Catanzaro News

Il fanalino di coda Frosinone al “Ceravolo”. Gara da non sottovalutare!

Scritto da Lorenzo Fazio

Il focus dell’avversario di turno a cura di Lorenzo Fazio. Non c’è l’ex Vivarini sulla panchina dei ciociari, ora guidati da Leandro Greco.

Arriva al “Ceravolo” il Frosinone del presidente Stirpe e di mister Greco. Ci si sarebbe aspettato il ritorno a Catanzaro di Vincenzo Vivarini, dopo la difficile separazione della scorsa estate, ma quello del tecnico di Ari è stato un vero e proprio fallimento con il Frosinone. Il presidente Stirpe ha attribuito la colpa ai calciatori e si è dovuto cambiare rotta affidando la panchina al giovane Greco, già avviato nel Frosinone ad un percorso di crescita partendo dal settore giovanile. Il Frosinone è in cerca di punti per risalire la china.

L’allenatore: Leandro Greco

Leandro Greco, il giorno stesso del suo ritiro annuncia l’inizio della carriera di allenatore, come vice di Ivan Javorcic sulla panchina del club altoatesino. Il 17 aprile 2021, a seguito della squalifica del tecnico croato, esordisce alla guida dei biancorossi nella penultima giornata di campionato contro il Padova, terminata 0-0.[28] La stagione successiva, con l’approdo della squadra altoatesina in Serie B, il 13 giugno 2022 viene confermato nel suo ruolo affiancando il nuovo tecnico Lamberto Zauli, salvo prenderne il posto ad interim il successivo 9 agosto, dopo la risoluzione del contratto di quest’ultimo. Il 29 agosto, dopo aver raccolto 0 punti nelle prime 3 giornate, viene sostituito da Pierpaolo Bisoli e torna a ricoprire l’incarico di vice-allenatore. Poco dopo consegue il patentino UEFA A a Coverciano che abilita ad allenare formazioni giovanili e squadre fino alla Serie C e consente di essere allenatore in seconda in Serie A e B. Al termine della stagione 2022-2023 lascia il club bolzanino per assumere l’incarico di allenatore dell’Olbia, in Serie C]. Il 22 gennaio 2024, con la squadra al penultimo posto con 17 punti dopo 22 turni, viene esonerato. Nell’estate 2024 viene ufficializzato come nuovo allenatore della formazione Primavera del Frosinone. Il 22 ottobre 2024, dopo una partenza disastrosa, il club gialloblù decide di promuoverlo al posto dell’esonerato Vincenzo Vivarini a guida della Prima squadra in Serie B.

Il presidente Stirpe a tutto tondo: il fallimento Vivarini e l’avvento di Greco

Le parole del presidente Maurizio Stirpe durante l’ultima conferenza stampa che ha fatto il punto della situazione e dato il via all’era Greco, come riportato dall’ufficio stampa del Frosinone: “Vorrei ripartire da quello che dissi il 24 giugno. Nessuno ha mai parlato di ritorno in Serie A. L’obiettivo era ripartire con entusiasmo e senza fare disastri. Noi coerentemente siamo ripartiti da un nuovo allenatore, come Vivarini, che ha fatto molto bene l’anno scorso e che ha avuto un grande interesse da molte altre piazze. Per quanto riguarda il mercato, è stato una conseguenza delle scelte fatte da altri. Il progetto che avevo presentato a giugno è lo stesso che è stato fatto negli ultimi anni. La società non ha badato a spese e ha portato avanti il suo programma. Le cose, però, non sono andate come ci auspicavamo. Non si è creata una empatia giusta tra tecnico e squadra. Adesso c’è bisogno di ricostruire e rigenerare il percorso che ci eravamo prefissati partendo dalla squadra. Qualche giocatore non ha capito l’obiettivo. Poi ovviamente c’è il capitolo infortuni che ci ha gravemente danneggiato. Non siamo stati sicuramente aiutati. Per questa serie di circostanze, la società ha preso dei provvedimenti. Il primo è che la squadra sarà in ritiro a Castel di Sangro a tempo indeterminato. Ci rimarrà fino a quando non vedrò energia entusiasmo e cattiveria agonistica. Questa mattina, inoltre, abbiamo deciso di sollevare dall’ incarico Vincenzo Vivarini, non siamo contenti e non crediamo sia la scelta giusta, ma vogliamo rimuovere alibi a tutti. È stato promosso dalla primavera il mister Leandro Greco ed il suo staff. Non è un’assunzione provvisoria ma è stata una scelta fatta con giudizio coerente con il suo percorso di crescita. Crediamo che sia capace ad assumersi queste responsabilità. La presentazione verrà fatta quando la squadra rientrerà prima del Pisa con il nostro amministratore e direttore tecnico Guido Angelozzi. È un momento molto difficile e particolare. Per evitare di fare disastri e recuperare l’entusiasmo bisogna avere l’energia giusta. Se oggi possiamo mettere la formazione con le coppie in ogni ruolo è perché la rosa è stata costruita bene. Io sono convinto che questi giocatori possano fare un buon percorso. Abbiamo tanti infortunati in rosa, se non recuperiamo bene i giocatori che sono indisponibili in questo momento, allora sicuramente ci guarderemo intorno. La società ovviamente farà mercato nel perimetro dell’equilibrio economico finanziario”.“Vivarini è stato assunto per un progetto a lungo termine. Con un gruppo e staff nuovo. In più con il peso di una retrocessione che ancora oggi stentiamo a toglierci di dosso. Per cui era giusto riflettere e fare tutto il percorso che c’era da fare. È stato poi ingiustamente utilizzato come parafulmine per tutti i problemi che c’erano. Ha provato a cambiare moduli per venire alle esigenze dei giocatori. Ha provato a trovare soluzioni diverse, e non è stato sicuramente per confusione. La flessibilità che ha avuto è sicuramente indice di intelligenza. Non abbiamo sondato nessun’altro. Da settimane riceviamo molte richieste che, però, abbiamo gentilmente declinato. La passione ha varie sfaccettature, cambia in funzione degli anni. Ovviamente capiterà il momento in cui si farà il pensiero per passare la mano. Ricordiamoci però che nel calcio se non si ha un progetto serio non si va da nessuna parte. Ho parlato con il capitano e con altri elementi della rosa rappresentativi ed ho dimostrato a loro quello che ho detto anche a voi. Sarebbe sicuramente coerente con quelli che sono i nostri obiettivi e le nostre finalità. Tra le tante negatività ci sono anche aspetti positivi come, ad esempio, Cichella che è stato portato in prima squadra da Vivarini. Piu giovani verranno lanciati dal settore giovanile più saremmo connessi agli obiettivi che ci siamo fissati ad inizio stagione”.

L’ultima serie A: una retrocessione inaspettata

Il Frosinone, come riporta il sito ufficiale, si presenta ai nastri di partenza del suo terzo campionato di serie A dopo la cavalcata trionfale della stagione precedente, quando i giallazzurri allenati da Fabio Grosso cannibalizzano il campionato Cadetto. Il presidente Maurizio Stirpe e il direttore dell’Area Tecnica Guido Angelozzi individuano in Eusebio Di Francesco il tecnico al quale affidare le redini della squadra. L’organico cambia inevitabilmente, qualche addio e la cessione di Boloca al Sassuolo – che permette anche il ritorno in prestito del portiere Turati, l’arrivo del terzino Marchizza e del centrocampista Harroui – aprono la strada ad un rinnovamento. Si punta alla sinergia con la Juventus, club dal quale arrivano i giovani Soulé, Kaio Jorge e Barrenechea. Dal Milam un vecchio pallino come Brescianini, un giovane promettente. Dal Bayern II preso l’attaccante Cuni, dalla prima squadra dello stesso club tedesco il giovane Ibrahimovic. Il Frosinone pesca anche in Spagna, il Real Madrid concede il prestito del brasiliano Reinier. Dall’Atalanta il centrale Okoli. Torna Monterisi, un protagonista della promozione. Arrivano tra gli altri anche il portiere Cerofolini dalla Fiorentina e gli esperti Lirola e Romagnoli in difesa.
In Coppa Italia i giallazzurri battono il Pisa in casa e accedono al turno successivo. L’avvio di campionato è spettacolare, al di là della immeritata sconfitta all’esordio casalingo con il Napoli (3-1). Arrivano in rapida sequenza 5 risultati utili di fila. E al ‘Benito Stirpe’ cadono squadre importanti come l’Atalanta (2-1) e il Sassuolo (4-2). Vittorie intervallate dai pareggi in casa dell’Udinese e a Salerno. Dopo Udine si fa male Harroui, grave perdita a centrocampo. Rimarrà fuori 12 partite. Quindi di fronte al proprio pubblico i giallazzurri tengono bene il campo al cospetto della Fiorentina (1-1). Nove punti in 5 partite sono un bottino che porta a fare raffronti con le altre due stagioni di serie A. Nel successivo blocco di 9 gare, la squadra di Di Francesco continua a sciorinare un buon calcio. Perde 2-0 a Roma ma tiene in scacco i giallorossi e spreca sullo 0-0 e sull’1-0. Poi il successo col Verona in casa (2-1), un viatico importante se si pensa alla zona salvezza che verrà. A Bologna un paio di disattenzioni e di errori sottorete njon permettono di raggiungere il pareggio che sarebbe stato più che meritato, i felsinei vincono 2-1. Alla 10.a giornata, la sconfitta più bruciante: il Frosinone a 20’ dalla fine a Cagliari è in vantaggio 3-0 e padrone del campo, al 90’ vince ancora 3-2, al 95’ perde 4-3. Nel frattempo i giallazzurri si riprendono e superano il secondo turno di Coppa Italia andando a vincere sul campo del Torino. Di Francesco è bravo a rimettere la barra a dritta, in campionato l’Empoli perde 2-1 al ‘Benito Stirpe-Psc Arena’. Vittoria intervallata dalla sconfitta (2-0) in casa dell’Inter, con il Frosinone che viene punito da un eurogol di Dimarco e da un rigore inesistente per fallo altrettanto inesistente su Thuram. Il ‘Benito Stirpe-Psc Arena’ è un muro invalicabile, il Genoa perde 2-1. Ma la squadra perde una pedina importante come Marchizza, costretto ad operarsi. Provando a cristallizzare un’immagine, il gol di Soulé al 34’ del primo tempo, rimarrà l’ultimo su azione del fantasista argentino. L’alternanza vittoria in casa e sconfitta fuori riprende con il ko in casa del Milan (3-1) ed anche qui il Frosinone spreca sullo 0-0 prima di venire punito dalla qualità indiscutibile dei rossoneri. In casa con il Torino ottimo pareggio (0-0), poi uno stop lungo fatto di 5 sconfitte di fila. La più cocente è a Lecce (2-1), con i salentini che vincono allo scadere. Una tegola, si fa male Oyono, che non rientrerà più. Il contraccolpo psicologico Di Francesco è bravo ancora una volta a farlo ammortizzare perché in Coppa Italia i giallazzurri maramaldeggiano a Napoli con un 4-0 che regala i quarti con la Juventus. Sotto Natale, arrivano proprio i bianconeri, in campionato. E vincono 2-1 ma il Frosinone li fa tremare e perde per due ingenuità sia sul gol di Yildiz che sul raddoppio di Vlahovic intervallato dall’eurogol di Baez, che si fa male ed esce di scena per oltre un mese. Non va meglio il 29 dicembre a Roma con la Lazio che trema fino al 70’, poi il Frosinone si fa riprendere e perde 3-1. Dopo la sosta il Monza passa al ‘Benito Stirpe-Psc Arena’ (2-3) ma i giallazzurri dopo un primo tempo ‘complicato’ si rimboccano le maniche e sfiorano il pari. Brutta invece la sconfitta (5-0) in casa dell’Atalanta con la quale si chiude la cinquina terribile di ko in campionato. La lunga trasferta al Nord si chiude con il 4-0 in casa della Juventus in Coppa Italia. Intanto dal mercato sono arrivati i terzini-cursori Valeri e Zortea, l’attaccante esterno Seck, il baby Vural, il centrale Bonifazi e il giovane Ghedjemis dalla serie C francese. Nelle due gare successive, Cagliari in casa (3-1) e Verona fuori (1-1) il Frosinone riprende a fare punti e si tiene dalla propria parte anche gli scontri diretti. Dopo Cagliari mister Di Francesco perde Bonifazi, deve operarsi. Out 9 giornate. E perde anche Zortea per 4 giornate, infortunio muscolare. E’ complicato mettere insieme un pacchetto di difesa. Arrivano 4 ko di fila: 2-3 in casa col Milan (giallazzurri avanti 2-1), 5-1 a Firenze, 0-3 in casa con la Roma dopo 45’ di fuochi d’artificio senza gol per i canarini e poi quel 3-2 maturato sui titoli di coda in casa della Juventus. Va appena meglio in casa col Lecce, 1-1 che pesa però. Poi la sconfitta in casa del Sassuolo (1-0) con rigore buttato fuori al 90’ da Kaio Jorge. Arriva la Lazio scossa dall’addio di Sarri, il Frosinone passa, spreca e perde 2-3. Di Francesco ritrova qualche titolare, il Frosinone arresta l’emorragia di punti. E muove la classifica: pari 1-1 in casa del Genoa, pari 0-0 in casa col Bologna lanciatissimo in zona Champions, pareggio strettissimo (2-2) in casa del Napoli, pari 0-0 in casa del Torino, quindi il ritorno alla vittoria tra la mura amiche con la Salernitana (3-0) e il pareggio di Empoli (0-0) non senza rimpianti per un paio di episodi dubbi da rigore. L’Inter campione d’Italia in casa è un ostacolo insormontabile, il Frosinone ‘garibaldino’ perde 5-0 ma il risultato è bugiardo. La salvezza si gioca sul filo ma non sulla contemporaneità. Il Frosinone deve fare 4 punti nelle ultime 2: vince a Monza 1-0 ma nella ‘mamma di tutte le partite’ che periodicamente c’è nel calcio, perde in casa con l’Udinese (0-1) mentre l’Empoli si salva battendo la Roma nell’extra-time. Il Frosinone di Di Francesco retrocede nel modo più terribile e beffardo, in linea con la stagione ed esprimendo un buon calcio.

Foto: Frosinone Calcio

Autore

Lorenzo Fazio

Scrivi un commento