Il sogno è diventato realtà. Il Catanzaro passa al “Ferraris” contro la Samp per la prima volta nella storia in una partita di campionato. Una vittoria prestigiosa, più per il blasone dei doriani che per gli effettivi valori in campo. I liguri sprofondano in classifica perdendo la quarta partita su quattro davanti al proprio pubblico. Festeggiano i circa 3mila catanzaresi sugli spalti che ballano a fine gara insieme ai calciatori.
Tabù Marassi
È la partita più attesa, non c’è alcun dubbio. Nell’ottavo turno di campionato, il Catanzaro è atteso a “Marassi” dalla Sampdoria. Inutile negarlo: per i tifosi catanzaresi che da quasi 30 anni vivono la realtà della serie C è la trasferta più affascinante. Negli anni d’oro, i giallorossi andavano a Genova per incrociare a turno Genoa e Sampdoria. La sfida con i blucerchiati manca da ben 41 anni, esattamente dal 10 ottobre 1982. La Doria era appena tornata in serie A, con Ulivieri in panchina, e vinse per 4-2. Nei sette match giocati fra A e B, il Catanzaro contro la Samp non ha mai vinto e ha conquistato solo un pari al suo esordio nel primo torneo di A. L’unica vittoria delle Aquile risale a una sfida di coppa Italia (1-2) nella quarta partita del torneo 1972-73.
Una festa di sport
I tifosi giallorossi non vogliono mancare a questo appuntamento e lo fanno in massa. Il settore ospiti (oltre 2mila persone) è gremito, ma in tutti gli altri settori dello stadio si notano i colori giallorossi, sparsi fra tribuna, distinti e gradinata nord. I colori delle due squadre si mischiano per una giornata di grande civiltà e rispetto. I tifosi blucerchiati accolgono quelli del Catanzaro nel pre-partita, nel segno di un’amicizia lontana, sopita, ma mai dimenticata. È una bellissima giornata di sport con quasi 25mila spettatori sugli spalti del “Ferraris” e circa tremila giallorossi. Da brividi il boato nel settore ospiti quando entrano in campo i calciatori, Vivarini e il presidente Noto per saggiare le condizioni del terreno. La stessa cosa avviene, sull’altro versante, quando entrano Pirlo e i suoi ragazzi: i tifosi blucerchiati ci credono e lo sventolio delle bandiere in curva nord e sud è stupendo.
Sentimenti opposti in campo
Samp e Catanzaro arrivano alla sfida con situazioni diverse. Andrea Pirlo è a rischio, la sua squadra non è partita bene in questo campionato e in casa ha perso tre volte su tre. Il Catanzaro arriva dal pari interno con il Cittadella ma, tranne la pesante battuta d’arresto in casa contro il Parma, è partito bene in campionato ed è in fiducia. Pirlo e Vivarini decidono di affrontarsi quasi a specchio. Entrambi i tecnici schierano le loro squadre con il 4-4-2. La variante tattica proposta dell’ex regista della Nazionale, che ci ha deliziato con le sue giocate nel corso della sua carriera, è l’arretramento dello spagnolo Pedrola (uscirà poi per infortunio ed entrerà Delle Monache) sulla linea di centrocampo. Esposito e Borini costituiscono la linea d’attacco. Nel Catanzaro c’è il rientro di Krajnc nel quartetto difensivo e di Iemmello in avanti che torna a fare coppia con Biasci. Per il resto confermati gli uomini della sfida col Cittadella, con Brignola rispolverato al posto di Sounas sulla corsia alta di destra.
Samp avanti
La Samp parte con una fiammata di Girelli sulla destra, che ha un passo diverso dal suo diretto marcatore. L’esterno mette palla in mezzo ma la difesa giallorossa controlla. Il Catanzaro inizia a giocare e la manovra è fluida. Il primo squillo verso la porta blucerchiata è di Verna che s’incunea e calcia alto di sinistro. Il primo serio pericolo per la porta di Fulignati arriva al 27′ con una punizione dal limite deviata da Verna che potrebbe insaccarsi sotto l’incrocio. Fulignati vola sulla sua sinistra e respinge in angolo. La Samp cerca di alzare i giri del motore e al 34′ passa in vantaggio con un penalty di Borini. Barreca dalla sinistra mette nel mezzo, arriva sul pallone Esposito che calcia malamente al lato, prima di essere steso da Brighenti. Marinelli ravvisa il fallo del centrale giallorosso, con la stessa dinamica del rigore concesso a Catanzaro allo Spezia, poi fallito da Moro. I tifosi doriani, Pirlo e i suoi ragazzi esultano e si abbracciano.
Uno-due Catanzaro
La loro gioia durerà però solo due minuti. Vandeputte dalla sinistra pennella il classico assist a giro di destro dalla sua corsia di competenza. La palla non è toccata da nessuno e s’insacca alle spalle di Stankovic che rimane immobile come tutti i suoi compagni di reparto. Siamo al 36′, e il Catanzaro adesso è padrone del campo. L’azione del vantaggio catanzarese arriva al tramonto del primo tempo. È la classica costruzione dal basso che tanti frutti e reti ha portato nel torneo di C: un marchio di fabbrica della squadra di Vivarini. La palla si muove di prima e in velocità con un possesso palla di 27 secondi letali per la Samp. Iemmello riceve palla e serve Vandeputte saltando il pressing e la linea mediana dei doriani. Il belga mette in mezzo, c’è una lieve deviazione di Barreca che mette in moto Iemmello. Il centravanti, in posizione defilata, ubriaca con una finta Delle Monache e trova il fondo dalla destra. L’assist del bomber è per Brignola (ma l’area è riempita di calciatori in maglia giallorossa) che deve solo appoggiare in porta e correre verso la panchina per esultare insieme ai suoi compagni.
La Samp ci prova
Una vera mazzata per la Sampdoria che uscirà tra i fischi al termine del primo tempo. L’inizio della ripresa vede i doriani con maggiore agonismo in campo. Il Catanzaro, condizionato anche dal cartellino giallo del primo tempo a Ghion, ha qualche difficoltà di palleggio e non riesce ad uscire con le sue classiche giocate. Borini al 47′ colpisce la traversa a Fulignati battuto. La Samp, che attacca sotto la Nord, adesso spinge e sfiora il pareggio con Vieira su azione d’angolo, ma Fulignati c’è. Poi è il subentrato De Luca a essere fermato in uscita tempestiva dall’estremo difensore catanzarese che respinge la conclusione.
Vivarini rinforza gli ormeggi
Vivarini, per alleggerire la pressione e sfruttare gli ampi spazi che la Samp concede, inserisce forze fresche. I giovanissimi Stoppa e D’Andrea entrano per Vandeputte e Biasci. Proprio l’ex doriano Stoppa si mette subito in evidenza con un gran destro che Stankovic deve deviare in angolo. Katseris, autore di un’altra bella prestazione, e Ghion sono sostituiti da Oliveri e Pontisso al 27′. A seguire ci sarà l’esordio di Ambrosino che ha destato un’ottima impressione nei pochi minuti giocati. Col passare del tempo, la Samp si spegne. Ci sono altri due pericoli creati da Esposito che prima spara alto in piena area di rigore, poi nel finale addosso a Fulignati.
Festa a Marassi
Il Catanzaro adesso controlla bene. Iemmello gioca da punta e da regista offensivo. Le frecce giallorosse potrebbero fare ancora male, ma D’Andrea è fermato sul più bello e Iemmello si vede giustamente annullare il terzo gol per una trattenuta di Ambrosino. Ma va benissimo così. Il Catanzaro festeggia una vittoria storica e meritata. Lo fa prima in campo e poi sotto il proprio settore dove un Vivarini emozionato guarda felice lo sventolio di bandiere giallorosse e ascolta i cori di giubilo dei tifosi giunti da tutta Italia a Genova. I calciatori della Samp, a cui non si può negare l’impegno, sono invece contestati sotto la loro curva.
Verso Bolzano
Dopo otto partite il Catanzaro è nella parte alta della classifica, con i suoi 15 punti conquistati attraverso dinamiche di gioco e un’identità precise. Ma cullarsi è vietato perché la serie B è un torneo spietato in cui non bisogna mai allentare la pressione. Domenica ci sarà un’altra sfida inedita. Infatti, la seconda trasferta consecutiva vedrà il Catanzaro affrontare per la prima volta sabato alle 14 il Sudtirol di Bolzano. Un altro duro banco di prova contro la squadra più “settentrionale” d’Italia: una squadra tosta, con le caratteristiche e la fisionomia plasmate dall’ex allenatore del Cosenza, Bisoli. Una squadra che fa dell’agonismo la sua arma migliore e che già l’anno scorso ha disputato un ottimo campionato.
Vittoria prestigiosa che carica i ragazzi, ma teniamo i piedi a terra. La Samp è con l’acqua alla gola e sta prendendo schiaffi a destra e sinistra
Confermo, è stata una bellissima giornata di sport. È stato bello vedere il Catanzaro vincere meritatamente giocando bene, ma soprattutto gli applausi ricevuti a fine partita dai tifosi della Sampdoria. Uscendo dallo stadio con la mia sciarpa giallorossa al collo, nel cammino a piedi verso la stazione ho ricevuto complimenti dai tifosi avversari… Mi ha fatto sentire fiero e orgoglioso di essere calabrese, ma soprattutto tifoso del Catanzaro! Dopo tanti anni di sofferenza ce lo meritiamo! Grazie 💛❤️
Sentire i tifosi della Sampdoria e di altre squadre che ti invidiano per la società che abbiamo, ci deve fare capire quanto siamo fortunati! È per questo che a volte mi incazzo a leggere certi commenti…
infatti abbiamo una grande società e una grande squadra fatta di uomini e che remano tutti dalla stessa parte, solo così si può andare lontano e vincenti