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Il nostro VAR su Carrarese-Catanzaro

Scritto da Danilo Petrolino

In una gara senza revisioni delle decisioni in campo, emerge la mancata espulsione di Illanes, con il VAR che non può intervenire

I limiti del regolamento VAR: prima parte

Iniziamo con un episodio che il VAR, per regolamento, non può verificare e che invece, in generale, potrebbe influire sull’esito di una gara: siamo durante il 10° minuto e il Catanzaro tenta di costruire dal basso, con la Carrarese che pressa forte (come farà per tutto il primo tempo e la parte finale della gara).

Doppio scambio tra Pigliacelli e Scognamillo, palla a Pompetti, girata immediatamente a Petriccione, che serve in avanti Iemmello. Il capitano tenta di chiudere la triangolazione con Pompetti, mentre il mancino pescarese si muove in avanti: questa sarà una delle tante palle perse dalle Aquile che agevoleranno le ripartenze della Carrarese (come nel gol di Cherubini). Imperiale, capitano degli apuani ed ex giallorosso, intercetta il pallone, s’invola verso l’area, e ciabatta la sfera sul fondo. Monaldi assegna il corner, tra l’incredulità e le proteste di Petriccione, che dice di non aver toccato il pallone. Ed è proprio così: sia dalla curva, sia dal replay, appare chiaro l’errore del fischietto marchigiano, che di fatto consegna “gratis” alla Carrarese una chance pericolosa su corner.

Episodio in area giallorossa

Passano un paio di minuti e Finotto reclama un rigore per tocco di mano di Scognamillo: la palla, calciata dall’attaccante apuano, incoccia prima il piede del difensore giallorosso, carambolandogli sulla mano destra e uscendo sul fondo. L’arbitro dice che per lui non è fallo e il VAR non interviene.

Al 20° arriva la prima ammonizione della gara: palla vagante nel centrocampo carrarino e Pittarello, spalle alla porta, va per intercettare di piede, ma non si accorge del sopraggiungere di Illanes, che si abbassa per toccare la sfera di testa. Il contatto è duro, ma la sanzione per l’attaccante padovano è del colore adeguato, visto che non c’era intenzione fallosa. Pittarello era in diffida, perciò salterà la trasferta di Pasquetta a Mantova. Due minuti dopo l’arbitro grazia invece Cherubini, che sbraccia e colpisce Brighenti al volto nel goffo tentativo di prendere un pallone di testa.

Al 33° giallo per Illanes: pallone in uscita dall’area giallorossa, che arriva quasi al limite del cerchio di centrocampo, con Pittarello che va per stoppare e becca un pestone dal difensore argentino.

I limiti del regolamento VAR: seconda parte

La ripresa si apre con il nostro strano, e clamoroso, episodio di copertina: al 50° cross di Pompetti dalla destra e mentre la palla spiove in area, Illanes si stacca da Iemmello e stramazza a terra, lamentando un colpo alla testa. Dagli spalti potrebbe sembrare sia stato colpito da Fiorillo, che in uscita a valanga respinge il pallone fuori area, ma non è così. Monaldi ferma il gioco, assegnando una punizione alla Carrarese, non accorgendosi che quella dell’argentino è pura simulazione, come risulta evidente dai replay. Iemmello glielo fa notare, dicendogli di aver avuto un contatto con Illanes solo tra braccio e petto. Purtroppo, anche in questo caso, per regolamento il VAR non può intervenire per richiamare il direttore di gara e far sanzionare con il secondo giallo, e conseguente espulsione, il difensore degli apuani.

Allo scoccare del minuto 56 meritato giallo per Imperiale: in azione di ripiegamento dopo un attacco dei dei suoi, il capitano azzurro fa un fallaccio a centrocampo su Pompetti, che aveva appena tentato di riaprire il gioco. Al 75° Guarino, a centrocampo, con un pestone su Pittarello ferma una ripartenza giallorossa e Monaldi lo ammonisce.

C’è tempo per una doppia ammonizione durante il primo minuto di recupero: a centrocampo Ilie ferma prima fallosamente una ripartenza di Cherubini e poi ritarda la ripresa del gioco, con Zanon che va a contendergli il pallone. Salomonicamente, l’arbitro ammonisce entrambi.

 

Autore

Danilo Petrolino

1 Commento

  • A tutti i leoni da tastiera, rivolgo un accorato appello: se con il vostro “tifo” volete portare soltanto distruzione e cattiveria, statevene a casa e sfogate la vostra rabbia con la suocera (con la moglie non credo, perchè ve le suona pure…….Leoni) e, mentre siete a casa, andate a rivedere tutte le partite dove Scognamillo e Brighenti, hanno “buttato sangue” come si dice a Catanzaro, per quella gloriosa maglia. Vergogna

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