Un progetto capillare per aumentare il riciclo dei rifiuti e abbattere i quantitativi conferiti in discarica e i costi a carico dei cittadini. Un piano industriale redatto dal Conai, ma a costo zero per le amministrazioni, articolato in ogni minimo particolare, dalla comunicazione al bando per la gara d’appalto, che per dimensioni e prospettive è il primo del genere in Calabria.
In base all’accordo siglato nel dicembre 2013, Catanzaro e Gimigliano sono i primi due Comuni della regione a dotarsi di un progetto industriale per la gestione di un ciclo integrato dei rifiuti, che faccia leva sul porta a porta spinto per raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata e i livelli di riciclo richiesti dall’Unione europea.
Il Piano definitivo è stato illustrato, questa mattina, ai sindaci Sergio Abramo e Massimo Chiarella, ai consiglieri comunali, al dirigente e ai funzionari del settore igiene ambientale di Palazzo De Nobili, dal responsabile dell’area sud del Conai, Fabio Costarella.
Sedici volumi contenenti analisi approfondite delle particolarità demo-urbanistiche dei due centri, gli indirizzi tecnici per la gestione e la raccolta, le strategie per il miglioramento dei servizi esistenti, l’individuazione dei costi di smaltimento sulla base delle nuove tariffe in via di approvazione dalla Regione, le bozze dettagliate del bando di gara, della carta dei servizi e dei regolamenti comunali, la modulistica per i servizi alle utenze, la guida per l’auto-compostaggio, l’organizzazione della fase di start up (circa 2-3 mesi), le tipologie di attrezzature e automezzi da utilizzare. Non viene tralasciato nulla nel Piano industriale di gestione, raccolta e smaltimento, che prevede, soprattutto, un consistente aumento della raccolta porta a porta, differenziata in base alle utenze domestiche, domiciliari, non domestiche (ad esempio organico, verde, multimateriale leggero, tessile sanitario, carta e cartone), ma conserva uno spicchio di raccolta stradale differenziata (per il vetro, gli abiti e i rifiuti tessili) e indifferenziata (secco non recuperabile).
In base alle previsioni del Conai, i risparmi per Catanzaro e Gimigliano, aggiornati alle stime delle prossime tariffe regionali, dovrebbero aggirarsi intorno ai 2 milioni di euro ciascuno, tenendo conto dell’aumento degli operatori impiegati sul territorio, dei maggiori ricavi – così come sono previsti dall’accordo con l’Anci – corrisposti ai Municipi dallo stesso Conai e dai consorzi di filiera, e del minor conferimento in discarica grazie all’aumento delle percentuali di differenziata e riciclo.
È particolarmente soddisfatto il sindaco Sergio Abramo: “Una volta bandita la gara d’appalto e affidato il servizio di gestione e smaltimento integrati, Catanzaro e Gimigliano potranno aumentare considerevolmente la percentuale di rifiuti differenziati da avviare al riciclo. Questo – ha proseguito – ci consentirà di abbattere il quantitativo di rifiuti da conferire in discarica e, di conseguenza, di limitare i costi da pagare alla Regione per il servizio. Si tratta di una battaglia a tutela dell’ambiente e del decoro delle nostre Città che va di pari passo con considerazioni economiche che non sono di secondo piano, ma riguardano in prevalenza le tasche dei cittadini e i servizi che vengono offerti loro. È una lotta per la civiltà che deve essere portata avanti da tutti e non può restare limitata ai soli Comuni di Catanzaro e Gimigliano. Spero – ha concluso Abramo – che questo progetto pioneristico per il Mezzogiorno venga fatto proprio anche da tutto il resto della nostra Provincia e dalle altre zone della Calabria”.
All’incontro e al successivo dibattito hanno partecipato i consiglieri comunali Mario Camerino, Ezio Praticò, Tommaso Brutto, Eugenio Riccio, Agostino Caroleo, Luigi Levato, Lorenzo Costa, Roberto Guerriero, Vincenzo Mercurio, Francesco Passafaro, Domenico Iaconantonio, Francesco Galante, Rosario Lostumbo, Rosario Mancuso, l’assessore alle attività economiche Daniela Carrozza, il capo dell’Ufficio di Gabinetto e dirigente del settore igiene ambientale, Antonio Viapiana. Erano presenti anche il vicepresidente regionale di Legambiente, Andrea Dominijanni, e il presidente di Legambiente Catanzaro, Aldo Perrotta.
Il Conai (Consorzio nazionale imballaggi) è un’organizzazione senza fini di lucro che rappresenta circa 1 milione di aziende italiane. Da diversi anni supporta i Comuni delle aree in ritardo con un impegno straordinario stabilito anche da un accordo-quadro con l’Anci. Oltre al riconoscimento dei corrispettivi per i sei materiali oggetti di riciclo (acciaio, alluminio, carta e cartone, legno, plastica e vetro) il Conai supporta le amministrazioni comunali nella fasi di progettazione del nuovo piano industriale e nello start up del nuovo piano dei servizi di raccolta differenziata, nonché garantisce supporto economico nella fase di comunicazione propedeutica all’avvio dei nuovi servizi di Rd. In poco più di 15 anni di attività, il sistema consortile è riuscito a ridurre di oltre il 60% il volume dei rifiuti da imballaggio destinati alla discarica, con un beneficio economico e ambientale su scala nazionale quantificabile in 15,2 miliardi di euro e in una riduzione di 125 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, grazie a un lavoro annuale che permette di avviare al riciclo circa 3,4 milioni di tonnellate di rifiuti. Oggi, a livello nazionale, il Conai recupera il 77,5% dei rifiuti da imballaggio immessi al consumo, vale a dire 3 imballaggi su 4. Nel 1998 erano 1 su 3.