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Il Catanzaro esce indenne da Cittadella e conquista il suo primo punto in trasferta

Scritto da Redazione

Partita equilibrata e risultato giusto con i giallorossi alla ricerca di condizione e assetto tattico

A Cittadella, con 900 tifosi catanzaresi sistemati nella Curva Nord del Tombolato, il Catanzaro affronta il Cittadella per la gara valida per la V giornata di Serie B.

Maglia granata per i locali e maglia bianca con bordi giallorossi per il Catanzaro.

L’AZZARDO DI MISTER CASERTA

Lo avevamo più volte anticipato nel corso della settimana appena passata: sarebbe stato difficile decifrare l’undici che il Catanzaro avrebbe schierato in campo, e così è stato.

Mister Caserta rivoluziona l’assetto tattico vincente ottenuto contro la Carrarese e affronta i veneti quasi a specchio, affidandosi a quel 4-2-3-1 che è un modulo cardine nelle idee del mister calabrese, il quale dispone di una rosa caratterizzata da molti esterni e da calciatori con spiccate caratteristiche offensive.

Nella mischia, e dall’inizio, vengono schierati Compagnon e Buso, entrambi all’esordio. Il primo ha saltato per infortunio l’inizio di campionato, mentre il secondo è chiaramente ancora a corto di fiato e gli manca il ritmo partita. Situm viene rimesso a destra e Bonini a presidio della corsia di sinistra. Sembra un azzardo quello di Caserta, ma probabilmente il tecnico ha voluto rischiare l’assetto che ritiene più congeniale per questa squadra, affrontando una compagine sulla carta di pari livello, con l’intento di dare minuti ai suoi ragazzi per portarli in condizione nel più breve tempo possibile.

L’inizio della partita sembra presagire il via a un bello spettacolo. Infatti, nei primi tre minuti ci sono una conclusione per parte: Ravasio colpisce alto sopra la  traversa e un sinistro di Compagnon viene respinto da Maniero portiere della squadra di mister Gorini..

Nei minuti seguenti, però, per fortuna, senza creare occasioni, è il Cittadella a prendere quota. I veneti, però, non hanno un potenziale offensivo importante e, pur riuscendo ad avere il predominio sulle palle contese, non creano grossi grattacapi per la porta di Pigliacelli, che deve rispondere presente solo su un colpo di testa su azione d’angolo, alzando la palla sulla traversa.

Le difficoltà del Catanzaro nascono in particolare nella zona nevralgica, dove in questa fase Pompetti e Petriccione mostrano difficoltà nella fase di non possesso e nella costruzione del gioco, anche perché Compagnon da una parte e in particolare Buso dall’altra non supportano i due nella fase di scarico. Inoltre, bisogna aggiungere la giornata non perfetta di Antonini, che regala qualche situazione su palla inattiva e non sembra il difensore che tutti conosciamo. Bonini, a sinistra, sbaglia anche qualche situazione in appoggio, ma rimane guardingo perché il suo compagno di reparto Buso non è incisivo e non ha le gambe per rientrare quando il Cittadella riparte.

Per fortuna, con il passare dei minuti il Catanzaro inizia a ritrovarsi. La fase di possesso e quella di non possesso, con il miglioramento di Petriccione e Pompetti che trovano le giuste distanze, e con Situm che a destra funge da regista, contribuiscono a un Catanzaro più propositivo, con Biasci e Iemmello che a turno accorciano i reparti. Tuttavia, l’ultimo passaggio o la conclusione decisiva sotto rete mancano. È sfortunato il Catanzaro che, dopo una palla rubata da Biasci, vede Iemmello non riuscire a calciare a rete. Arriva quindi Compagnon, ma la sua botta a colpo sicuro viene deviata all’ultimo da un difensore. Con il Catanzaro che ora dà respiro alla manovra, è emblematico che in questa fase a peccare sia la condizione fisica di alcuni calciatori. Buso, per due volte, riesce a trovarsi in situazione di uno contro uno, ma non ha la gamba per saltare l’avversario, che facilmente lo imbriglia.

NEL SECONDO TEMPO ANCORA EQUILIBRIO E IL PARI E’ UN RISULTATO GIUSTO

La ripresa, per quanto riguarda l’approccio del Catanzaro, è diversa rispetto a quello carente mostrato nella prima frazione. C’è il cambio di Buso per D’Alessandro, che non modifica nulla dal punto di vista tattico, ma serve a Caserta per dare minuti a un giocatore arrivato all’ultimo istante del calciomercato e che è ancora in condizioni non ottimali. Seck per Compagnon, che aveva dato tutto, e l’ex Pittarello per Biasci sono gli altri cambi dei giallorossi, che nei minuti finali manderanno Coulibaly al posto di Iemmello per rafforzare il centrocampo, visto che Gorini aveva inserito i pericolosi Cassano e Pandolfi.

Il Catanzaro passerà una ripresa tranquilla, poiché Pigliacelli non è mai chiamato in causa per interventi seri. Dall’altra parte, invece, ci sono da segnalare alcune situazioni create dai giallorossi, ma sia Seck che D’Alessandro sono imprecisi nella conclusione finale e nell’ultimo passaggio. Anche qualche palla morta in area, con più cattiveria, poteva essere sfruttata meglio. Malgrado la rete annullata a Pittarello (per un lieve tocco su un avversario che aveva sbagliato il tempo di intervento) e l’occasione capitata a Situm, che spara alto con un piattone destro da posizione invidiabile, si può dire che alla fine il risultato di parità è giusto.

BUON PUNTO

In un campionato difficilissimo come la Serie B, muovere la classifica e conquistare punti lontano dal Ceravolo è di notevole importanza.

Il risultato di ieri dà continuità dopo la vittoria sulla Carrarese ed è significativo che la squadra sia uscita imbattuta dal Tombolato contro una squadra che atleticamente era messa meglio della nostra e che, inoltre, ha un’identità di gioco sostenuta da un allenatore che a Cittadella è di casa. Questo non è cosa da poco, soprattutto se lo si confronta con quanto è accaduto in casa Catanzaro, dove, per svariate vicende note, si è cambiato tantissimo.

Infine, è giusto ricordare che rimane un po’ di amaro in bocca, perché magari con un po’ più di vivacità e senza regalare alcune fasi della partita si sarebbe potuto vincere. Tuttavia, è anche vero che, pur se il Cittadella non è una delle corazzate del torneo, è sempre una squadra che in questa Serie B ha un curriculum di tutto rispetto, avendo perso due finali play-off per la Serie A (2018-19 e 2020-21) e avendo disputato ben 18 campionati di B, a fronte del Catanzaro, che è solo al suo secondo torneo dopo lunghi anni di anonimato in Serie C.

In questo momento di cambiamento, ciò che serve è pazienza e umiltà, e ribadiamo che è necessario al più presto dimenticarsi di quanto accaduto lo scorso torneo e guardare avanti con positività, creando un ambiente di fiducia per aiutare chi opera in prima persona a superare le difficoltà.

A iniziare da venerdì prossimo, con l’anticipo contro un’altra corazzata, la Cremonese, dove tutto può accadere, soprattutto se chi andrà in campo e chi sarà sugli spalti agiranno per superare le difficoltà e porsi gli obiettivi che desiderano raggiungere.

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4 Commenti

  • Noi giustamente non dobbiamo guardare lo scorso campionato, ma poi andiamo a vedere il Cittadella di 3 anni fa’ che ha fatto una finale di play off e non diciamo che negli ultimi 3 campionati è arrivato 15°, 14° e 11°…mah

  • Punto importante in ottica salvezza, quest’ anno ci sono 8 squadre che puntano alla promozione diretta, tutte più ricche di noi, le altre sono tutte di discreto livello, tranne forse 2/3, i conti sono presto fatti, quindi speriamo bene, l’unico piccolo errore che posso fare alla società è quello di aver puntato sulla quantità e adesso abbiamo troppi giocatori in rosa ❤️💛🦅

    • Aquila, avere tanta abbondanza può essere anche un fatto positivo, ma solo nel caso che, per esempio, prendi 5-8 campioni (circa) per sostituire i partenti e poi giovani di bella speranza che anche se giocano poco o niente non creano problemi. Ma nel nostro caso abbiamo acquisito calciatori che potrebbero essere tutti titolari, come fai a tenere fuori Compagnon, Buso, D’Alessandro, Turicchia, Cassandro, Pittarello, ecc. ecc. Per non parlare del povero Volpe ottimo esterno che va addirittura in tribuna?? Vedrai che i problemi usciranno presto fuori tra malcontenti e incapacità di Caserta di creare un modulo efficace con tanta sovrabbondanza.

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