAR e, dopo aver consultato il monitor, ha confermato la decisione, considerando il rigore ineccepibile.
Al 74º minuto, Depaoli avrebbe meritato un cartellino giallo per un’entrata scorretta su Pigliacelli mentre il portiere era in fase di rinvio. L’arbitro ha sorvolato su questo episodio, ma le immagini mostrano la ferita sul ginocchio dell’estremo difensore giallorosso.
Al minuto 78, l’ammonizione a Pompetti per un fallo su Pedrola ha comportato il secondo giallo per il centrocampista catanzarese e la conseguente espulsione: decisione giusta, tanto che anche capitan Iemmello ha richiamato Pompetti con un gesto che gli indicava di aver sbagliato.
Poco prima dei minuti di recupero, Tutino è rimasto a terra in area di rigore, simulando un colpo violento. L’attaccante è rimasto a terra per almeno due minuti; tale simulazione, che ha assunto toni eccessivi, avrebbe dovuto essere sanzionata con un cartellino giallo che avrebbe generato la conseguente espulsione poiché già ammonito.
Corretta infine l’ammonizione a Leonardi, autore del gol del pareggio per i blucerchiati, che si è tolto la maglia durante l’esultanza. Quasi allo scadere del recupero arriva il meritato giallo per Depaoli, che protesta platealmente dopo un fallo prolungato ai danni di D’Alessandro.
In conclusione, possiamo affermare che la direzione arbitrale è stata sostanzialmente corretta. Tuttavia, continueranno a esserci discussioni sull’uso del VAR finché questo strumento non diventerà più lineare, e non siamo certo i primi a segnalare le attuali anomalie esistenti nel suo utilizzo.
Redazione 24