Brevi

Il clima di Olbia

Nessun riferimento metereologico, solo le premesse avversarie in vista del decisivo incontro di domenica, ricordando che Noi siamo il Catanzaro

Due giornate, sei punti a disposizione. È quanto manca a questo tribolatissimo campionato che l’Olbia ha cominciato a giocare tardi. Già, nel girone di ritorno, i bianchi hanno tenuto una media da playoff. Invece si ritrovano immersi nelle sabbie mobili dei play-out.
In parte gli aggiustamenti in corsa, con l’arrivo di Pastine, Ottolina e Mugnaini che hanno davvero cambiato in meglio la difesa e l’intera squadra, in parte la convinzione di non essere proprio gli ultimi della classe, hanno finito per dare senso a un torneo che pareva irrimediabilmente compromesso. Ventisei punti in quindici partite, contro i tredici in diciassette, vorranno pur dire qualcosa. Resta semmai il rammarico dei tanti punti persi banalmente che oggi avrebbero potuto cambiare la classifica dei bianchi.
Domenica arriva il Catanzaro e ci vorrà l’Olbia migliore per batterlo, poi l’ultima trasferta siciliana ad Acireale. Entrambi i prossimi avversari stanno puntando alla C1, hanno un bisogno esagerato di punti. Gli uomini di Guido Carboni uguale, devono giocare per vincere senza strategie diverse.
Non ci sono tatticismi né calcoli da fare in un momento dove serve solo il coraggio. Forse i sei punti non basteranno e si andrà agli spareggi lo stesso. Ma la cosa più importante è provarci. Due settimane fa, e anche ieri, c’erano i presupposti per rischiare e non lo si è fatto. Domenica bisognerà farlo per forza.
(fonte: Unionesarda)

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Redazione

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