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Il Catanzaro fa visita al Sudtirol nella prima del nuovo anno

Scritto da Redazione

Il primo avversario del 2025 per il Catanzaro è il Sudtirol. Scopriamo la squadra di Castori

Dopo un avvio di stagione difficile, il Sudtirol sembrava destinato a una annata da dimenticare, trovandosi all’ultimo posto della classifica di Serie B. La situazione critica ha portato alla sostituzione di Zaffaroni, il secondo allenatore della stagione dopo Valente, a seguito di una deludente sconfitta contro la Juve Stabia, culminata con il suo esonero il 6 dicembre.

La scossa di Castori

A prendere le redini della squadra è stato Fabrizio Castori, un tecnico esperto, con un passato ricco di successi, scelto per risollevare le sorti del club. A 70 anni, con un curriculum impressionante che conta oltre 500 presenze da allenatore in Serie B e esperienze in tutte le categorie, Castori sta dimostrando di avere ancora molto da offrire, malgrado nelle ultime due stagioni sia retrocesso con il Perugia e ad Ascoli (poi retrocesso come gli umbri) è stato esonerato.

Dal suo arrivo, avvenuto l’8 dicembre, il Sudtirol ha mostrato un significativo cambio di marcia, riportando la fiducia nell’ambiente. Sotto la sua guida, la squadra ha raccolto 5 punti nelle quattro partite disputate: un pareggio all’esordio al Druso contro il Mantova, una vittoria in trasferta a Bari, un’immeritata sconfitta con il Cittadella fra le mura amiche e un altro pareggio a Modena. Con un bottino di 18 punti, gli altoatesini sono risaliti al penultimo posto in classifica, in coabitazione con la Salernitana,  abbandonando temporaneamente l’ultimo posto e, soprattutto, ritrovando fiducia nei propri mezzi. Le cinque sconfitte consecutive che avevano caratterizzato il periodo precedente sono ormai un ricordo, sostituite da prestazioni più solide.

La nuova impostazione tattica del Sudtirol porta chiaramente la firma di un tecnico che predilige un gioco semplice. La squadra ora si presenta corta e compatta tra i reparti: non eccelle nel possesso palla, ma pratica un calcio caratterizzato da improvvise verticalizzazioni e da un agonismo tipico del metodo di lavoro di Castori.

Moduli e giocatori

I moduli utilizzati dal tecnico, il 3-5-2 e il 3-5-1-1, hanno dato nuova linfa alla squadra. In porta, Poluzzi è una garanzia, con davanti il trio formato dal giovanissimo Kofler, classe 2005 prodotto del vivaio, Pietrangeli e dall’ex Latina Giorgini. Arrigoni, impiegato solo per quattro minuti nell’ultimo match di Modena, è il metronomo del centrocampo. A destra gioca Molina, mentre a sinistra si muove l’algerino Zedadka. Praszelik, ex cosentino, e il trequartista Casiraghi, che sarà assente contro il Catanzaro, completano la mediana. Con Merkaj squalificato, il potente Odogwu occuperà il ruolo di punta centrale, ingaggiando duelli fisici con gli avversari per creare spazi per i compagni, come dimostrato nel match vincente di Bari, dove ha segnato l’incursore di fascia destra, il subentrato El Kaouakibi. Rover e Crespi sono le altre frecce offensive nella rosa dei bolzanini.

Mancherà ancora, a causa dell’infortunio patito a fine ottobre, il giocatore simbolo della squadra, Fabian Tait, capitano indiscusso che ha collezionato ben 370 presenze in undici stagioni consecutive con i sudtirolesi. Sarà da valutare la presenza dei tre nuovi elementi arrivati in questi giorni per rinforzare la squadra: il trentaduenne difensore ex nazionale albanese Veseli (già con Castori alla Salernitana) e i giovani centrocampisti in prestito Belardinelli (giunto dall’Empoli e al rientro dopo quasi due stagioni di assenza per infortuni, dopo aver giocato da titolare nel primo anno in B dei bolzanini) e il finlandese Pyyhtiä, girato dal Bologna dopo una stagione a Terni.

 

Foto: Belardinelli Sudtirol FC

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