La revisione sul primo gol della gara, scaturito al 27-esimo da un doppio errato disimpegno di Bonini sulla trequarti difensiva, è una delle nostre controcopertine: quando Maita sta per servire Lasagna, l’attaccante mantovano riesce ad attendere quell’attimo che gli serve per essere tenuto in gioco da Scognamillo, che poi tenta di rientrare per contrastarne il tiro. Servono quasi due minuti di revisione per la convalida della rete del vantaggio barese.
Passano dieci minuti e ci sono delle proteste giallorosse per un presunto fallo nell’area dei galletti: cross di Bonini dalla sinistra, Quagliata tenta di stoppare la palla, che gli passa tra le gambe, Pucino respinge corto verso Brighenti, che si sta per coordinare per il tiro, ma viene anticipato da Benali che è colpito dal tentativo del difensore delle Aquile, che poi cade a terra. Il replay conferma la correttezza dell’interpretazione del fischietto sardo.
Il Bari protesta, ma Giua è sempre piazzato bene
Al 40-esimo Dorval esce palla al piede dalla propria area, dopo un corner infruttuoso dei giallorossi, e arrivato sulla trequarti serve un delizioso filtrante di esterno per Lasagna, che entra in area dal vertice sinistro, inseguito da Quagliata, che lo tocca lievemente su un braccio. L’attaccante del Bari si lascia cadere a terra, davanti a Pigliacelli, ma il direttore di gara è proprio alle sue spalle e giudica ininfluente il tocco di Quagliata, che potete vedere nel fermo immagine. Forse il mancato giallo per simulazione a Lasagna potrebbe essere l’unico errore (veniale) della gara di Giua. La panchina barese protesta oltre le righe e l’arbitro espelle Ceccarelli, collaboratore tecnico di Longo.
Anche nella ripresa si deve superare la metà della frazione per il primo episodio da analizzare: è appena scoccato il minuto 68, quando il pallone colpito di testa da Bonini s’insacca, per il primo vantaggio giallorosso. Immediate le proteste dei giocatori biancorossi, che lamentano una spinta di Scognamillo ai danni di Vicari: al momento del cross di Petriccione, dalla trequarti destra, il difensore centrale delle Aquile prende posizione allungando le braccia verso la schiena del capitano del Bari che, appena sente il tocco, rotola a terra. Giua è proprio in direzione di quanto accade al centro dell’area e indica subito il centrocampo. In simili occasioni, difficilmente il VAR interviene, visto che è l’entità del contatto a dover esser valutata, quindi resta la decisione presa in campo. L’unica ammonizione della gara è per Radunovic, che protesta più insistentemente dei compagni.
VAR sempre al lavoro, ma la terna arbitrale non sbaglia
Arriviamo al nuovo vantaggio giallorosso: siamo all’83-esimo, dopo un’azione prolungata, Bonini crossa basso dal lato sinistro dell’area, Iemmello tocca il pallone e Maita lo devia sui piedi di Ilie, che si libera di Benali con un movimento verso destra e con un filtrante al bacio consegna a Quagliata la palla da scaraventare in porta. Anche se la posizione dell’esterno palermitano sembra subito regolare, magari con la sensazione accentuata a causa dell’angolo di ripresa, il VAR si mette comunque all’opera e dopo oltre due minuti conferma il fatto che Dorval tenga in gioco Quagliata.
Ma le emozioni e, purtroppo, i gol non finiscono qui: siamo nel secondo minuto di recupero (dei cinque assegnati), Benali lancia lungo dalla sua trequarti, Brighenti e Favilli saltano senza prendere il pallone, col difensore giallorosso che tenta di rinviare, ma Favilli intercetta, tirando uno spiovente verso la destra. Quagliata salta male su Favasuli, che prolunga di testa verso il limite dell’area e qui Bonfanti ha il tempo di stoppare, girarsi e mettere indisturbato un pallonetto verso Favilli, che stoppa di petto e appoggia in rete sull’uscita di Pigliacelli. La posizione di Favilli sembra subito molto dubbia, nonostante la bandierina del guardalinee non si alzi. Passano quasi due minuti (che non saranno completamente recuperati dopo lo scadere di quelli assegnati) e il gol è convalidato: come mostrato in copertina, è Scognamillo a tenere in gioco l’autore del definitivo pareggio.