Primo tempo senza che il VAR possa intervenire
Al diciannovesimo, a seguito di un cross bresciano, la palla viene respinta di testa fuori area da Antonini, Coulibaly va per prenderla con la gamba alta piegata, ma non si rende conto che sta sopraggiungendo Olzer e lo butta a terra: giustissimo il giallo per l’intervento in gioco pericoloso.
Curiosamente da quella punizione nasce l’azione che porterà all’ammonizione di Pigliacelli: Besaggio calcia il pallone verso la barriera giallorossa che devia, la palla passa e sbatte sulla schiena di Adorni finendo, “protetta” da Bisoli, oltre la linea di fondo. Ferrieri Caputi assegna il corner, tra le proteste dei giallorossi, ma allo stesso tempo attende una ventina di secondi che il VAR indaghi su un possibile tocco di mano in barriera.
Qui si consuma il paradosso sull’utilizzo del VAR: gli addetti alla revisione, Dionisi e Miele, dicono subito all’arbitra che non c’è stato nessun tocco di mano, ma non possono farle cambiare decisione sul calcio d’angolo, che è comunque un’azione pericolosa. Tant’è che Pigliacelli, dopo la fine dell’azione da corner, con Bertagnoli che si trascina la palla sul fondo, continua a protestare con la direttrice di gara, che non sente ragioni e gli sventola il giallo, davanti alle rimostranze di Petriccione e Pontisso.
La solita ripresa scoppiettante
Ripresa iniziata da meno di quattro minuti e Iemmello con un tocco delizioso libera Cassandro che s’invola in area: Jallow, appena entrato, compie il primo dei suoi grossolani errori in marcatura (poi si perderà Bonini nei due gol di testa del difensore), lasciandosi superare dall’esterno giallorosso, per poi placcarlo e buttarlo a terra. Per Ferrieri Caputi non ci sono dubbi: è rigore. Il capitano delle Aquile va sul dischetto e tira più o meno come aveva fatto a Bolzano: purtroppo l’esito è lo stesso.
Al 70-esimo la direttrice di gara decide di sorvolare su una brutta reazione di Nuamah dopo un contrasto prolungato con Buso, con la palla che finisce in angolo: la manata del giovane biancazzurro colpisce alla testa il giallorosso, che per fortuna non reagisce a sua volta. Da quel corner nasce l’ammonizione a Dimitri Bisoli, capitano delle rondinelle: l’angolo battuto da Galazzi è respinto di testa da Brighenti proprio mentre Adorni lo colpisce violentemente. Il figlio dell’allenatore del Brescia (ormai ex), protesta in maniera esagerata e l’arbitra tira fuori il giallo.
Passano tre minuti e c’è un episodio che andrebbe rivisto: ripartenza del Catanzaro, con Buso che trova un filtrante per Iemmello, che s’infila tra le maglie della difesa bresciana ed entra in area palla al piede. Bisoli lo contrasta, spingendogli una spalla con la mano e toccandolo sul piede destro, ma per Ferrieri Caputi non ci sono gli estremi per un nuovo rigore. Come potete vedere dall’immagine di copertina, ripresa dal settore ospiti, il doppio contatto c’è, ma per il VAR non è disponibile alcuna immagine da dietro le porte, a causa della gestione “al risparmio” della produzione audiovisiva di questa stagione e dei prossimi due tornei di Serie B.
E dopo Cesarini, la “zona Bonini”
Siamo all’epilogo: esattamente al 90-esimo esce Iemmello, sostituito da Pagano, mentre il quarto uomo indica 5 minuti di recupero. Il gioco riprende quando sono trascorsi 40 secondi dopo il novantesimo: segnatevelo. Passano un po’ meno di quattro minuti e Bjarnason tenta un cross appena entrato in area dal vertice sinistro: Petriccione si gira di spalle e il pallone va a sbattere sui suoi pugni incrociati dietro la schiena. Ferrieri Caputi fa chiaramente segno che non è nulla, mentre tutta la panchina e i giocatori del Brescia vorrebbero il rigore (che non c’è).
Non sarebbe una partita tra Catanzaro e Brescia senza un gol negli ultimi istanti: sono passati 8 secondi dopo il 95-esimo, quando Quagliata è atterrato da Galazzi sul lato sinistro dell’area bresciana. La direttrice di gara fischia la punizione e la farà battere, perché i 5 minuti di recupero non sono terminati, a causa della sostituzione di Iemmello. E il resto è storia di gioia giallorossa.
Immagine da Tggiallorosso