“Preg.mo Signor Ministro,
il legame tra lo Stato e gli Operatori del Comparto Sicurezza è e deve essere indissolubile. Il sistema statale possiede, in un certo senso, una sua anima nella misura in cui risponde alla sua natura di comunità politica giuridicamente ordinata in funzione del bene comune.
Con quest’anima sono strettamente connessi gli Operatori della Sicurezza, che, come Lei ben sa, sono una realtà sociale che oggi non dispone più di quei mezzi necessari per realizzare i propri compiti di salvaguardia dell’incolumità collettiva. L’aiuto statale deve, allora, esprimersi in quelle Istituzioni che mirano a tutelare la dignità degli Operatori del Comparto nell’innata consapevolezza che la protezione statale verso i Servitori dello Stato è necessaria per garantire la Sicurezza Pubblica. Ed è proprio in quella consapevolezza e protezione istituzionali manifestate nei confronti di quei baluardi della Sicurezza Pubblica che risiede l’alto prestigio istituzionale.
Su questa salda e autorevole concezione, Egregio Signor Ministro, il COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia – ha gettato le basi del proprio operato, che consiste, oramai, in una sorta di supplenza politica, rivolta, appunto, a colmare il vuoto istituzionale che persiste sulla questione “sicurezza”, alla quale è strettamente correlata la questione “diritti degli Operatori della Sicurezza e loro tutela”. Pertanto, come rappresentante del COISP in Calabria, sento il dovere di esternarLe l’esigenza, non più rimandabile, di una Sua visita in Calabria nella Sua statura umana ed istituzionale.
Signor Ministro, venga ad abbracciare la comunità calabrese degli Operatori della Sicurezza, e li aiuti a riacquisire la loro identità attraverso la proposizione di coraggiose soluzioni che sappiano guardare anche oltre i confini nazionali. Metta i suoi passi nelle Questure e nei Commissariati di Catanzaro, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Crotone e Cosenza, e lasci lì un’impronta significativa del Suo operato. Venga a vedere da vicino la “precarietà” in cui si continua a lavorare quotidianamente in ogni singolo Ufficio di Polizia e prenda coscienza dal vivo del fatto che, nonostante tutto, si continuano a garantire brillanti risultati nella lotta all’antistato … chissà però fino a quando.
Egregio Signor Ministro, venga a in Calabria per rendersi conto che, sebbene siamo i Poliziotti con lo stipendio più basso d’Europa ed operiamo in una delle regioni dove vi è un’alta presenza della criminalità organizzata, la presenza dello Stato viene garantita ogni giorno solo ed esclusivamente per lo spirito di sacrificio e di enorme abnegazione che ci contraddistingue come categoria lavorativa. Ascolti i tristi fatti dalla viva voce del personale della Polizia di Stato operante in quei luoghi, dei Servitori in divisa dello Stato, e li tramandi al Governo “non politico” del Premier Monti. A Catanzaro, potrà agevolmente cogliere le notevoli difficoltà in cui è costretto ad operare l’Ufficio Scorte della Questura, la cui manutenzione delle auto blindate (compreso il cambio dei pneumatici) deve essere svolta a Napoli: 800 km di viaggio, Illustre Ministro, con gravosi costi economici e considerevoli rischi per l’incolumità degli Operatori della Sicurezza e degli stessi destinatari delle misure di scorta. A Lamezia Terme, potrà invece apprendere della situazione di emergenza del Commissariato, di recente sottoposta all’attenzione della Commissione Parlamentare Antimafia, alla luce dei tragici episodi di cronaca che hanno insanguinato la “città della piana”, e che consiste nella drastica riduzione di uomini e mezzi o anche nell’inefficienza dei soli strumenti informatici. A Reggio Calabria, potrà ancora intuire come le attuali risorse umane siano scarsamente sufficienti per coprire i servizi di Polizia essenziali, con grave nocumento dell’attività della Polizia di Stato che da anni viene condotta sul territorio della locride dai Commissariati di Siderno e Bovalino.
Tale deficit, come ben ricorderà, venne ampiamente riscontrato all’atto dello sbarco degli immigrati sulla spiaggia di Portigliela, circostanza in cui il COISP intervenne sulla sistemazione degli immigrati ospitati a Siderno Superiore, constatando amaramente le condizioni di carenza di uomini e mezzi nel Commissariato di Siderno. Ancora, in un altro caso il COISP fu costretto ad evidenziare il deficit in questione, il “caso Lanzetta”, in cui rilevanti apparsero le difficoltà delle Forze dell’Ordine di Siderno e Bovalino nel contribuire a garantire la vigilanza fissa all’abitazione del Sindaco dimissionario di Monasterace. A Vibo Valentia e a Crotone, Esimio Ministro, la Sua vista assisterà a comprensori denudati di qualsiasi possibilità di “sviluppo”, che, nella sua accezione più elevata del termine, deve essere riferito al progresso sulla sicurezza e sul controllo del territorio. E, discorrendo di progresso sulla sicurezza, non potrà non orientare la Sua riflessione sulla spending review, che pone a rischio Vibo e Crotone, in quanto prevede una possibilità di copertura del turnover degli Operatori di Polizia del solo 20 % nel triennio 2012-2014 e del 50 % per il 2015, cioè una perdita di oltre 7000 Operatori per la sola Polizia di Stato per un’amministrazione che è già sotto di circa 15.000 unità in organico. Ed infine, a Cosenza, sentirà il dovere morale ed istituzionale di elogiare gli Operatori della Squadra Mobile della Questura, per la brillante operazione condotta nei giorni scorsi per ripristinare le condizioni di sicurezza della comunità cosentina nonostante la precarietà con la quale essi convivono quotidianamente a causa delle continue trascuratezze dei Governi di turno nei riguardi del Comparto Sicurezza.
Venga in Calabria, Ministro Cancellieri, e dia alla gente la percezione che la comunità degli Operatori della Sicurezza non è decontestualizzata dalla realtà politica nazionale, ma, al contrario, è una sua cellula. Loro sono la testimonianza di una verità storica che va preservata e custodita.
Signor Ministro, per tale motivo, colgo l’occasione per invitarLa a Catanzaro il prossimo 12 settembre, tra una settimana, dove noi del COISP organizzeremo, insieme alla Curia Vescovile ed alla coraggiosissima redazione giornalistica di un noto sito web cittadino, gli amici del giornale on line “CatanzaroInforma”, una manifestazione in uno dei quartieri cosiddetti “a rischio” della città capoluogo di regione.
Saremo in quel quartiere, detto Pistoia, per dire ancora una volta all’opinione pubblica, ma ancor di più alle altre Istituzioni, ciò che da anni andiamo dicendo a Catanzaro, e cioè che il problema della Sicurezza e della Legalità in quei quartieri “difficili” non può più essere un problema di sola Polizia ma deve, inderogabilmente, interessare ogni singolo rappresentante delle Istituzioni in quanto la vastità del problema è d’interesse nazionale. Alla manifestazione, per maggiore Sua informazione, sarà presente, oltre ad i rappresentanti delle Istituzioni locali, anche il nostro Segretario Generale Franco Maccari.
Nell’attesa di un Suo riscontro, l’occasione mi è gradita per inviarLe i più cordiali saluti”.