Facciamo vedere alle istituzioni e agli imprenditori locali che ancora teniamo a questi colori e che non siamo più disposti a vederli calpestati e, peggio ancora, derisi.
Massimo Palanca, marzo 2011
Caro Massimo,
oggi gli amministratori di Catanzaro, la tua Catanzaro, ti consegneranno le chiavi della città. Ci sarà una cerimonia ufficiale e in molti spenderanno parole ovvie, oltre che – molto probabilmente – del tutto condivisibili.
Noi speriamo che questo riconoscimento – sicuramente tardivo e forse addirittura sospetto considerata la prossimità dell’appuntamento elettorale – possa riempirti ancora una volta di orgoglio.
A Catanzaro hai lasciato una traccia, qualcosa di estremamente simile a un figlio. Qualcosa che resisterà molto più a lungo di tutti noi e di chi dopo di noi verrà. In pochi, pochissimi, ci riescono.
E allora, da parte nostra, ti chiediamo solo di rimanere quello che sei sempre stato dentro e fuori dal campo di gioco: la leggenda di un popolo. Uno dei pochi degni rappresentanti di una favola fatta di sudore, fatica, sconfitte e vittorie indimenticabili.
In questa calda giornata di primavera ricevi le chiavi della città… ma c’è da giurarci, non dovrai mai usarle. Perchè per uno come te le porte saranno sempre aperte.
Grazie Massimo.
La tua redazione, i tuoi tifosi