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Il Catanzaro risorge: un amore che non muore mai

Scritto da Redazione

Dal buio al sogno

C’è una squadra che non è solo calcio, ma cuore, passione, sofferenza. C’è una città che vive per quei colori, che trema e sogna al ritmo di un pallone che rotola. C’è un Popolo che ha pianto, ha sofferto, ha conosciuto l’abisso, ma non ha mai smesso di credere. Questo è il Catanzaro, la squadra che porta nel petto l’Aquila fiera, il simbolo di chi sa cadere e rialzarsi, di chi ha toccato il cielo della Serie A e poi è precipitato negli inferi della C, per anni, troppi anni. E oggi, oggi rinasce, più forte, più bello, più vivo che mai.

La lunga notte del Catanzaro

Chi ama il Catanzaro sa cosa significa il dolore. Per decenni, le domeniche sono state una sofferenza, uno stillicidio di sconfitte, fallimenti, umiliazioni. Da quella Serie A sfiorata nel 1988, alle retrocessioni brucianti, ai fallimenti, ai polverosi campi di provincia, alle trasferte dove il sogno sembrava un miraggio lontano. Ma c’era sempre qualcuno sugli spalti. SEMPRE! Perché questa non è solo una squadra, è un amore che nessuna categoria può spegnere.

La rinascita: la famiglia Noto e il ritorno del sogno

Poi arrivano loro, la famiglia Noto. Arrivano con la dignità di chi sa cosa significa lavorare duro, con il rispetto di chi conosce la storia e con un solo obiettivo: riportare il Catanzaro dove merita. E la magia inizia. Prima la Serie B riconquistata con onore con una promozione memorabile, fatta di vittorie, di lacrime di gioia, di un Popolo che torna a sognare.

E ora, in questa Serie B che profuma di futuro, il Catanzaro non è più solo una comparsa. È protagonista. Il quarto posto non è un caso, non è fortuna. È il risultato di un progetto, di sacrifici, di un gruppo che gioca con il cuore e per la maglia.

Le Aquile volano di nuovo

Le domeniche al Ceravolo sono tornate ad essere una festa. Tutto pubblico canta, le bandiere sventolano, il vento porta il sapore di un sogno che sembrava perso per sempre. Gli occhi dei tifosi brillano, i bambini indossano la maglia giallorossa con l’orgoglio di chi sa che, questa volta, il futuro è davvero nostro.

Forse, tra poco, quel sogno chiamato Serie A tornerà ad essere realtà. Forse non sarà domani, forse dovremo ancora stringere i denti, ma ora lo sappiamo: questa squadra non muore mai. Perché il Catanzaro non è solo una squadra di calcio. È un sentimento, è una fede, è una città intera che sa che, dopo ogni caduta, l’Aquila trova sempre la forza per tornare a volare.

Forza Catanzaro, sempre!

Harp

Foto Us Catanzaro

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Redazione

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1 Commento

  • Ragazzi entusiasmo si ma nin troppo. Vedo un clima troppo leggero. Se si esagera domani rischiamo di entrare in campo pensando di aver già vinto. E con la reggiana in genere lo prendiamo sempre…..

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