Bar Mangialavori

Il mal… di casa

Il terreno di gioco del Ceravolo ai limiti ed un ostico Noicattaro, costringono al pari le Aquile… ma c’è tutto il tempo per rifarsi…
di Giuseppe Mangialavori

Nove gare casalinghe, cinque pareggi di cui la maggior parte in rimonta sull’avversario di turno. Con questo non si vuole muovere nessuna critica nei confronti di un team che si sta comportando alla grande e sta interpretando forse (anzi senza “forse”) il calcio più bello del girone. E’ solo una semplice constatazione. Forse un po’ di concretezza in più non guasterebbe, soprattutto in quel reparto avanzato che se dovesse tradurre in gol tutta la mole di giuoco prodotta… se poi ci metti un campo al limite della decenza ed un arbitraggio più consono ai puristi del cavillo… ed allora il pareggio è servito.

 

Il barese Sciannimanico non poteva chiedere di più dai suoi, tanto è vero che i rossoneri dopo il momentaneo vantaggio di Lollini (ma anche dopo il supergol di Caputo), innanzi a Sassanelli hanno issato le barriere. E menomale che c’è Caputo… che dopo tredici minuti si è inventato l’eurogol della settimana.

 

Se nella massima serie sei punti di distacco dalla capolista non impediscono agli attori del torneo di sperare, figuriamoci quattro lunghezze in quarta serie. Le seconde ieri hanno frenato entrambe a dimostrazione che questo torneo è insidioso e per fare i pronostici non basta guardare la classifica. Non dimentichiamo altresì (lo avevamo già detto nel post-derby), che il Noicattaro è squadra ostica così come lo è stata per il Gela l’Isola Liri. Lo stesso Cosenza che in due minuti (63’ e 64’) ha ribaltato il risultato in quel di Melfi, per ben 63 minuti stava per soccombere in casa della penultima in graduatoria… Insomma questa II divisione di LegaPro girone “C” (richiamatela C2 per favore) potrà riservare ancora molte sorprese per tutti i protagonisti e mentre lassù ci si barcamena, l’Andria inizia a far sentire sempre più la propria presenza.

 

Il manto erboso del Ceravolo, ieri più simile ad un pantano, ha evidenziato che il Catanzaro soffre in casa, ma altresì che gli uomini di Provenza non riescono ad esternare il proprio spessore tecnico sui campi pesanti. Lo stesso era accaduto in trasferta in quel di Monopoli. Siamo certi che il Mister ne parlerà con i propri uomini al fine di trovare le soluzioni più adatte al caso.  

 

Insomma bisogna iniziare ad ottimizzare i tempi e le risorse anche in vista del periodo post natalizio… Frisenda è rientrato nei ranghi dopo un lungo periodo di assenza. I nostri auguri ad un atleta che certamente potrà fornire il proprio contributo alla causa e soprattutto in un reparto che al momento vede i soli Caputo e Montella.

 

Mentre parte la campagna miniabbonamenti per le partite casalinghe del girone di ritorno (nel 2003/2004 la medesima iniziativa portò bene…) a questo punto si attendono altre news…! In particolare sarebbe auspicabile il ritorno della tifoseria in un settore importante del Ceravolo come quello dei “distinti” che da fin troppo tempo viene relegato a sfondo passivo delle panchine. La questione richiede la massima urgenza, anche in relazione all’aspetto strumentale… Avere una tifoseria calda come quella giallorossa a ridosso delle panchine (lo abbiamo detto più volte ma non ci stancheremo mai di ripeterlo) sarebbe certamente un valore aggiunto per le Aquile.

Parimenti a questo aspetto sarebbe il caso di riscaldare i motori (e pianificare la tempistica insieme alla strategia) per la formalizzazione dell’ acquisizione del titolo sportivo “smarrito”. Bene hanno fatto ieri gli Ultras a rammentarlo.

 

Il giro di boa è vicino e l’Isola Liri attende le Aquile nella speranza che il meteo sorrida a Mancinelli & C. e che il vento soffi a favore delle vele… giallorosse anche perché il secondo posto conferisce il titolo di capolista (come si dice oggi giorno) “ombra” e con quello si può accedere ai playoff. Siamo certi che questo Catanzaro unitamente al Dott. Provenza, abbiano tutti gli strumenti per ambire al sole.

 

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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