Avversario di turno

Il Melfi sulle spalle di Palumbo e De Angelis

Il tecnico tornato in giallo-verde si affida al capocannoniere per risalire una classifica deficitaria
MELFI – Si chiama Gianluca De Angelis, di Castellamare di Stabia, ha 27 anni e di professione fa l’attaccante. Qualche minuto in serie A a 18 anni, poi un mesto girovagare per i campi di serie C, fino all’approdo in  terra lucana. È lui l’uomo della provvidenza del Melfi. E non da oggi. Due anni fa arrivò qui a metà stagione, dopo la semifinale play-off persa dal Melfi contro il Taranto. Segnò un gol decisivo nello spareggio play-out contro la Nocerina, trascinò l’anno scorso i giallo-verdi alla salvezza (ottenuta con una giornata d’anticipo grazie al Catanzaro che fermò la Vibonese al “Ceravolo”) con 11 gol. Sono suoi 7 dei 9 gol messi a segno dal Melfi in queste prime 11 partite di campionato. Un’impietosa fotografia del valore di De Angelis, della sua importanza nei destini della squadra, della scarsa qualità della rosa lucana.

IL PALUMBO BIS – L’altro uomo del destino è nato a 25 chilometri da qui. È Pino Palumbo, 47enne tecnico di Venosa, già sulla panchina del Melfi nel primo campionato professionistico della società lucana (2003-04). In quella stagione con un gruppo giovanissimo, il Melfi sfiorò i play-off, escluso solo dalla classifica avulsa a favore del Giugliano. In seguito Palumbo guiderà la Paganese alla storica promozione in C1, prima di tentare vanamente di salvare l’Andria nell’ultimo campionato.

UN GRUPPO DI GIOVANI – Proprio come 5 anni fa, Palumbo è chiamato ad un altro miracolo con un gruppo di giovani. Tanti i talenti locali da valorizzare, molti i prestiti di squadre più blasonate, solo 4 giocatori sopra i 24 anni: oltre a De Angelis, i difensori Fumai e Gabrieli e l’attaccante Fummo. Tutto il resto è buona volontà, qualche elemento interessante già conosciuto sui campi della quarta serie calcistica (il fantasista Petagine) e tanto lavoro ancora da fare per sperare nella salvezza.

NUMERI IMPIETOSI – I numeri parlano chiaro. Il Melfi ha vinto una sola partita contro la Vigor Lamezia (2-0), ha segnato solo 9 reti, ha mandato in gol solo 2 calciatori (il ragazzino laziale Merini oltre a De Angelis), ha raccolto un solo punto nelle ultime 3 esibizioni casalinghe, 3 punti nelle ultime 6 partite, 8 punti in totale che valgono l’ultimo posto in classifica in condominio con l’Igea Virtus. E domenica scorsa a Noicattaro, per recuperare dallo 0-2 subito in mezzora, è servito un mezzo miracolo fatto di un rigore con espulsione di un giocatore pugliese al 40’ del primo tempo, oltre che di un golletto racimolato a 5 minuti dalla fine della partita.

L’OSTICO “VALERIO” – Il Melfi ha dalla sua parte solo la tradizione contro il Catanzaro. Negli ultimi due anni (unici precedenti tra le due formazioni), il Catanzaro è sempre uscito sconfitto dal piccolo “Arturio Valerio”. Anzi, sempre beffato a pochi minuti dalla fine della partita. Due anni fa da un rigore in pieno recupero di Lauria. Nella passata stagione, invece, il Catanzaro giocò una buona partita nonostante l’espulsione di ferrigno dopo mezzora. A regalare i tre punti ai lucani ci pensò, manco a dirlo, De Angelis con un tap-in vincente dopo due mezzi miracoli di Mancinelli su Frasca e Gabrieli.

L’IRASCIBILE PALUMBO – I tre lucani guideranno anche domenica il Melfi all’assalto del Catanzaro. Nonostante le ultime uscite, Palumbo non ha molte scelte per tentare la sterzata. Presumibilmente continuerà a schierare un 4-4-2 con gli stessi uomini sui quali sta insistendo senZa ricevere adeguate risposte. Lo stesso Palumbo finirà domenica di scontare le 6 giornate di squalifica inflittegli dal Giudice Sportivo dopo il finale burrascoso della gara di Manfredonia. Davanti al portierino della Juve Merlano, ci sarà la coppia centrale formata da Gabrieli e dall’ex andriese Rizzo, con Fumai a destra e Gambi a sinistra. In mezzo al campo due conferme: le geometrie di Mitra e i muscoli di Bacchiocchi (scuola Lazio). Anche se pesa il vuoto lasciato dal giallo-rosso Zaminga, l’ex della gara. All’ala destra il titolare è il 19enne “cosentino” Maio, in prestito dalla Juve, ma potrebbe toccare finalmente a Bizzarri (scuola Ascoli) per uno schieramento più prudente. Sull’altra fascia sarà ballottaggio tra Frasca e Petagine. Il primo, deludente contro il Noicattaro, potrebbe ancora affiancare De Angelis in attacco, anche se Palumbo, dopo il gol pesante di domenica scorsa, dovrebbe dare fiducia all’altro giovane laziale Merini.

PROBABILE FORMAZIONI (4-4-2) – Merlano; Fumai, Gabrieli, Rizzo, Gambi; Bizzarri (Maio), Bacchiocchi, Mitra, Petagine (Frasca); Merini, De Angelis.

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Redazione

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